commessura
(ant. commissura) s. f. [dal lat. commissura, der. di committĕre «mettere insieme, unire»]. – 1. Il punto dove due parti si uniscono tra loro, o dove sono congiunte; in senso fig., come sinon. [...] poco com. di connessione e sim.: lessi l’episodio di Sofronia, e mostrai l’intima sua c. col poema (F. DeSanctis). 2. In anatomia: c. labiale, ciascuno dei due angoli formati dall’unione del labbro inferiore col superiore; c. delle palpebre, ...
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caldezza
caldézza s. f. [der. di caldo], non com. – L’essere caldo, calore: aggiugnendovisi la c. dell’aria (Compagni); più spesso in senso fig.: c. di sentimenti, di parole; l’autore non ha c. di cuore [...] (F. DeSanctis). ...
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rappaciare
v. tr. [der. di pace, col pref. ra-] (io rappàcio, ecc.), non com. – 1. Mettere, o rimettere, in pace, d’accordo (sinon. quindi, anche nella variante più rara riappaciare, di rappacificare, [...] è riuscito a r. i due fratelli; si pose di mezzo il bravo Cusani, con buone parole, e ci rappaciò (F. DeSanctis); rifl. reciproco: finalmente vi siete rappaciati. 2. ant. Acquietare, calmare: Quand’elli un poco rappaciati foro ... (Dante), si furono ...
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adusare
aduṡare (ant. auṡare) v. tr. [lat. *adusare, der. di usus -us «uso2»], letter. – Abituare, avvezzare: lo studio isolato delle forme adusa l’intelletto al vacuo (DeSanctis); nel rifl., avvezzarsi: [...] Se non t’adusi a parlar più cortese (Boiardo). ◆ Part. pass. aduṡato, anche come agg., abituato, avvezzo: uomini adusati alle fatiche ...
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indefatigato
agg. [der. di defatigare, col pref. in-2], letter. raro. – Che non si stanca, che resiste alla fatica, che non conosce sosta: che altro è la storia dell’umanità se non passare i. di forma [...] in forma? (F. DeSanctis). ...
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compagnone
compagnóne s. m. [lat. mediev. companio -onis: v. compagno2]. – 1. (f. -a) Persona gioviale, amante delle liete brigate, che sta volentieri in compagnia: un buon c. e un buontempone, vago [...] di sollazzi tra gioviali brigate (F. DeSanctis); anche, spreg., chi è compagno in imprese disoneste: l’altro c., che non aveva parlato fin allora (Manzoni). 2. ant. Chi divide con altri la stessa sorte; compagno in genere: spesso muta Signore e ...
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marchio
màrchio s. m. [der. di marchiare]. – 1. In senso ampio, segno che si imprime o si applica su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche. [...] ; è l’antica piaga italiana che ci ha impresso in fronte il m. dell’ipocrisia, al cospetto degli stranieri (F. DeSanctis). b. Per analogia, nel linguaggio medico, marchio di fuoco nel neonato, macchie irregolari di colore rosso vinoso, dovute a ...
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sopraccio
sopracciò s. m. [comp. di sopra- e ciò]. – Anticam., chi aveva l’incarico e il compito di sovrintendere a persone, a uffici, a lavori e attività. Oggi si usa talvolta in senso fig. e spreg.: [...] fare il s., fare da s., fare da padrone, darsi arie da padrone, da supervisore: aveva una grande riputazione nella compagnia, e faceva da sopracciò (F. DeSanctis). ...
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rimando
s. m. [der. di rimandare]. – 1. L’azione di rimandare, il fatto di venire rimandato, nel senso di mandare o lanciare indietro: ha sentito come una punizione il suo r. all’ufficio di provenienza; [...] , abbreviati in v. e cfr. o, meno com., cf.) con cui si rimanda il lettore: nelle note fa continui r. all’opera del DeSanctis; r. da una voce all’altra nel dizionario; r. dall’uno all’altro articolo di una legge. Anche il numero o l’asterisco che ...
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maremma
marémma s. f. [lat. marĭtĭma «contrade marittime», neutro pl. dell’agg. marĭtĭmus «marittimo»]. – 1. In geografia fisica, particolare conformazione che assumono le zone costiere pianeggianti [...] impegnate nelle m. di Fiandra la maggior parte delle forze nemiche (V. Siri); dove fu la Magna Grecia sono m. e febbri (F. DeSanctis); gas delle m., uno dei nomi con cui è stato indicato il metano (più com. gas delle paludi). b. Raro in senso fig ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano dell'identità di forma e contenuto....
Storico dell'antichità italiano (Roma 1870 - ivi 1957). Ha indagato la storia antica in ogni campo, con compiutissima documentazione storica, filologica, epigrafica ed archeologica, rivolgendo larga attenzione ai problemi sociali ed economici.
Vita
Laureatosi...