ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, [...] la prassi seguita in Europa nei primi secoli dell’età moderna, questo supplizio s’infliggeva ai condannati per i più gravi delitti (mai però alle donne); il condannato era legato supino, con le braccia e le gambe aperte e distese, sopra una ruota ...
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baratro
bàratro s. m. [dal lat. barăthrum, gr. βάραϑρον]. – 1. Abisso, voragine, luogo profondo e buio: precipitare, sprofondare in un b.; b. infernale (anche assol., il b., l’inferno). Spesso fig.: [...] ; cadere nel baratro della povertà; uomo che è un b. d’iniquità. 2. Nome di una voragine, fuori del centro urbano dell’antica Atene, nella quale si facevano precipitare durante il 5° e 4° sec. a. C. i condannati a morte, spec. per delitti politici. ...
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colore
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia [...] con sign. partic., sotto colore, col pretesto: fu trattenuto sotto c. di stabilire vari particolari (D’Azeglio); quanti delitti sotto c. di libertà!; cose di dubbio c., d’incerta apparenza; parole di c. oscuro, incomprensibili (per un fraintendimento ...
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barbablu
barbablù s. m. – Marito o amante geloso, sanguinario, terribile (spesso scherz.). È un uso antonomastico del nome di Barbablù (fr. Barbebleu), protagonista della omonima fiaba di Ch. Perrault [...] (1697), un uomo dalla barba azzurra che sposa varie donne e le uccide, nascondendone il cadavere nel sotterraneo del castello, fino a che l’ultima, che ne ha scoperto i delitti, viene salvata dai fratelli. ...
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segreto2
segréto2 (letter. o dial. secréto) s. m. [lat. secrētum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. Cosa o fatto che si tengono nascosti dentro di sé e non si rivelano a nessuno: il suo passato [...] bancarie e quindi sulla posizione dei loro clienti (tale vincolo ha avuto peraltro numerose deroghe per legge); delitti contro l’inviolabilità dei s., quelli commessi da chi indebitamente prende cognizione di notizie, o rivela indebitamente ...
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incolumita
incolumità s. f. [dal lat. incolumĭtas -atis]. – Il fatto d’essere o rimanere incolume, illeso; integrità fisica di una persona (in quanto vi sia pericolo che tale integrità venga lesa, riceva [...] operai in un lavoro rischioso, facendoli lavorare in condizioni tali che non vi sia pericolo di infortunî. In diritto penale, delitti contro l’i. pubblica, quelli che attentano alla vita o all’integrità fisica delle persone (col provocare incendio ...
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divertire
(ant. divèrtere) v. tr. [dal lat. divertĕre, propr. «volgere altrove», comp. di di(s)-1 e vertĕre «volgere»] (io divèrto, ecc., ant. io divertisco, tu divertisci, ecc.). – 1. letter. Volgere [...] stornare: non veggendo altro modo a salvarla, diliberarono di d. quella guerra (Machiavelli); la poesia ci divertisce da molti delitti (T. Tasso); ebbe certamente l’ordine ... di d. gli aiuti inviati a Vitellio (B. Davanzati); «Animo dottore», scappò ...
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antropofagia
antropofagìa s. f. [dal gr. ἀνϑρωποϕαγία, comp. di ἄνϑρωπος «uomo» e -ϕαγία «-fagia»]. – L’essere antropofago, il cibarsi di carne umana, come uso (detto anche cannibalismo) diffuso in passato [...] catturati, ecc.); a. profana, legata a necessità alimentari; a. giudiziaria, a spese degli individui condannati a morte per delitti o altri motivi; a. rituale, in cui si consumavano le carni delle vittime sacrificate in relazione a riti religiosi; a ...
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perdonismo
s. m. [der. di perdono]. – Espressione del linguaggio giornalistico (coniata in correlazione polemica con pentitismo) con cui viene indicato l’atteggiamento di chi si mostra favorevole a perdonare [...] crimini di natura politica e spec. delitti di terrorismo, considerando ormai superate le condizioni di emergenza che avevano portato a punire tali crimini con particolare rigore. ...
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giungla
(meno corretto iungla) s. f. [dall’ingl. jungle, che è dall’indost. jangal, sanscr. jaṅgala «deserto», con mutamento di sign.]. – 1. Nome che indica, propriam., le varie forme di foreste della [...] un fim del regista amer. J. Huston, The asphalt jungle, 1950, che descrive la grande città come centro di delitti) entrata nell’uso per indicare un ambiente caratterizzato da corruzione e da violenza sopraffattrice. b. G. retributiva, espressione del ...
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FOLLA, DELITTI DELLA
Giangiacomo Perrando
. È merito di S. Sighele e della scuola criminologica italiana l'avere richiamato l'attenzione sulla psicologia delle folle nelle manifestazioni antisociali e delittuose. Già lo stesso Sighele aveva...
I delitti contro il matrimonio sono contemplati nel capo primo del titolo XI (Delitti contro la famiglia) del codice penale. In questo gruppo figura in primo luogo il delitto di bigamia che la dottrina distingue in propria (art. 556 c.p.) e...