ultimo /'ultimo/ [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra "oltre"]. - ■ agg. 1. [che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi, anche con funz. appositiva e nella locuz. [...] : domani è il termine u. per pagare la bolletta dell'acqua] ≈ scadenza. □ ultime volontà [disposizione di ciò che si vuole venga fatto dopo la propria morte, soprattutto riguardo alla divisione dei beni tra gli eredi: queste sono le sue u. volontà ...
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luce s. f. [lat. lūx lūcis, ant. ✻louk-s, affine all'agg. gr. leukós "brillante, bianco"]. - 1. (fis.) [radiazione elettromagnetica, costituita da determinate lunghezze d'onda, alla quale è dovuta la possibilità, [...] luce di [in considerazione di, tenuto conto di: alla l. dei fatti è ormai tutto chiaro] ≈ in base a, sulla base l'orizzonte: il sorger della l.] ≈ (poet.) dì, giorno. c. (fig., poet.) [spazio di tempo compreso tra la nascita e la morte: temo del cor ...
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volta¹ /'vɔlta/ [lat. volg. ✻volvĭta, ✻volta, der. del lat. class. volvĕre "volgere"]. - ■ s. f. 1. (ant., lett.) [azione di voltare qualcosa o di voltarsi, di girare, tornare indietro e sim.] ≈ (ant.) [...] ) [a seconda dei casi: valuteremo di v. in v. come comportarci] ≈ caso per caso. ● Espressioni: il più delle volte [quasi sempre ≈ giro (o cerchio) dellamorte, looping. 6. (tipogr.) [faccia del foglio o della bobina che normalmente viene stampata ...
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necrologia /nekrolo'dʒia/ s. f. [comp. di necro- e-logia]. - 1. (giorn.) [commemorazione della vita e delle opere di un defunto, in occasione delle esequie o della ricorrenza dellamorte] ≈ [→ NECROLOGIO [...] (1)]. 2. (eccles.) [registro deimorti tenuto in una chiesa o in una comunità religiosa] ≈ [→ NECROLOGIO (2)]. ...
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necrologio /nekro'lɔdʒo/ s. m. [dal lat. mediev. necrologium, comp. del gr. nekrós "morto" e -logium, sul modello di martyrologium, ecc.]. - 1. (giorn.) [commemorazione della vita e delle opere di un defunto, [...] occasione delle esequie o della ricorrenza dellamorte] ≈ annuncio funebre (o mortuario), elogio funebre, necrologia, [approntato in anticipo per comodità giornalistica] coccodrillo, [sul sepolcro] epitaffio. 2. (eccles.) [registro deimorti tenuto ...
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punto¹ s. m. [lat. punctum, lat. tardo punctus, der. di pungĕre "pungere"; propr. "puntura, forellino"]. - 1. (geom.) [ente fondamentale minimo, privo di dimensioni, rappresentabile nello spazio cartesiano [...] : laurearsi col massimo dei p.] ≈ punteggio, voto. b. (gio., sport.) [al plur., ciascuna delle unità ottenute da un p. di picchiarlo] ≈ arrivare (a), giungere (a), spingersi (fino a); punto morto (o d'arresto) → □. ▲ Locuz. prep.: fig., a tal (o al ...
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Fabio Rossi
idea. Finestra di approfondimento
Idee e pensieri - Più termini fanno capo al generale concetto di «risultato di un’attività mentale ». Tra questi, i. è quello dall’area semantica più estesa, [...] preoccupazioni, mentre con idee si indicano propriam. dei frutti della riflessione, delle intuizioni e sim.: da quando si è separato la morte, l’umanità e sim.: ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati alla nuova concezione dell’infinita ...
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mondo² s. m. [lat. mundus (voce d'incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti]. - 1. [la totalità di tutte le cose create [...] . ‖ valle di lacrime (o di pianto). ↔ aldilà, altro mondo. ● Espressioni: altro mondo [sede delle anime dei defunti] ≈ aldilà, oltretomba, regno deimorti. ↔ aldiquà, secolo; andare all'altro mondo (o lasciare il mondo) [finire di vivere] ≈ (pop ...
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idea /i'dɛa/ s. f. [dal gr. idéa, propr. "aspetto, forma, apparenza"]. - 1. a. (filos.) [rappresentazione mentale di un ente reale o astratto: i. di Dio, dell'universo; i. del bello] ≈ concetto, immagine, [...] preoccupazioni, mentre con idee si indicano propriam. dei frutti della riflessione, delle intuizioni e sim.: da quando si è separato la morte, l’umanità e sim.: ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati alla nuova concezione dell’infinita ...
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odio /'ɔdjo/ s. m. [dal lat. odium]. - 1. [sentimento fortemente negativo nutrito verso qualcuno, per cui se ne desidera il male e persino la morte: nutrire, covare o. contro qualcuno; portare o. a qualcuno] [...] ho già spiegato il mio o. per la televisione), altre volte usato in modo assol. (molto più spesso dei suoi sinon., che preferibilmente richiedono di specificare l’ogg. dell’odio, e così come il suo esatto contr., amore): l’o. è solitario; l’amore è ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della vita, impone a tutte le società complesse...
Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). Della sua opera, amplissima (essa comprendeva...