ribrezzo
ribréżżo (ant. ripréżżo) s. m. [der. di brezza, col pref. ri-]. – 1. ant. Brivido provocato dal freddo o dalla febbre: vid’io mille visi cagnazzi Fatti per freddo; onde mi vien riprezzo, E verrà [...] ’ gelati guazzi (Dante); Qual è colui che sì presso ha ’l riprezzo De la quartana ... E triema tutto (Dante); ricominciava a sentire, non ostante il sole, il ribrezzo della febbre che l’assaliva (Capuana). 2. Moto improvviso e violento di repulsione ...
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malnato
(o 'mal nato') agg. – 1. ant. Nato da genitori umili; di umile condizione sociale: un m. pezzente (D. Bartoli); quindi volgare, villano: Servil gregge malnato (Alfieri); alla m. plebe Perché [...] V, 7); dirà ne lo inferno: O mal nati, I0 vidi la speranza de’ beati (Vita nuova XIX); sia con quello, più ampio, di disgraziato: ahi e di esecrazione: gente m.!; m. vagabondi da forca (Bacchelli); la finiranno quei m. di perseguitarci!; taci, ...
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stuolo
stuòlo s. m. [lat. tardo stŏlus (dal gr. στόλος «spedizione militare, esercito, flotta, moltitudine», der. di στέλλω «armare, spedire»)]. – 1. ant. a. Raggruppamento di navi da guerra, flotta. [...] stuol principe e guida (Ariosto); non cessar di porte [=porti, cioè collocarti] Fra lo stuol de’ clienti (Parini); aspro a forza Tra lo stuol de’ malevoli divengo (Leopardi); in usi enfatici o scherz.: avere uno s. di spasimanti, di ammiratori ...
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nembo
némbo s. m. [lat. nĭmbus (cfr. nimbo); col sign. 1 b il termine è stato introdotto nella nomenclatura scient. dal meteorologo ingl. L. Howard nel 1803]. – 1. a. letter. Grossa nuvola scura, apportatrice [...] l’addensarsi dei n.; sacre le reliquie renda Dall’insultar de’ n. e dal profano Piede del vulgo (Foscolo). o a pioggia: un n. di polvere, di moscerini; un n. di cavalieri; Umile in tanta gloria, Coverta già de l’amoroso nembo [di fiori] (Petrarca). ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre [...] concessa spontaneamente, senza essere stata richiesta: questa vostra l. venuta m’è troppo più cara (Boccaccio). 2. a. ant. Conveniente analogo, studî, professioni l.); Debban così fiorir queste paludi De tutti i l. e degni studi (Ariosto). b. letter ...
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chiedere
chièdere v. tr. [lat. quaerĕre; cfr. l’ant. chèrere, chièrere] (pass. rem. chièsi o chièṡi, chiedésti, ecc.; part. pass. chièsto; nel pres. indic. e cong., accanto alle forme regolari chièdo, [...] pone in vendita un oggetto o si fa un determinato lavoro: m’ha chiesto duemila euro per quel tappeto; quanto chiede per Costantin chiese Silvestro ... a guerir de la lebbre, Così mi chiese questi per maestro A guerir de la sua superba febbre (Dante). ...
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trivio
trìvio s. m. [dal lat. trivium, comp. di tri- «tre» e via «via»; cfr. trebbio]. – 1. Punto d’incontro di tre strade: al primo t. che trovi, prendi la strada di destra; ogni strada, ogni borgo, [...] di verdi mirti (Sannazzaro); Né il sì lodato verso Vile cocchio ti appresta Che te salvi a traverso De’ trivi dal furor de la tempesta (Parini). Con valore spreg. (in relazione alla volgarità delle persone che frequentavano i trivî, vi commerciavano ...
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rovaio
rovàio s. m. [prob. lat. borearius, der. di boreas «borea», rifatto secondo rovo (perché pungente)], ant. e letter. – Vento di tramontana: da questi monti Che dànno a’ Toschi il vento di rovaio [...] (Ariosto); se rovaio Sgombra le nubi e fa ben l’aria tersa (Chiabrera); dar de’ calci al (a) r., riferita in senso fig. a impiccati: i tre masnadieri il dì seguente andaro a dare de’ calci a rovaio (Boccaccio). ...
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scarico1
scàrico1 (poet. scarco) agg. [der. di carico1, col pref. s- (nel sign. 1)] (pl. m. -chi). – 1. Privo del carico, in quanto non è stato ancora caricato o è stato già scaricato: autocarro s.; [...] così bello il sol già mai levarsi Quando ’l ciel fosse più de nebbia scarco ... vidi (Petrarca); anche assol.: E vider là ’ve ; se ora non del tutto lieto almeno in parte scarico de la amaritudini dir mi posso (Sannazzaro); anche assol.: animo, ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] : bisogna impedire che la libertà degeneri in l.; gli orribili peccati che si commettono per la sfrenata l. de’ principi e de’ signori mondani (M. Villani); dal dì ch’empia l. e Marte Vestivan me del lor sanguineo manto (Foscolo), con allusione a ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Designer e architetto italiano (n. Ferrara 1951). Esponente di rilievo del design italiano, attivo in diversi ambiti della progettazione (architettura, design, grafica, comunicazione visiva, allestimenti), ha posto al centro della sua metodologia...