dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] part. pass., v. oltre): ben puoi tu vedere ch’assai buono è quell’argomento che, s’i maghi si danno, si danno i demoni (T. Tasso), si ammettono come esistenti. 2. In moltissimi casi l’azione è determinata dal sostantivo che segue il verbo (e che, a ...
Leggi Tutto
idromante
s. m. e f. [dal lat. tardo hydromantis, gr. ὑδρόμαντις, comp. di ὑδρο- «idro-» e μάντις «indovino» (v. -mante)]. – 1. Chi praticava l’idromanzia: altri dei maghi sono i., perché rimirano ne [...] l’acque l’imagini degli iddii o più tosto gli inganni de’ demoni (T. Tasso). 2. In zoologia, genere di anfibî urodeli della famiglia pletodontidi (lat. scient. Hydromantes, termine che ha sostiuito il sinon. Spelerpes: v. spelerpe); è rappresentato ...
Leggi Tutto
polidemonismo
s. m. [comp. di poli- e demone]. – Nella storia delle religioni, tipo di religione, ipotizzata da taluno come forma anteriore al politeismo, nella quale non si sarebbe ancora verificata [...] la personalizzazione delle divinità mediante l’antropomorfismo delle forze della natura e la mitizzazione eroica di personaggi umani, permanendo la credenza in un gran numero di dèmoni dai poteri limitati a uno stretto campo d’azione. ...
Leggi Tutto
indozzamento
indozzaménto s. m. [der. di indozzare], ant. – Deperimento o intorpidimento delle membra del corpo; la malìa, l’opera di stregoneria che si riteneva esserne la causa: fece ... credere che [...] per indozzamenti di demoni questo loro fosse avvenuto (Boccaccio). ...
Leggi Tutto
concilio
concìlio s. m. [dal lat. concilium «convocazione, convegno», comp. di con- e tema di calare «convocare, chiamare»]. – 1. Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa; nella Chiesa cattolica, [...] ; Caro (En. III, 1070) parla di c. orrendo dei Ciclopi, e T. Tasso (Ger. Lib. XIII, 4) chiama c. infame quello dei demonî e delle streghe. 3. Presso gli antichi Romani, il termine (lat. concilium) indicò assemblee e riunioni, di popoli stranieri, di ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] (Beccaria). Nel linguaggio religioso: gli angeli della l., gli angeli del cielo, contrapposti agli angeli delle tenebre che sono i demoni; i figli della l., gli uomini illuminati dalla grazia; gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la l., traduz ...
Leggi Tutto
potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] posseduto da un’oscura p.; l’alta, la somma p., la divina p., Dio; p. infernali, le p. delle tenebre, i demonî; le p. angeliche, dette più comunem. potestà (v. potestà1). b. Persona che ricopre un’alta carica: le p. ecclesiastiche, militari; le ...
Leggi Tutto
lucifero
lucìfero agg. e s. m. [dal lat. lucĭfer -a -um, comp. di lux lucis «luce» e -fer «-fero», calco del gr. ϕωσϕόρος]. – 1. agg., letter. In senso etimologico, che porta la luce, che dà luce: Il [...] angeli che promosse la ribellione di questi e, sconfitto dall’arcangelo Michele, fu precipitato nell’inferno, ove divenne il capo dei demonî. Nell’uso com., il nome s’adopera in alcune locuz., per lo più con iniziale maiusc. (essere un L. di superbia ...
Leggi Tutto
fliaci
flïaci s. m. pl. [dal gr. ϕλύακες «buffoni», forse in origine nome di demoni della fecondità; cfr. ϕλέω e ϕλύω «essere abbondante» (per es., del raccolto)]. – Gli attori fallici che nelle antiche [...] colonie doriche dell’Italia merid. prendevano parte, con maschere di tipo fisso, a farse popolari le cui rappresentazioni mimiche avevano significato magico e propiziatorio per l’attività agricola ...
Leggi Tutto
belzebu
belżebù s. m. [dall’ebr. Ba῾alzĕbūb che pare significasse «signore delle mosche», poi mutato in Ba῾alzĕbūl «signore della casa (degli inferi)»]. – Nome di una divinità filistea, che nel Nuovo [...] Testamento ricorre come principe dei demoni, e divenuto poi, nell’uso com., sinon., per lo più scherz., di diavolo, demonio; come termine di similitudine, parere un b., di persona brutta o infuriata. ...
Leggi Tutto
DÈMONI
M. Floriani Squarciapino
Creazione filosofica più che oggetto di un culto reale e popolare il dèmone (δαίμων) ha nella poesia e nella filosofia greca, e di riflesso in quella romana, molteplicità di significazioni e di aspetti, che...
. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo il quale tutte le cose vivono, dotate...