passo3
passo3 s. m. [deverbale di passare]. – 1. a. L’atto, il movimento di passare; passaggio: permettere, consentire, o negare, impedire, vietare, proibire il p. (a qualcuno, oppure in un luogo, per [...] della Francia da quelle merid. della Gran Bretagna, nella parte più stretta del canale della Manica. d. P. carrabile o carraio, varco adatto al passaggio dei al doloroso p. (Dante), alla morte violenta; La morte fia men cruda Se questa spene porto ...
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tanatologia
tanatologìa s. f. [comp. di tanato- e -logia]. – Settore della medicina specializzato nello studio delle cause di morte, e dei fenomeni relativi a questa, nonché delle modificazioni morfologiche [...] ’organismo che ne conseguono, così da poter accertare, tra l’altro, il momento dellamorte (importante anche ai fini del prelievo di organi per trapianti), il tempo trascorso dal decesso, e comunque l’eventuale esistenza di fenomeni di vita residua ...
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genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, [...] varî, che raffigurano allegoricamente le arti, le virtù, i sentimenti o particolari avvenimenti: il g. della Libertà, dellaMorte; il g. della Bastiglia, a Parigi. d. Per estens., nome generico di spiriti dotati di potere magico (gnomi, folletti ...
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paura
s. f. [rifacimento, col suff. -ura, del lat. pavor -oris «timore, paura», der. di pavere «aver paura»]. – 1. a. Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di [...] p., in una continua p.; cavaliere senza macchia e senza p.; gira sempre armato per p. dei ladri. Spec. in locuz. formate con il verbo avere, come: avere p. dellamorte o di morire; aver p. del contagio; aver p. degli spiriti, del diavolo, del tuono ...
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controutopia
s. f. Modello ideale alternativo. ◆ Il Medioevo era stato dominato dalle artes moriendi. Lo scambio fra vita breve e morte ha archetipi semplici e brutali: dalla positività della malattia, [...] alla denuncia della bellezza, al culto dellamorte come apertura della vita eterna, ma anche come memento. La stessa civitas dei è una controutopia ante litteram, che solo fra le righe salva la storicità in funzione del progetto divino. (Giuseppe ...
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pensione
pensióne s. f. [dal lat. pensio -onis, propr. «pagamento» (da fare in un giorno fissato, quindi anche «pigione, fitto»), der. di pendĕre «pagare»]. – 1. Rendita permanente o temporanea che lo [...] alla morte del della prima colazione e di un solo pasto al giorno, generalm. quello serale. b. La somma che si paga per la prestazione di vitto e alloggio: la p. è di ottanta euro al giorno; pagare la pensione. c. L’edificio, la casa che ospita dei ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] familiari, persone amate e sim., esserne privato a causa dellamorte: ha perduto un figlio in guerra; p. i della guida, non riuscire più a manovrare gli organi di comando (v. controllo, n. 5), e analogam. p. il controllo (o il dominio) di sé, dei ...
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appello
appèllo s. m. [der. di appellare; in alcune accezioni, ricalca il fr. appel]. – 1. Il chiamare più persone per nome, secondo un ordine stabilito (per lo più alfabetico), per accertarsi che siano [...] arbitro, dei commissarî, della giuria, ecc. c. Con uso estens., nel linguaggio com., non esserci a., non esserci possibilità di revisione o di contestazione: non c’è a. contro le decisioni della presidenza; contro la morte non c’è a., non c’è rimedio ...
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martirio
martìrio (ant. o poet. martìre, martìro) s. m. [dal lat. tardo martyrium, gr. μαρτύριον, propr. «testimonianza»; v. màrtire]. – 1. In senso stretto, la morte violenta o le sofferenze subìte [...] in questo caso soprattutto al cristianesimo dei primi secoli o a quello missionario) delle virtù cristiane. Anche con riferimento a credenti di altre religioni: i musulmani cercano la morte in battaglia come un martirio. Più genericam., la morte ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. [...] che di posa, ma di minor pena (Dante); p. temporale, il castigo dei peccati durante la vita o quello da scontare nel Purgatorio; p. eterna, il castigo eterno dopo la morte; le p. dell’inferno, le p. del purgatorio (ma, nel linguaggio fam., patire le ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della vita, impone a tutte le società complesse...
Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). Della sua opera, amplissima (essa comprendeva...