sera
séra s. f. [lat. tardo sēra, ellissi del lat. class. sera dies «giorno tardo» (dall’agg. serus «tardo»)]. – 1. a. Parte del giorno (inteso come periodo di 24 ore), di durata di circa mezz’ora (alle [...] per le ore successive); così nella denominazione generica dei giornali della s., che escono da mezzogiorno in poi ( con valore più ampio: nella s. dell’umane cose (Leopardi). Ultima s., la fine della vita, la morte: Questi non vide mai l’ultima s ...
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tremito
trèmito s. m. [der. di tremare]. – 1. Ciascuno dei moti, o più spesso serie di moti, rapidi e convulsi che agitano il corpo di chi trema, o una sua parte (è quindi il costituente del tremore, [...] suo corpo era scosso da un t. continuo e violento; il t. della mano, del braccio, del labbro, delle ginocchia; feciono alquanto luogo a Golfo che aveva quasi il t. dellamorte (Sacchetti). In usi fig., letter., agitazione interna: come al giovinetto ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] suona l’ora, è suonata l’ora, giunge o è giunto il momento: quando suonerà l’ora della riscossa saremo pronti; suonerà anche per lui l’ora! (dellamorte, della resa dei conti, ecc.); e assol.: la tua (ultima) ora è suonata! 3. fig. a. tr. Dare colpi ...
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riposo
ripòso s. m. [der. di riposare]. – 1. a. Tregua, cessazione temporanea di un lavoro o di un’attività qualsiasi, che ha lo scopo di dare sollievo e ristoro al corpo e allo spirito (si usa raram. [...] tormentato un senso di confortante r.; in partic., la quiete della tomba, dellamorte: le sue ossa avranno r. in questo sepolcro; l’ultimo quali la granulometria, la forma e il peso specifico dei sedimenti, il clima e l’ambiente subaereo o subacqueo ...
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parentali
s. m. pl. (o parentàlie s. f. pl.) [dal lat. parentalia, pl. neutro sostantivato dell’agg. parentalis: v. parentale]. – 1. Antiche feste romane in commemorazione dei defunti, celebrate in Roma [...] degli anniversarî funebri. 2. Nell’uso letter. moderno, commemorazione di un illustre defunto, spec. se fatta nell’anniversario dellamorte: Ai p. di Giovanni Boccacci celebrati in Certaldo, titolo di un discorso pronunciato da G. Carducci a Certaldo ...
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tetrafarmaco
tetrafàrmaco s. m. (raram. f.) [dal gr. (τό) τετραϕάρμακον o (ἡ) τετραϕάρμακος, comp. di τετρα- «quattro» e ϕάρμακον «farmaco»]. – Nella filosofia epicurea, il complesso delle quattro regole [...] (o quadruplice medicina) utili per la liberazione dalle paure e l’acquisizione della felicità, così enunciate: vano è il timore degli dèi; è priva di senso la paura dellamorte, che non è nulla per noi; tutti possono perseguire il bene; il dolore è ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] compromessi; avviamento alla filosofia; introduzione allo studio dei classici; condannare a morte, all’ergastolo, e analogam. a due rapporti che sono più tipici della prep. da: sottrarre al pericolo; strappare alla morte; attingere acqua al pozzo; ...
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falce
s. f. [lat. falx falcis]. – 1. a. Attrezzo agricolo che serve per tagliare gli steli delle piante erbacee, con manico di legno e lama ricurva, di forme diverse secondo gli usi: f. per cereali o [...] Nella tradizione iconografica e letteraria è attributo del Tempo e dellaMorte; la falce e il martello incrociati, simboli del lavoro dei contadini e degli operai, erano distintivo dei partiti e movimenti politici d’ispirazione socialista e comunista ...
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in extremis
〈in ekstrèmis〉 locuz. lat. (propr. «nei [momenti] estremi»), usata in ital. come avv. – Negli estremi momenti di vita, in punto di morte. Si usa soprattutto in alcune frasi: essere in e., [...] il matrimonio canonico celebrato in caso di imminente pericolo di morte (in mortis periculo, secondo il codice di diritto scadere; un provvedimento varato in e., poco prima della scadenza dei termini fissati; evitarono la sconfitta grazie a un gol ...
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supplizio
supplìzio (ant. supplìcio) s. m. [dal lat. supplicium, der. di supplex -plĭcis «supplice»; propr. «il piegarsi delle ginocchia»]. – 1. a. Pena corporale che comporta gravi sofferenze e lesioni: [...] delle mani, come punizione, soprattutto nel passato, di colpevoli di furto; condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d’aver propagata la peste (Manzoni). S. capitale, o l’estremo s., la pena di morte al banchetto degli dei) a essere sempre ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della vita, impone a tutte le società complesse...
Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). Della sua opera, amplissima (essa comprendeva...