interdisciplinarita
interdisciplinarità s. f. [der. di interdisciplinare]. – La rete dei rapporti di complementarità, di integrazione e di interazione per cui discipline diverse convergono in principî [...] specialistico. Sul piano soggettivo, l’atteggiamento intellettuale e la ricerca concettuale orientati verso la promozione e la definizione di ciò che collega le scienze tradizionali e le più recenti specializzazioni in un sapere unitario, che d ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] , altrimenti il suo opposto; massimo (o rispettivam. minimo) a. di una funzione in una certa regione del suo campo di definizione, un valore della funzione tale che ogni altro valore assunto dalla funzione in un punto della regione è inferiore (opp ...
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istogramma
s. m. [comp. del gr. ἱστός «trama» e -gramma] (pl. -i). – Tipo di diagramma cartesiano, detto anche i. o diagramma a barre o a colonne, al quale si ricorre, spec. a scopi statistici, quando [...] l’intervallo di definizione della variabile indipendente è diviso, intrinsecamente o artificialmente, in sottointervalli, di ampiezza uguale oppure disuguale, in ognuno dei quali sia la variabile indipendente che quella dipendente sono o possono ...
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successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, [...] 1, 1, 2, 3, 5, 8, ..., in cui ogni elemento (tranne i primi due) è la somma dei due precedenti. Secondo una definizione più rigorosa, una successione è una funzione che associa ad ogni numero naturale n un elemento an di un certo insieme (ad es ...
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intermediario
intermediàrio agg. e s. m. [dal fr. intermédiaire, der. del lat. intermedius «intermedio»]. – 1. agg. a. Che serve di passaggio, di unione, di collegamento fra due persone o cose: avere, [...] o non vogliano avere un contatto diretto, o fra due contendenti, ecc.: fare da i. nella conclusione di un affare, nella definizione di una trattativa; ha fatto da i. nella pacificazione tra i due rivali. I. finanziarî, espressione che, nella pratica ...
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giocolieristico
agg. Dotato di grande destrezza, da giocoliere. ◆ Sentori di Giamaica e di Reggae, ma anche il canto sincopato dello scat; a cui si aggiunge l’abilità giocolieristica di tipi come Kool [...] i coraggiosi come i furbi, i generosi ricchi di estro come i calciatori metodicamente legati ai propri schemi di manovra». La definizione è di Gianni Brera ma la sottolineatura è del tutto superflua, a distanza di quindici anni dalla scomparsa resta ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] anche per distinguerlo dal primo e secondo principio, si chiama principio z. della termodinamica il principio indispensabile per la definizione stessa della grandezza temperatura, in base al quale due sistemi A e B, entrambi in equilibrio termico con ...
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giustificatezza
s. f. L’essere giustificato, l’avere motivazioni giuste. ◆ Assolutamente incerta è invece la definizione della nozione di «giustificatezza» del licenziamento, rispetto a cui la giurisprudenza [...] sia dei collegi arbitrali, sia delle corti, è ben lontana dall’aver raggiunto un orientamento comune. (Sole 24 Ore, 21 agosto 2000, p. 32, Manager & Impresa) • Anche se intendesse abrogare l’art. 18 ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] II, contro gli invasori francesi): un b. che non era privo d’ingegno (cioè W. Shakespeare, in una definizione ironicamente polemica del Manzoni). Quindi, appartenente a una civiltà primitiva, arretrata, e per estens. persona ignorante, rozza, oppure ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] -musicale da illustrare, a una trama letteraria, a una poesia oppure a eventi concreti, e che trova la sua definizione più compiuta nella forma del poema sinfonico sviluppatasi nel corso dell’Ottocento. ◆ Dim. programmino, programma esiguo, di scarso ...
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Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel loro insieme lo definiscono: d. reale,...
In linguistica, definizione accompagnata (o sostituita) dalla presentazione dell’oggetto significato dal vocabolo che si vuole definire (come nel caso di vocaboli che designano colori).