guardatura
s. f. [der. di guardare]. – 1. letter. Il modo di guardare (spec. se abituale) di una persona: g. losca, g. torva; ha una g. che non mi piace; aveva del bambino nella g., del filosofo nella [...] di guardare: faceva tremare chi passava colla sola g. (Manzoni); anche fig.: i grandi ingegni sono come le aquile, hanno la g. dall’alto e da lontano (F. DeSanctis). 2. ant. Custodia, guardia. ◆ Pegg. guardaturàccia, modo di guardare torvo, cattivo. ...
Leggi Tutto
inselvarsi
v. intr. pron. [der. di selva] (io m’insélvo, ecc.), letter. – 1. Nascondersi, rifugiarsi, penetrare addentro in una selva: il buon destrier tanto s’inselva, Ch’al fin sotto una grotta si [...] nasconde (Ariosto); fig., cacciarsi, perdersi: inselvato in quel ginepraio di tempi, di modi e di verbi irregolari (F. DeSanctis). 2. Coprirsi di alberi fitti come una selva, divenire simile a una selva; fig.: Intorno allo stendardo tutto bianco Par ...
Leggi Tutto
poggia
pòggia s. f. [lat. tardo pŏdia, col sign. 1, dal gr. tardo ποδία, der. di πόδες (pl. di πούς ποδός), propr. «piedi» e per estens. «i due angoli più bassi della vela»]. – 1. Nei velieri a vela [...] della nave, sempre con riferimento alla direzione del vento: andando a p. e a orza come una nave in tempesta (F. DeSanctis). Altre locuz.: andare, venire a p., allargare la nave dalla direzione del vento; a p.!, ordine dato al timoniere; navigare ...
Leggi Tutto
chiacchiera
chiàcchiera (erroneo chiàcchera) s. f. [der. di chiacchierare]. – 1. Usato al plur., e per lo più con tono di biasimo, parole vane o inconcludenti: con le ch. non si risolve nulla; lasciarsi [...] : quando ha bevuto, acquista una ch.!; chiuso per natura, con lui mi si scioglieva lo scilinguagnolo, mi veniva la ch. (F. DeSanctis); è spesso spreg.: avere molta o troppa o una gran ch., avere la lingua molto sciolta (e si dice soprattutto di chi ...
Leggi Tutto
scrivania
scrivanìa s. f. [der. di scrivano]. – Mobile usato principalmente per scrivere, di varia forma e grandezza, costituito da un piano orizzontale o leggermente inclinato e in genere da uno o più [...] cromato; una s. di noce massiccio, di ciliegio; una s. in stile Luigi XIV; un tavolino che chiamano scrivania, ... e in mezzo era un grosso calamaio di bronzo (F. DeSanctis); stare alla s., passare le notti alla s. e sim., per lavorare o studiare. ...
Leggi Tutto
balbutire
v. intr. [dal lat. balbut(t)ire, der. di balbus «balbo»] (io balbutisco, tu balbutisci, ecc.; aus. avere), letter. – Balbettare, avere il difetto della balbuzie: quella fretta precipitosa, [...] che mi faceva mangiare le sillabe, ballare le parole in bocca e balbutire (F. DeSanctis). In Dante (Par. XXVII, 133) si trova, al gerundio, la forma con -zi-: e tal, balbuzïendo, ama e ascolta La madre sua. ...
Leggi Tutto
incadaverire
v. tr. e intr. [der. di cadavere] (io incadaverisco, tu incadaverisci, ecc.). – 1. tr. Conferire aspetto di cadavere o, in usi fig., la rigidità, la freddezza del cadavere: sostenevo che [...] quella decomposizione di «amo» in «sono amante» m’incadaveriva la parola (F. DeSanctis). 2. intr. (aus. essere) Assumere aspetto di cadavere. ◆ Part. pass. incadaverito, anche come agg.: corpo incadaverito; in senso fig., di persona, istituto, ...
Leggi Tutto
allogare
(ant. o region. allocare) v. tr. [lat. mediev. allocare, der. di locus «luogo»] (io allògo, tu allòghi, raro io alluògo, tu alluòghi, ecc.), non com. – 1. Porre in luogo idoneo, assegnare un [...] Collocare qualcuno in un impiego: lo allogò come commesso; pensava già ad allogare Giovannino presso un avvocato per fargli strada (DeSanctis); rifl.: si è allogata come cameriera; si allogò a servizio d’un signore. b. A. le figlie, maritarle. c. A ...
Leggi Tutto
sberteggiare
v. tr. [der. di berta1 «baia, burla», col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbertéggio, ecc.), non com. – Schernire, canzonare: vedendosi sberteggiato, ricalcitrava, tutto rosso dalla stizza (F. [...] DeSanctis). ...
Leggi Tutto
neohegelismo
‹neoeġe-› o ‹neoheġe-› (anche neohegelianismo o neohegelianéṡimo) s. m. [comp. di neo- e hegelismo o hegelianismo, ecc., dal nome del filosofo G. W. F. Hegel]. – Orientamento di pensiero [...] nell’area culturale angloamericana (con esponenti Th. H. Green, J. e E. Caird, F. H. Bradley, J. E. McTaggart) e una in Italia con A. Vera, B. Spaventa (per l’estetica F. DeSanctis), quindi agli inizî del Novecento B. Croce e G. Gentile. ...
Leggi Tutto
Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano dell'identità di forma e contenuto....
Storico dell'antichità italiano (Roma 1870 - ivi 1957). Ha indagato la storia antica in ogni campo, con compiutissima documentazione storica, filologica, epigrafica ed archeologica, rivolgendo larga attenzione ai problemi sociali ed economici.
Vita
Laureatosi...