poliziesco /poli'tsjesko/ agg. [der. di polizia] (pl. m. -chi). - 1. a. [che riguarda la polizia]. b. (estens., spreg.) [di atteggiamento, metodo, ecc., caratterizzato da dispotismo, violenza: sistema, [...] p.] ≈ autoritario, dispotico, dittatoriale, (non com.) gendarmesco, inquisitorio, repressivo, vessatorio, violento. ↔ democratico, liberale. 2. (crit., cinem.) [di opera che ha per argomento uno o più delitti: romanzo, film, genere p.] ≈ giallo. ...
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malfattore /malfa't:ore/ s. m. [dal lat. malefactor -oris] (f. -trice, pop. -tora). - [chi vive violando abitualmente la legge, commettendo rapine, delitti e sim.: una banda di m.] ≈ [→ MALVIVENTE (1)]. ...
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Fabio Rossi
nascondere. Finestra di approfondimento
Nascondere cose - N. si riferisce per lo più al sottrarre cose (raram. a persone) alla vista di qualcuno. Un sinon. più ricercato è celare (ella celò [...] carcere non può essere che la necessaria, o per impedire la fuga, o per non occultare le prove dei delitti (C. Beccaria). In senso analogo, ma ancora più intens., è insabbiare, connotato sempre negativamente: lo scandalo fu prontamente insabbiato ...
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mostro /'mostro/ s. m. [lat. monstrum "prodigio, portento"]. - 1. [essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale] ≈ ‖ monstrum, mostruosità. 2. (estens.) a. [persona brutta [...] a uomo] adone, [con riferimento a donna] venere. b. (fig., giorn.) [persona malvagia e crudele, che si è macchiata di delitti efferati] ≈ belva, bestia, bruto. 3. (fig., iperb.) [persona che possiede certe qualità in misura molto superiore al normale ...
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nascondere /na'skondere/ [lat. tardo inabscondĕre, der. di abscondĕre "nascondere", col pref. in-] (pass. rem. nascósi, nascondésti, ecc.; part. pass. nascósto). - ■ v. tr. 1. a. [sottrarre qualcosa o [...] carcere non può essere che la necessaria, o per impedire la fuga, o per non occultare le prove dei delitti (C. Beccaria). In senso analogo, ma ancora più intens., è insabbiare, connotato sempre negativamente: lo scandalo fu prontamente insabbiato ...
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reclusione /reklu'zjone/ s. f. [der. di recludere]. - 1. [lo stare rinchiuso in prigione o in un luogo isolato e angusto, simile a una prigione] ≈ carcerazione, detenzione, prigionia, segregazione. ↔ liberazione, [...] scarcerazione. 2. (giur.) [pena carceraria comminata per i delitti: scontare tre anni di r.] ≈ Ⓖ carcere, detenzione, Ⓖ galera, Ⓖ prigione. ● Espressioni: casa di reclusione ≈ [→ CASA (2)]. ...
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FOLLA, DELITTI DELLA
Giangiacomo Perrando
. È merito di S. Sighele e della scuola criminologica italiana l'avere richiamato l'attenzione sulla psicologia delle folle nelle manifestazioni antisociali e delittuose. Già lo stesso Sighele aveva...
I delitti contro il matrimonio sono contemplati nel capo primo del titolo XI (Delitti contro la famiglia) del codice penale. In questo gruppo figura in primo luogo il delitto di bigamia che la dottrina distingue in propria (art. 556 c.p.) e...