seminio
seminìo s. m. [der. di seminare], non com. – L’atto di seminare, quasi esclusivam. in senso fig., di spargere qua e là, con continuità e abbondanza: un s. di denari, uno sperpero; concr., moltitudine [...] di cose disseminate: Quel seminìo, quel polverìo di stelle (Pascoli). In partic., con riferimento a germi di contagio, a focolai d’infezione: le cautele usate in conseguenza, fecero sì che il contagio ...
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indanaiato
agg. [der. di danaio], ant. – Chiazzato, propriam. cosparso di macchie tonde come denari: dalla gola in giù fino a’ ginocchi Tutto di sangue sono indanaiato (Burchiello); gli diedi in cambio [...] una mia tasca Di capra i. e due capretti (Caro) ...
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cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare [...] navigazione aerea strumentale. 3. Locuz. avv. alla cieca, senza riflettere, a caso, sconsideratamente: lavorare alla c.; buttar via i denari alla c.; menar colpi alla c.; in senso più proprio, giocare alla c., nel gioco degli scacchi, giocare senza ...
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marco2
marco2 s. m. [dal germ. marka «segno, contrassegno»] (pl. -chi). – 1. Antica misura di massa e peso, usata in Europa prima dell’adozione del sistema metrico decimale, di valore variabile fra 230 [...] continentale; in Italia apparve verso la metà del sec. 12°, con un valore pari a un determinato numero di soldi o di denari, diverso nelle varie province, e fu usata anche come misura di peso per i preziosi e per i medicinali. b. Unità monetaria ...
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sceatta
s. f. [dall’anglosassone sceat, sceatt, sceatta «tesoro»]. – Moneta anglosassone d’argento dei secoli 7°-8°, in seguito sostituita dal penny, del peso di 1,30 g circa, che nei tipi imita i denari [...] romani e le monete merovingiche, mentre le leggende sono prima in caratteri runici, poi in caratteri latini ...
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misero
mìṡero agg. [dal lat. miser -ĕri]. – 1. a. Che si trova in uno stato di grande infelicità, in quanto afflitto da sciagure spirituali e materiali tali da muovere gli altri a pietà: i m. prigionieri; [...] m. tentativi per imbrogliarci non hanno avuto esito; sono m. mezzucci. b. ant. Avaro, tirchio (anche come sost.): amassar denari, come i m. fanno (Boccaccio); avaro in nostra lingua è ancora colui che per rapina desidera di avere, misero chiamiamo ...
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urgere
ùrgere v. tr. e intr. [dal lat. urgēre «incalzare, spingere, sollecitare»] (io urgo, tu urgi, ecc.; non sono usati il pass. rem., il part. pass., né, di conseguenza, i tempi composti). – 1. tr. [...] urgeva per avere i prospetti. 2. intr. Abbisognare, essere necessario con sollecitudine: urgono vettovaglie; urge un dottore; mi urgono denari; urge provvedere immediatamente. ◆ Part. pres. urgènte, molto com. con valore di agg. (v. la voce). ...
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bonta
bontà (ant. bontade, bonità, bonitade, bonitate, e altre var.) s. f. [lat. bonĭtas -atis, der. di bonus «buono»]. – 1. a. L’essere buono; carattere di chi è d’animo buono e gentile, e particolarm. [...] a chi avesse alcuna speziale bontà (Novellino). 3. In numismatica, la quantità di metallo fino contenuta nella lega in cui una moneta d’oro o d’argento è coniata, oggi espressa in millesimi, anticamente in carati per l’oro e in denari per l’argento. ...
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rimediare
v. tr. e intr. [dal lat. remediare, der. di remedium «rimedio»; nel sign. 2, ha ereditato le funzioni dell’ant. rimedire] (io rimèdio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Portare, porre rimedio. [...] che hai fatto; e assol.: e ora, come si rimedia?; se Dio non ci rimedia ... Per estens., provvedere: se non ci sono più denari in cassa, spetta a te r.; non ti dar pensiero per la tua assenza, penserò io a rimediare. 2. tr., fam. Trovare, procurarsi ...
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rimedire
v. tr. [etimo incerto], ant. – Di denari, metterli insieme, procurarseli con una certa fatica: impegnati suoi gioielli e vasellamento, più moneta non potea r. (G. Villani); mi disse che tu avevi [...] quinci sù una giovinetta ... e davile ciò che tu potevi r. (Boccaccio) ...
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ODOFREDO Denari
Biagio Brugi
Giurista. Nacque verso la prima metà del sec. XIII in Bologna; studiò principalmente sotto Iacopo Baldovini, scolaro di Azone discepolo di Giovanni Bassiano, che ebbe a maestro Bulgaro. Viaggiò molto in Francia...
DENARI, Alberto (Albertus Odofredi)
Enrico Spagnesi
Bolognese, figlio di Odofredo, a causa della grandissima fama del padre fu sempre designato come "Albertus domini Odofredi", o addirittura come "Albertus Odofredus", ed anch'egli fu detto,...