ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, [...] prosperità: quando messer Mastino era nel colmo della rota nella città di Verona... (Sacchetti). 5. Supplizio della r. (o assol. ruota), uno dei più atroci tra gli aggravamenti della pena di morte, usato in forme varie dall’antichità fino al sec ...
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docimasia
docimaṡìa s. f. [dal gr. δοκιμασία, der. di δοκιμάζω «esaminare, provare»]. – 1. Nell’antica Grecia, l’esame dei requisiti richiesti per stabilire l’idoneità alle cariche pubbliche o a esercitare [...] prove cui vengono sottoposti gli organi di un cadavere per accertare alcune circostanze dellamorte. 3. In chimica, l’insieme dei saggi analitici di controllo di materiali metallici, di materiali da costruzione (calci, cementi, agglomerati, ecc.), o ...
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interrogazione
interrogazióne s. f. [dal lat. interrogatio -onis]. – 1. a. L’atto d’interrogare e anche la domanda o, più spesso, la serie di domande con cui s’interroga (indica per lo più una certa [...] dai membri delle assemblee legislative al governo (i. parlamentare), o dai membri dei consigli regionali de’ cipressi e dentro l’urne Confortate di pianto è forse il sonno Dellamorte men duro?»; e nell’uso fam.: «È questo il modo di rispondere?»; ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] può anche alludere a un momento cruciale, per es. all’ora dellamorte, in quanto ignota o non prevedibile: nessuno sa quando arriverà di 18 °C), adatta specialmente per le piccole lunghezze d’onda dei raggi X (donde il nome). In matematica, x (più ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] dato la febbre; è un veleno che può d. anche la morte. Arrecare: d. noia, disturbo, incomodo. Partecipare, comunicare: ti posizione, e sim. (cioè: tenendo conto della stagione, dei tempi che corrono, della sua posizione). Più spesso seguìto da che ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] casa, accoglierlo cordialmente, ammetterlo nel proprio ambiente e sim.: l’Accademia dei Lincei gli ha aperto la p.; ogni p. si apre per passaggio che nelle tonnare immette nella camera dellamorte. In partic., le p. dell’inferno, le p. del paradiso, ...
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giustiziere
giustizière s. m. [der. di giustizia]. – 1. a. ant. Chi aveva l’ufficio di amministrare la giustizia in un luogo; giudice. b. Esecutore materiale di una condanna a morte; carnefice, boia. [...] senso generico, riferito a persona che vendica o punisce con la morte una grave colpa), può avere anche il femm. giustizièra, oppure Gran giustiziere (o maestro giustiziere): uno dei sette grandi ufficiali della corona nel Regno di Sicilia, istituiti ...
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datazione
datazióne s. f. [der. di datare]. – Atto, effetto del datare, indicazione della data: d. di una lettera, di un atto pubblico; stili di datazione (v. stile); in diplomatica, la formula dei documenti [...] analisi delle varve, metodi radiochimici, ecc.), volte a stabilire l’età assoluta delle formazioni rocciose e la durata dei tempi di 14C nel campione morto, espressa dalla sua radioattività, rivela il tempo trascorso dalla morte stessa (su principî ...
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rilevare
(ant. relevare) v. tr. [lat. relĕvare «sollevare, rialzare», comp. di re- e levare: v. levare] (io rilèvo, ecc.). – 1. a. Levare, togliere di nuovo: s’era già messo il cappello in capo, ma se [...] tosc. Allevare: l’ha rilevato con i suoi sudori; dopo la mortedella mamma, è stato rilevato dalla zia; l’hanno rilevato assai male. un contratto o in una gestione in sostituzione dei contraenti o dei gestori originarî: r. un contratto di locazione; ...
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paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: [...] dove non si è graditi; avere qualche santo in p., godere della protezione di persona molto influente. d. Con riferimento ad altre religioni, la sede dei buoni dopo la morte, l’oltretomba felice, variamente localizzato e concepito: il p. di Maometto ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della vita, impone a tutte le società complesse...
Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). Della sua opera, amplissima (essa comprendeva...