venusiano
venuṡiano agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. vénusien, der. di Vénus, nome della dea e del pianeta Venere]. – Relativo al pianeta Venere; come sost., ipotetico abitante di Venere. ...
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venusto
agg. [dal lat. venustus, der. di venus (-nĕris) «grazia, bellezza»], letter. – Che ha venustà; bello di una bellezza piena di grazia e di leggiadria; riferito in partic. alla bellezza muliebre: [...] le v. forme d’una dea; donna d’aspetto v.; ma anche a uomo e ad animale: giovane di v. forma (Boccaccio); egli aveva formosa la statura ... L’aspetto degno e tutto in sé venusto (Pulci); i suoi atti venusti Gli rendan l’onde e il suo candore (Foscolo ...
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vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] fu vinto dalle preghiere dei suoi; quelle parole lo vinsero; non riesco a v. la sua ostinazione; supplicando vinci De l’inimica Dea l’ira e l’orgoglio (Caro). Con soggetto inanimato: Per più fïate li occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il ...
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sistro
s. m. [dal lat. sistrum, gr. σεῖστρον]. – Oggetto rituale di bronzo o di più nobile metallo, caratteristico del culto egiziano della dea Iside, che ne era considerata l’inventrice e che lo aveva [...] perciò (così come i suoi sacerdoti, sacerdotesse o fedeli) come attributo; nella forma tipica (ne esistono numerose varianti), consisteva in una lamina a ferro di cavallo, con fori per il passaggio di ...
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robigalie
robigàlie s. f. pl. [dal lat. Robigalia, pl. neutro]. – Festa dell’antica Roma che si celebrava il 25 aprile in onore della dea Robigo (che proteggeva i cereali dal flagello della ruggine, [...] in lat. robigo -gĭnis) col sacrificio di una pecora e di una cagna fulva, compiuto dal flamen Quirinalis in un boschetto sacro alla divinità al quinto miglio della via Clodia oltre il ponte Milvio ...
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genesie
genèṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Γενέσια, propr. neutro pl. di γενέσιος «natalizio»]. – Nell’antica Grecia, festa pubblica di carattere funerario, che si celebrava in Atene il 5° giorno del mese [...] di boedromione con sacrificî ai defunti e alla dea Gea; erano così chiamate anche le celebrazioni private nel genetliaco dei defunti. ...
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presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] per enunciare constatazioni e verità considerate sempre vere, valevoli in ogni tempo (per es., nel Foscolo: «Anche la Speme, / ultima Dea, fugge i sepolcri; e involve / tutte cose l’obblio nella sua notte; / e una forza operosa le affatica / di moto ...
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vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. [...] . Virgo) di una costellazione zodiacale, situata fra la Bilancia e il Leone, nella quale gli antichi Greci vedevano Demetra dea delle messi e della fecondità, e perciò ordinariamente rappresentata nelle carte celesti in figura di donna che tiene in ...
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innuba
ìnnuba agg. f. [dal lat. innŭba, comp. di in-2 e tema di nubĕre «andare sposa, maritarsi»], letter. raro. – Non sposata: l’i. dea che a Sparta ha nome Elena (D’Annunzio). ...
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cesto2
cèsto2 s. m. [dal lat. cestus, gr. κεστός]. – Cinto, che le spose greche e romane portavano il giorno delle nozze; era considerato speciale ornamento della dea Venere, e detto perciò anche cesto [...] o cinto di Venere ...
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Nella mitologia classica, divinità femminile. Grandi d. o, semplicemente, le dee erano comunemente designate Demetra e Core, unite nel mito e nel culto di Eleusi.
dea (dia)
Beatrice Guidi
Nel senso proprio di " divinità " femminile della mitologia classica, in Vn XXV 9 Iuno, cioè una dea nemica de li Troiani, parloe ad Eolo, segnore de li venti; in Cv IV XII 7 ecco Boezio in quello De Consolatione dicente:...