spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] descrivevano il moto dei sentimenti (v. anche più avanti il dim. spiritello), ma perdura fino al Cinquecento e Seicento: E par che de le sue labbia si mova Un spirito soave pien d’amore, Che va dicendo a l’anima: Sospira (Dante); Ma gli spiriti miei ...
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madama
s. f. [dal fr. madame]. – 1. Titolo di onore o di rispetto rivolto a una signora (anticam. era usato come equivalente di madonna); fu in partic. appellativo di rispetto a signore di alto lignaggio [...] spec. se imparentate con i sovrani regnanti, e m. reale era titolo conferito ad alcune regine (alla corte piemontese, fu attribuito per la prima volta a Cristina figlia di Enrico IV di Francia e di Maria de’ Medici, sposa di Vittorio Amedeo I duca di ...
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rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] pregiandosi i primi verseggiatori di scrivere con lo stile de’ montanari e de’ bifolchi toscani, come d’un ornamento vezzoso di o eccesso di sali), all’attacco di parassiti, ecc. 5. s. m. a. non com. Contadino, persona di campagna: anche se vive in ...
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incubo
ìncubo s. m. [dal lat. tardo incŭbus «essere che giace sul dormiente», der. del tema di incubare «giacere sopra»]. – 1. Essere demoniaco o genio malefico che, secondo antiche credenze mitologiche, [...] esso loro congiungersi amorosamente, e se vero sia quel che non solo da’ poeti si dice de’ satiri e de’ silvani, ma da’ teologi ancora de gli incubi e de gli succubi (T. Tasso); anche come agg.: è affatto da rifiutarsi l’interpetrazione che i giganti ...
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schermo
schérmo s. m. [der. di schermire]. – 1. letter. a. Riparo; protezione, difesa: Urlar li fa la pioggia come cani: De l’un de’ lati fanno a l’altro schermo (Dante); schiavi e schiave che facevano [...] appunto la parola schermo («pensai di fare di questa gentile donna schermo de la veritate», V, 3), e per la seconda il sinon. difesa mia difesa tanto, che troppa gente ne ragionava oltre li termini de la cortesia», X, 1). c. Con altro senso fig., ...
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mica1
mica1 (ant. micca; ant. e settentr. miga) s. f. e avv. [lat. mīca, col sign. del sost.; per il sign. 2, cfr. l’emil. brisa, propr. «briciola», usato con lo stesso senso; analogo sviluppo semantico [...] peggio; m. male questa bistecca!; m. male quella ragazza! Talora ha sign. più prossimo a certo, già (quando sono anch’essi rafforzativi di una negazione), soprattutto in correlazione con un ma: non mica un dio Selvaggio o de la plebe de gli dèi ...
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martellare
v. tr. e intr. [der. di martello] (io martèllo, ecc.). – 1. tr. a. Battere col martello, ripetutamente e ritmicamente, la superficie di un oggetto, di una struttura o la massa di un materiale [...] , per lavorarli, dare loro la forma voluta, o per altro scopo: m. il ferro rovente sull’incudine; m. una lamiera di zinco, un pezzo di piombo; il ciabattino martella le suole (De Amicis); anche con uso intr. o assol.: macchinisti che martellavano sui ...
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contratto di governo
loc. s.le m. Accordo sottoscritto da formazioni politiche di diverso orientamento sulla base di punti programmatici condivisi, come premessa vincolante di un’alleanza di governo. [...] riserva sulla nostra partecipazione al governo. Da parte mia a De Mita ho detto che il nostro programma non era terreno aprile 2018, Video).
Composto dal s. m. contratto, dalla preposizione di e dal s. m. governo.
Già attestato nel Corriere della sera ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] l’espressione, che traduce il fr. le quart d’heure de Rabelais, trae origine da un aneddoto raccontato in varie forme il dorso con pelle che prosegue di poco sul quadrante. 4. s. m. La quarta persona o cosa che si considera dopo tre altre: voi siete ...
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depensante
(de-pensante), s. m. e f. e agg. Privo della capacità di pensare con la propria testa, preferendo spesso conformarsi al pensiero di altri. ◆ Il duello più mediatico d’Italia, nel collegio [...] fategli sapere che la tregua è finita. È un figlio di papà de-pensante». (Gigi Padovani, Stampa, 25 aprile 2001, p. 6, Interno , Repubblica, 7 ottobre 2007, Firenze, p. I).
Derivato dal p. pres., s. m. e agg. pensante con l’aggiunta del prefisso ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Designer e architetto italiano (n. Ferrara 1951). Esponente di rilievo del design italiano, attivo in diversi ambiti della progettazione (architettura, design, grafica, comunicazione visiva, allestimenti), ha posto al centro della sua metodologia...