divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza [...] c. Che ha in qualche modo relazione con la divinità: la scienza d. o delle cose d., la teologia; le d. cose ... a denari e vendevano e comperavano (Boccaccio). Anche sostantivato: l’idea del d. nelle religioni primitive; I0, che al d. da l’umano, A l ...
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netto
nétto agg. [lat. nĭtĭdus; cfr. nitido]. – 1. a. In genere, sinon. (meno frequente nel linguaggio com., con uso più largo in parlate region.) di pulito, cioè privo di sporcizia, di macchie, di impurità, [...] ; della persona stessa: tenersi, mantenersi n.; un locale non molto n., poco pulito. Con accezione partic., privo di denari (soprattutto per perdita al gioco): restare n.; lasciare completamente n. l’avversario. Con compl. di limitazione: n. di ...
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sfagliare
v. tr. e intr. [forma intens. di fagliare2, che è dallo spagn. fallar «scartare (al gioco)», der. di falla «mancanza, difetto»; sul sign. 2 può avere influito l’omofonia tra scartare1 e scartare2]. [...] di carte, come il tressette, il terziglio, ecc., scartare una carta al proprio turno di gioco: s. un sette, un asso; non ha più denari e sfaglia picche. Anche con uso intr.: s. a cuori, a fiori, scartare una carta di cuori, di fiori. 2. intr. (aus ...
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seme
séme s. m. [lat. sēmen sēmĭnis, della stessa radice se- del verbo serĕre «seminare»]. – 1. a. Nelle piante, l’ovulo maturo delle spermatofite che racchiude il giovane sporofito quiescente, o embrione, [...] «colori» delle carte da gioco, contraddistinti da figure diverse: cuori, quadri, fiori, picche nelle carte francesi; spade, bastoni, coppe e denari nelle carte napoletane. 5. Al plur., semi, tipo di pastina da brodo a forma di semi di mela o di altri ...
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rifinito
agg. [part. pass. di rifinire]. – 1. Compiuto alla perfezione, curato fino nei minimi particolari: un lavoro, un mobile, un vestito ben r.; l’opera dev’essere consegnata già rifinita. 2. Esaurito [...] di forze e di salute o di denari, sfinito: un mendico, né r. né cencioso come i suoi pari ... (Manzoni); due leoni, così r. e maceri dall’inedia, che appena ebbero forza di mangiarsi quell’Islandese (Leopardi); tornò a casa bagnato come un pulcino e ...
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giuda
s. m., invar. – Propr., nome (Giuda Iscariota) di uno dei dodici apostoli, che tradì Gesù consegnandolo ai sacerdoti per un compenso di trenta denari d’argento, divenuto per antonomasia simbolo [...] del tradimento (soprattutto di amici e parenti) e quindi sinon. di traditore, molto frequente anche nell’uso pop.: è un giuda (o un Giuda); ci sono dei giuda tra noi. Analogam., bacio di Giuda, parole ...
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cassone
cassóne s. m. [accr. di cassa]. – 1. Cassa alquanto grande, per tenervi o trasportar roba, per riporvi biada, farina e sim. 2. Antico mobile costituito da una cassa rettangolare con coperchio [...] a cerniera, che nell’arredamento trecentesco e poi fino al sec. 17° fu usato per riporvi arredi, abiti, denari o altro e servì anche come sedile. Usi fig.: roba da c. o del c., vecchia e dozzinale; prediche del c., di dozzina, dall’opinione che preti ...
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bargellino
s. m. [der. di bargello]. – Moneta di mistura del valore di 6 denari, coniata a Firenze nel 1316 per ordine del bargello Lando de’ Becchi da Gubbio, che dal maggio all’ottobre di quell’anno [...] fu quasi signore della città ...
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giudicare
(letter. ant. iudicare) v. tr. e intr. [lat. iūdĭcare, der. di iudex -dĭcis «giudice»] (io giùdico, tu giùdichi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. a. assol. Esercitare la facoltà del giudizio: [...] ; è stato giudicato dal tribunale militare; in qualche caso, condannare: il Duca ... molti di quelli cittadini punì in denari, molti ne giudicò alle carceri, molti all’esiglio, ed alcuni alla morte (Machiavelli). 2. estens. a. Stimare, reputare ...
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barile1
barile1 s. m. [etimo incerto]. – 1. Recipiente di legno, fatto di doghe strette insieme da cerchi, che serve a contenere vino o altro: riempire, caricare, trasportare barili; scarica barile o [...] in alcune vecchie navi, che aveva la forma di un barile. 4. Moneta fiorentina d’argento del valore di 12 soldi e 6 denari; era il carlino (o grossone o battezzone) che, riformato nel 1505, cominciò a prendere il nome di b. o gabellotto, in quanto ...
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ODOFREDO Denari
Biagio Brugi
Giurista. Nacque verso la prima metà del sec. XIII in Bologna; studiò principalmente sotto Iacopo Baldovini, scolaro di Azone discepolo di Giovanni Bassiano, che ebbe a maestro Bulgaro. Viaggiò molto in Francia...
DENARI, Alberto (Albertus Odofredi)
Enrico Spagnesi
Bolognese, figlio di Odofredo, a causa della grandissima fama del padre fu sempre designato come "Albertus domini Odofredi", o addirittura come "Albertus Odofredus", ed anch'egli fu detto,...