notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] ’oblio; vicende che si perdono nella n. dei tempi, che appartengono a tempi lontani di cui non si conservano memorie e testimonianze; in partic., la n. eterna, la n. senza fine, la morte, in quanto cessazione dell’esistenza. 3. Effetto notte: a. In ...
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congiungere
congiùngere (ant. congiùgnere) v. tr. [lat. coniungĕre, comp. di con- e iungĕre «unire»] (coniug. come giungere). – 1. a. Unire materialmente o spiritualmente, mettere insieme, porre in stretta [...] la (o alla) soffitta; il raggio congiunge il centro con un punto della circonferenza; il ponte che congiunge le due rive. 2. rifl. a. Unirsi: le forze dei due eserciti si sono congiunte; congiungersi in matrimonio, sposarsi; congiungersi carnalmente ...
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biologista
agg. Che spiega fenomeni psicologici, sociali, culturali con fatti o dati biologici. ◆ «Anzitutto, sottolinea l’articolo [dell’Osservatore romano] non è condivisibile una interpretazione fisicista, [...] valori d’innocenza, di pudore e di purezza dei bambini». (Corriere della sera, 4 aprile 1999, p. 19, Cronache) • moratoria che difenda la vita umana «dal concepimento alla morte naturale», contro gli ideologismi bioetici e biologisti che considerano ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] di rimediare al malfatto; non mancò chi desse la colpa della sua morte all’imperizia del medico; non si fa mancare nulla, assol., quindi morire: m. ai vivi; è mancato all’affetto dei suoi cari; è venuto improvvisamente a m., o è mancato ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da [...] il capitale versato dai soci all’atto della costituzione di una società, o per il raggiungimento dei fini sociali; c. nominale, il delle azioni di una società; c. di scorta, nel contratto di mezzadria, quello costituito dalle scorte vive o morte del ...
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secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», [...] a periodo): il s. delle grandi scoperte geografiche; il s. d’oro dell’arte musiva; il s. dei trasvolatori atlantici; il s. mondo in cui la vita si svolge, in contrapp. o alla morte o alla vita futura, comunque intesa; così nelle espressioni, ormai ant ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), [...] sé stesso in espiazione delle proprie colpe o anche solo per esercizio di pietà: fare penitenza dei peccati commessi in gioventù; di natura psicologica): fare una vita di penitenza e di stenti; la morte ha posto fine alle sue p.; è una gran p. per me ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo [...] In partic., nella storia dell’arte greca, periodo c., quello che va dalla metà circa del sec. 5° a. C. alla morte di Alessandro Magno (323 un notevole rilievo ai fini della determinazione di una graduatoria dei valori sportivi; una classica di ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un [...] a volatili (cfr. passo3, n. 1 b): il p. dei colombacci, delle pernici. Usato assol.: concedere, permettere, impedire, negare il p categoria; il p. da questa all’altra vita, il gran p., la morte. In musica: p. dal piano al forte, da una tonalità all’ ...
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sarkofobia
s. f. La disapprovazione e il rifiuto per la linea politica di Nicolas Sarkozy, dal 16 maggio 2007 ventitreesimo presidente della Repubblica francese. ◆ Nel linguaggio politico anglosassone [...] Confine che oggi, si dice, sia assai fluido, dopo la mortedelle ideologie. (Bernardo Valli, Repubblica, 26 novembre 2007, p. vita privata usata come leva dei sondaggi, delude per il trincerarsi sulle planitudini della Realpolitik dopo aver fatto ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della vita, impone a tutte le società complesse...
Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). Della sua opera, amplissima (essa comprendeva...