adverbale
agg. [comp. del lat. ad «a» e verbum «verbo»]. – In grammatica, di costruzione che si riferisce a un verbo, o è da esso richiesta, in opposizione a quella adnominale (per es. il genitivo in [...] capitis damnare, consulis interest; il dativo in dic mihi; l’ablativo in regno potiri, ecc.). ...
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comodo2
còmodo2 (ant. o region. còmmodo) s. m. [dal lat. commŏdum, neutro sostantivato dell’agg. commŏdus «comodo1»]. – 1. a. In genere, ciò che riesce piacevole e opportuno in quanto soddisfa i nostri [...] , possibilità: non ho avuto c. di terminare il lavoro. c. Vantaggio: per comodo che ne ritraggono (Leopardi). In grammatica, dativo di comodo o di comodo e incomodo, espressioni con cui veniva talora indicato, soprattutto con riferimento al latino (e ...
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sgravare
v. tr. e intr. [der. di gravare, col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. tr. a. Liberare o alleggerire da un peso, da un aggravio; non com. in senso proprio: s. il mulo di una parte del carico; più [...] sale e d’ogni gravezza (Machiavelli); con uso assol.: s. i contribuenti. b. Nel rifl., o nell’intr. pron. con si dativo e valore rifl., liberarsi, alleggerirsi: si è sgravato di tutte le responsabilità riversandole su di me; sgravarsi (o sgravarsi il ...
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attenere
attenére v. tr. e intr. [dal lat. attinere, comp. di ad- e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. tr., letter. Mantenere (una promessa, un giuramento): egli m’ha male attenuto quello che [...] cose che non mi attengono; tutto ciò che attiene alla causa. Si costruisce sempre con la prep. a o con un pronome dativo; erroneo l’uso trans. (prob. esemplato sui due verbi sinonimi). 3. rifl., fig. Aderire, non scostarsi: lascia le chiacchiere e ...
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davanti
(ant. davante) avv., agg., s. m. [lat. de ab ante]. – 1. avv. a. Indica la posizione di persona o cosa che si trovi nella direzione dello sguardo rispetto a chi parla o rispetto a un punto da [...] dolcezza e il piacere, il quale io v’ho davanti promesso (Boccaccio). b. Con valore di preposizione, seguito da a (o preceduto da pronome dativo): guarda d. a te; quello spettacolo mi è sempre d. agli occhi; se mi stai d. non vedo nulla; mi passò d ...
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scegliere
scégliere (ant. e poet. scérre) v. tr. [lat. *exelĭgĕre, comp. di ex- e elĭgĕre «scegliere» (v. eleggere)] (io scélgo [ant. o pop. scéglio], tu scégli, ecc.; pass. rem. scélsi, scegliésti, [...] a voi sceglia col puniceo rostro, Vel ponete nel seno (Foscolo); di qui anche l’uso con la particella pron. in funzione di dativo etico: si sceglie sempre la parte più facile del lavoro; si è scelta un marito in tutto simile a lei; gli amici me li ...
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attirare
v. tr. [der. di tirare]. – Trarre a sé: la calamita attira il ferro. Molto com. con sign. più generico (cfr. attrarre): la bellezza del paesaggio attira molti forestieri; a. i clienti con la [...] .: a. gli sguardi, l’attenzione di qualcuno; a. a sé con lusinghe; quell’avventura mi attirava; anche (con compl. di termine e spec. con pronome dativo), acquistare, procurare: attirarsi odio, inimicizie; quel gesto gli attirò la simpatia di tutti. ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] ; oggi ... era il giorno stabilito col signor curato, e s’era disposto ogni cosa (Manzoni). 3. Usi partic.: a. Come dativo etico: si stia bene!; si goda le sue vacanze; si faccia gli affari suoi. b. Con valore prevalentemente rafforzativo: finalmente ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] , di termine, di luogo, ecc.), che nelle lingue in possesso di una declinazione sono espressi dal caso genitivo, dativo, ablativo (talora meglio determinati da una preposizione), e, dove la declinazione manca, sono di regola espressi mediante ...
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affarsi
v. intr. pron. [der. di fare] (coniug. come fare, ma usato solo nella 3a pers. sing. e plur.; raro il pass. rem. si afféce, e non usati il part. pass. né, quindi, i tempi composti), letter. – [...] Adattarsi, convenire, confarsi; si costruisce di regola con la prep. a (o con un pron. dativo): questo vestito non ti s’affà più; Vincenzo Monti ... seppe assimilarsi quel che a lui si affaceva dall’opera individuale del Parini e dell’Alfieri ( ...
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Caso della declinazione latina, ma anche greca e di altre lingue, che occupa il terzo posto nella tradizione grammaticale classica, e perciò detto anche terzo caso. Indica la destinazione, il punto d’arrivo di un’azione, ed è perciò in primo...
Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome atono e non è necessario ai fini della...