boccaccesco
boccaccésco agg. (pl. m. -chi). – 1. Che si riferisce al Boccaccio, che imita il Boccaccio, nella forma o nel tono (soprattutto delle sue novelle): scrivere in stile b.; periodi boccacceschi. [...] 2. Di fatti e situazioni che ricordano alcune novelle licenziose del Decameron: un’avventura b.; raccontare delle storie di sapore boccaccesco. ◆ Avv. boccaccescaménte, non com., alla maniera o nello stile del Boccaccio, o a somiglianza con il ...
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giuntino
agg. – Della tipografia dei Giunti, famiglia fiorentina di tipografi-editori che nei sec. 15°-16° stampò, in varie città italiane ed estere, libri in edizioni molto pregevoli, di cui alcune [...] famose, note appunto come edizioni g. o, ellitticamente, giuntine s. f.: possedere una g.; la g. del Decameron (stampata nel 1527 e perciò detta anche la ventisettana). ...
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introduzione
introduzióne s. f. [dal lat. introductio -onis]. – 1. a. L’azione d’introdurre, di mettere o portare dentro: i. di una sonda nell’esofago; il distributore automatico funziona con l’i. di [...] dall’editore, da chi cura l’edizione dell’opera, o da altri): scrivere l’i.; l’opera ha una lunga i.; l’i. del «Decameron», l’i. dei «Promessi Sposi». Analogam., i. di un discorso, di una relazione, di un saggio, di un compito d’italiano, e sim., la ...
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paraipotassi
s. f. [comp. di para(tassi) e ipotassi]. – Procedimento sintattico, largamente diffuso nell’italiano dei primi secoli, in cui l’ipotassi (subordinazione) è modificata da un elemento proprio [...] la prop. principale con e (o anche sì, nel senso di così), o altra parola pleonastica (per es., con e: in Dante, Inf. XXX, 115: s’io dissi falso, e tu falsasti il conio; o in Boccaccio, Decameron VIII, 9: E finita la canzone, e ’l maestro disse ...). ...
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cavallina1
cavallina1 s. f. [dim. di cavalla]. – 1. Cavalla giovane, o di statura relativamente piccola: O cavallina, cavallina storna (Pascoli). 2. Correre (ant. scorrere) la c., darsi agli spassi, [...] tempi. Per l’origine della locuz., variamente spiegata, si confronti l’espressione analoga del Boccaccio, correr le giumente (Decameron IV, 2). 3. Attrezzo da ginnastica, costituito da un parallelepipedo di legno a bordi arrotondati, imbottito di ...
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cornice2
cornice2 s. f. [dal gr. κορωνίς -ίδος «linea curva, compimento» (der. di κορωνός «curvo»), prob. incrociato con cornix -icis «cornacchia», esistendo in greco (dalla stessa radice di κορωνός) [...] fig., parte accessoria di una narrazione, di un discorso, che serve a collegare e inquadrare le varie parti: la c. del Decameron; vale più la c. che il quadro (modo prov.), vale più, o è più appariscente, la parte accessoria che quella principale ...
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personaggio
personàggio s. m. [dal fr. personnage, der. di personne «persona»]. – 1. Persona ragguardevole e importante per l’alto incarico che ricopre, il potere che detiene, la fama e il prestigio [...] p. difficile, complesso. Per estens., ognuna delle persone che agiscono in un’opera narrativa, cinematografica, televisiva: i p. del Decameron, dei Promessi Sposi; i p. di un film, di un originale televisivo. b. ant. Persona mascherata; anche, festa ...
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motivo2
motivo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; cfr. movente]. – 1. Stato d’animo, convinzione intellettuale, principio morale e sim. che, influendo sulla volontà, spinge ad agire in un determinato [...] in un’opera, o in un gruppo di opere: il m. della Provvidenza nei Promessi Sposi; i m. fondamentali del Decameron; il m. degli umili nel romanzo dell’Ottocento; pigrizia, attesa di morte; questi m. profondi del Gattopardo ... erano attinti alla ...
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reggimento
reggiménto s. m. [dal lat. tardo regimentum, der. di regĕre «reggere, dirigere»]. – 1. ant. a. Governo, direzione, guida che si esercita su altri: la città si teneva a r. di popolo; la Chiesa [...] in sé due reggimenti, Cade nel fango (Dante), per la confusione dei due poteri, temporale e spirituale; la prima giornata del Decameron, nella quale ... sotto il r. di Pampinea si ragiona ... (Boccaccio). Governo che si esercita su sé stessi; modo di ...
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microtesto
microtèsto s. m. [comp. di micro- e testo3]. – Nel linguaggio della critica letteraria, componimento che, pur essendo spesso studiato e letto autonomamente, va considerato funzionalmente e [...] strutturalmente parte di un testo più ampio (sono tali, per es., le novelle del Decameron, i canti del Leopardi, ecc.). ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione e di dieci giornate (in greco δέκα ἡμέραι),...
Personaggio letterario del Decameron di G. Boccaccio, protagonista della settima novella della prima giornata. Narra a Can Grande della Scala la novella su Primasso.