viscere
vìscere s. m. [dal lat. viscus viscĕris, usato per lo più al plur., viscĕra -um] (pl. i vìsceri m., o le vìscere f.). – 1. Nome generico, sia nell’uso corrente sia anche nel linguaggio scient., [...] quale il sing. è rarissimo): avere, sentire dei dolori alle viscere, all’intestino; togliere le In usi letter. o enfatici, il frutto delle v., il figlio, i figli, rispetto fin nelle v. lo strazio per la morte del figlio. Nell’uso ant., come sinon ...
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consorzio
consòrzio s. m. [dal lat. consortium «partecipazione alla stessa sorte; società; comunanza di beni», der. di consors: v. consorte]. – 1. Società, unione, spec. nelle espressioni c. degli uomini, [...] antichissimo del diritto romano, che si aveva quando, alla morte del padre, i figli, che diventavano proprietarî del può indicare quindi sia una simbiosi mutualistica, come quella dei licheni o delle leguminose, sia una fitocenosi. 5. In teologia, ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] di giustizia e di pace, e l’infelicità, il dolore e la morte per l’uomo; la nozione di peccato originale assume importanza decisiva nelle desuetudine, soprattutto in conseguenza della trasformazione dei costumi, e delle concezioni morali, di cui sono ...
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prezzo
prèzzo s. m. [lat. prĕtium]. – 1. a. L’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione; più in partic., si parla di p. relativo, per riferirsi al [...] intenderemo; fare una riduzione sul p.; per l’analisi dei p. nella contabilità dei lavori, v. analisi, n. 5 a. Il di altre o per ottenere un risultato: la morte di molti soldati è stato il p. della vittoria; accetterebbe volentieri l’incarico, ma il p ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili [...] morte del paziente. In relazione agli organi e alle funzioni che ne sono colpiti: m. della pelle, degli occhi, del sistema nervoso, dell , m. dei palombari, m. emolitica del neonato), il tempo di durata (m. dei tre giorni o febbre dei pappataci: v ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo [...] del beneficio di una contea dall’imperatore che, alla morte del beneficiario, tornava ad avere disponibilità del feudo (per prìncipi laici, nella nomina dell’imperatore del Sacro Romano Impero (v. elettore). d. Guerra dei v., la guerra combattuta ...
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spia
s. f. [dal got. *spaíha; v. spiare]. – 1. a. Chi con l’inganno o la dissimulazione cerca di venire in possesso di notizie riguardanti altre persone allo scopo di riferirle, per malevolenza o per [...] una s.; la s. fu scoperta, processata e condannata a morte. Più genericam., chi cerca di venire in possesso di notizie è una s. del suo turbamento interiore; l’aumento della velocità di sedimentazione dei globuli rossi del sangue è la s. di uno stato ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] b.; seguire b. principî; condurre una b. vita; fare una b. morte (v. anche buonamorte); opera b., atto di carità; b. condotta, qualche buon romanzo da leggere. c. Dei prodotti della terra o dell’industria di qualità pregiata, che possiedono requisiti ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto [...] e in piano, dei carrelli solitamente agganciati l’uno all’altro. e. Nel canottaggio (per traduz. dell’ingl. eight), imbarcazione di Margherita di Durazzo, tutrice del minorenne Ladislao, dopo la morte di Carlo III d’Angiò Durazzo; gli Otto di pratica, ...
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getto
gètto (ant. e poet. gitto) s. m. [der. di gettare]. – 1. L’atto, il fatto di gettare (nel sign. proprio del verbo), lancio: il g. di una pietra; g. di una bomba da un aereo; proibire il g. dei [...] lancio (come il giavellotto e sim.); fare g. di una cosa, buttarla via, sprecarla: far g. dei proprî soldi; fare g. della vita, affrontando volontariamente una morte sicura. Caccia al g., quella che si esercita per mezzo di falchi e falconi i quali ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della vita, impone a tutte le società complesse...
Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). Della sua opera, amplissima (essa comprendeva...