accusare
accuṡare v. tr. [dal lat. accusare, der. di causa «causa» con il pref. ad- (cfr. scusare)]. – 1. Attribuire una colpa, muovere un’accusa: nelle note informative, il direttore lo accusava di [...] : a. qualcuno d’aver rubato, di aver ucciso; fu accusato di omicidio, di furto, di peculato; lo accusarono dei più orribili delitti. Nell’uso com., spesso col sign. generico di rimproverare e sim.: a. uno di pigrizia, d’indolenza, ecc.; non puoi a ...
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prevenitore
prevenitóre agg. (f. -trice) [der. di prevenire], raro. – Che previene: queste si chiamano leggi non prevenitrici, ma paurose dei delitti (Beccaria). ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] , di geologia, della sistematica zoologica, ecc.); t. statistiche (t. di natalità, di mortalità, di sopravvivenza; t. dei delitti e dei quozienti di criminalità). In chimica, t. periodica degli elementi, lo stesso che sistema periodico degli elementi ...
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fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura [...] la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel minimo a 2 anni e superiore nel massimo a 6 anni (oppure di un delitto concernente le armi da guerra e gli esplosivi), quando vi sia concreto pericolo che l’indiziato si dia alla fuga; f. di ...
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tentativo
s. m. [der. di tentare]. – L’azione e il fatto di tentare, cioè quanto si prova, si sperimenta, si mette in atto per riuscire in un intento: fece un vano t. di fuga; ogni t. di resistenza fu [...] giunga a completarsi o, se completata, non produca, per ragioni indipendenti dalla volontà dell’agente, l’evento effettivo del delitto tentato. In matematica, risolvere per tentativi un problema, scegliere a caso numeri (o punti, ecc., a seconda dell ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] fig. Il luogo o l’ambiente dove si è svolto o si svolge un determinato fatto: una zona malfamata che è spesso t. di delitti; quella banca è stata già due volte t. di rapine; un avventuriero che ha avuto come t. delle sue gesta mezza Europa; il Carso ...
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ellanodico
ellanòdico (o ellenòdico) s. m. [dal gr. ἑλλανοδίκης o ἑλληνοδίκης, propr. «giudice degli Elleni»] (pl. -ci). – Nell’antica Grecia, magistrato che soprintendeva all’ordinamento, allo svolgimento [...] e alla premiazione dei grandi giochi nazionali. A Sparta, durante la guerra del Peloponneso, magistrato militare incaricato del giudizio sui delitti commessi dalle truppe alleate. ...
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sminuire
sminüire v. tr. e intr. [der. di diminuire, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 5) a di-] (io sminüisco, tu sminüisci, ecc.). – 1. tr. Rendere minore; ridurre, limitare: nei delitti più [...] atroci, perché più rari, deve sminuirsi il tempo dell’esame (Beccaria); più com. in usi fig.: s. l’importanza di un fatto; non vorrei s. il suo merito, ma è certo che ha avuto anche molta fortuna; nel ...
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malfattore
malfattóre s. m. (f. -trice, non com.; pop. -tóra) [dal lat. malefactor -oris, der. di malefacĕre o male facĕre, propr. «agire male»]. – Chi vive violando abitualmente la legge, commettendo [...] rapine, ruberie, truffe, delitti: è un vero, un volgare m.; la polizia è riuscita a metter le mani su quei m.; un’associazione, una banda di malfattori. In antichi testi fiorentini era frequente il plur. mafattori (da ma’ fattori, per troncamento di ...
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pritane
prìtane (o prìtano o pritàno) s. m. [dal gr. πρύτανις, propr. «signore, capo», per lo più al plur., πρυτάνεις (lat. prytănis, pl. prytănes)]. – Nell’antica Atene, ognuno dei cinquanta consiglieri [...] convocazione dell’assemblea e del consiglio, il compito di fissare gli ordini del giorno, di celebrare i sacrifici propiziatorî, di esercitare la sorveglianza sui convenuti e di procedere ad arresti nel caso di delitti flagranti di pericolo pubblico. ...
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FOLLA, DELITTI DELLA
Giangiacomo Perrando
. È merito di S. Sighele e della scuola criminologica italiana l'avere richiamato l'attenzione sulla psicologia delle folle nelle manifestazioni antisociali e delittuose. Già lo stesso Sighele aveva...
I delitti contro il matrimonio sono contemplati nel capo primo del titolo XI (Delitti contro la famiglia) del codice penale. In questo gruppo figura in primo luogo il delitto di bigamia che la dottrina distingue in propria (art. 556 c.p.) e...