nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene [...] maggior pregio. Con l’uno e con l’altro senso: non pur de l’uomo è predicata [la nobiltà], ma eziandio di tutte le cose con grande integrità morale e perseguendo fini elevati. 4. s. m. e f. a. Persona appartenente alla classe della nobiltà: le ...
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statuario
statüàrio agg. e s. m. [dal lat. statuarius, agg. e s. m., der. di statua «statua»]. – 1. agg. a. Delle statue, che riguarda la fattura delle statue: arte s. (o assol. statuaria s. f.). b. [...] di una statua, cioè maestoso, di imponente perfezione: una bellezza s.; un corpo s.; sedeva in atteggiamento statuario. 2. s. m., non com. Scultore di statue: senza le regole, che ci additano le proporzioni, che debbono avere le parti tra di loro e ...
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ordinario
ordinàrio agg. e s. m. [dal lat. ordinarius, propr. «conforme all’ordine», der. di ordo -dĭnis]. – 1. Che non esce dall’ordine, cioè dalla norma o dalla normalità, e quindi solito, consueto, [...] di cenci, di superfluità e di miseria, spettacolo o. de’ tempi o., era allora affatto cessato (Manzoni); di all’universitá di Roma; essere, diventare, passare ordinario. c. s. m. In diritto canonico, chi è investito di una potestà o., inerente cioè ...
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corridore2
corridóre2 (ant. corritóre) agg. e s. m. (rare le forme del femm. -dóra, o -trice) [der. di correre]. – 1. agg. Atto a correre, valido nella corsa: cavallo c. (ma cavallo da corsa se allevato [...] ; estens., cavallo in genere: E dietro a lui la furia De’ corridor fumanti (Manzoni). c. ant. Soldato che precedeva l’ scorrerie: Corridor vidi per la terra vostra (Dante). 3. s. m. Nell’attrezzatura navale, pezzo di cavo che si passa nei fori delle ...
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aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso [...] di potenza, di nobiltà, di altezza d’ingegno, di preminenza: quel segnor de l’altissimo canto [Omero] Che sovra li altri com’a. vola (Dante ; si pesca nei mesi primaverili ed estivi a 200-300 m di profondità, sui fondi sabbiosi. 4. Denominazione di un ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] sapere che le cose deono essere denominate da l’u. nobilitade de la loro forma (Dante), dalla più alta, dalla somma; primo ma non è neppure l’u., tra i miei allievi. b. Come s. m., per ellissi di un sost. di genere masch.: l’ultimo del mese, l’ultimo ...
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attacco kamikaze
loc. s.le m. Attacco terroristico compiuto da un attentatore che vi perde volontariamente la vita. ◆ nel tacco vi era una quantità del potente esplosivo plastico militare C4, lo stesso [...] . 1, Prima pagina) • il segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer, ha assicurato che l’Alleanza Atlantica resta «risoluta nel novembre 2007, p. 18, Cronache).
Composto dal s. m. attacco e dal s. m. e f. inv. kamikaze, di origine giapp., ...
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scialbo
agg. e s. m. [der. di scialbare]. – 1. agg. Pallido, smorto, sbiadito, scolorito: un colore sc.; un sole sc.; la luna correva impazzita fra le nuvole rotte, proiettava la sua luce sc. sulla cresta [...] De Roberto); anche fig., inespressivo, privo di personalità, di carattere: lungo, magro, con un viso sc. e ironico di maschera morta dal grosso naso (M .; un’esecuzione, una regia scialba. 2. s. m., tosc. Intonaco: nelle scaglie di scialbo rimaste su ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] positiva sia in forma negativa; il termine è usato anche come s. m. per indicare sia il modo (o il tempo) che ha tale attuatasi: un paese arretrato ma potenzialmente ricco; quell’ingegno potenzialmente forte ma non espresso del tutto (De Roberto). ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, [...] l’uomo essere bella cui le parti debitamente si rispondono, per che de la loro armonia resulta piacimento (Dante); prov., non è b. quel .; oh bella!, esclam. di meraviglia o d’impazienza. 7. s. m. a. Ciò che è bello e come tale è sentito; in partic ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Designer e architetto italiano (n. Ferrara 1951). Esponente di rilievo del design italiano, attivo in diversi ambiti della progettazione (architettura, design, grafica, comunicazione visiva, allestimenti), ha posto al centro della sua metodologia...