calcolo1
càlcolo1 s. m. [dal lat. calcŭlus, propr. «pietruzza» (cfr. càlcolo2), attrav. il sign. di «gettone per fare i conti»]. – 1. a. Successione più o meno lunga di operazioni atte a fornire la soluzione [...] certi dati osservati o noti (per es., nella navigazione astronomica, l’azimut e la latitudine, tra i dati osservati; la declinazione, l’ascensione retta, la parallasse, tra quelli noti). b. Con sign. più specifico, l’insieme delle teorie, dei metodi ...
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dativo
agg. e s. m. [dal lat. dativus (der. di dare, part. pass. datus), usato nelle due locuz. dativus (casus), traduz. del gr. δοτικὴ πτῶσις, e tutor dativus (in cui significa propr. «che viene dato, [...] che ebbe anche nel lat. mediev. iudex dativus)]. – 1. Caso d. (o semplicem. dativo s. m.): uno dei casi della declinazione latina, e anche greca e di altre lingue, che occupa il terzo posto nella tradizione grammaticale classica, e perciò detto anche ...
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indeclinabile
indeclinàbile agg. [dal lat. indeclinabĭlis «immutabile, inflessibile», e nel lat. tardo «invariabile» (nel senso grammaticale), comp. di in-2 e declinabĭlis «declinabile»]. – 1. Nella [...] , aggettivi i. (per es., lat. fas «fato, sorte», e nequam «inetto, malvagio»); per estens., nelle lingue che hanno la declinazione ridotta all’espressione del numero e del genere (come l’italiano), è lo stesso e meno com. che invariabile: «pari» e ...
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gli2
gli2 pron. pers. [lat. ĭllī, dativo sing. di ille «egli»]. – Forma debole della declinazione del pron. pers. egli, usata per il compl. di termine, «a lui»; si appoggia al verbo come proclitica (gli [...] disse, gli fece; anche pleon.: la gente era più fitta quanto più s’andava avanti, ma al portatore gli si faceva largo, Manzoni) o come enclitica (dìtegli, dirgli, dicèndogli, dèttogli, ant. dìssegli, ecc.). ...
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rilevamento
rilevaménto s. m. [der. di rilevare]. – 1. a. L’azione, l’operazione di rilevare, il fatto di venire rilevato, solo in alcuni degli usi e dei sign. del verbo, come ricavare, ottenere: r. [...] rilevato alla bussola le correzioni, in più o in meno, relative alla deviazione magnetica propria di quella bussola e alla declinazione magnetica del luogo. In balistica, angolo di r., l’angolo formato dall’asse di una bocca da fuoco puntata, in ...
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prora
pròra s. f. [dal lat. prora, gr. πρῷρα]. – 1. Parte anteriore della nave o di un’imbarcazione in genere; è forma letter., più rara di prua nel linguaggio marin., ma in uso nella marina militare; [...] direzione della nave rispetto al meridiano geografico (si ottiene dalla prora bussola, correggendola dalla sua variazione, oppure dalla prora magnetica correggendola della declinazione magnetica). Sugli aeromobili tale direzione è invece detta prua. ...
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paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] di coniugazione dato dai manuali di studio (per es., in latino, la flessione di rosa, di rivus, ecc., per le declinazioni; di amare, monere, legĕre, audire per le quattro coniugazioni); anche, l’enunciazione delle forme fondamentali di un verbo, cioè ...
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lo2
lo2 pron. pers. e dimostr. m. sing. [lo stesso etimo della voce prec.]. – Forma debole della declinazione del pron. pers. egli, usata per il compl. oggetto, sia riferito a persona o cosa, sia con [...] valore neutro; per es.: lo vedo (vedo lui, o vedo quella cosa); non lo fare (non fare ciò). Si appoggia al verbo come proclitica (lo senti?), o come enclitica (sèntilo, sentirlo, sentendolo, ant. sentìvalo, ...
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la2
la2 pron. pers. e dimostr. f. sing. [lat. ĭlla, accus. ĭllam]. – 1. Forma debole della declinazione dei pron. pers. ella, lei, essa, che si usa con funzione di compl. oggetto riferito a persona o [...] cosa; come il masch. corrispondente lo, si appoggia al verbo in posizione proclitica o enclitica, e davanti a vocale può avere l’elisione: è molto tempo che non la vedo; la invidio, o l’invidio, molto; ...
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localismo
s. m. [der. di locale1]. – 1. In linguistica, teoria glottogonica secondo cui i casi della declinazione nelle lingue indoeuropee sarebbero stati in origine tutti casi di valore concreto e, [...] più specialmente, locale: così il genitivo sarebbe stato in origine un caso di provenienza, l’accusativo un lativo (indicante cioè il moto a luogo), ecc. La teoria, anticipata in riferimento al greco già ...
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Astronomia
Una delle coordinate celesti del sistema equatoriale (coordinata).
D. magnetica Angolo che in un determinato punto P della Terra il piano meridiano magnetico forma col piano meridiano geografico (v. .): è uno degli ‘elementi’ del...
declinazióne astronòmica Una delle coordinate equatoriali che, insieme all'ascensione retta, permette di determinare la posizione di un astro sulla sfera celeste. In geofisica, la d. magnetica è l'angolo che in un determinato punto della Terra...