reda1
rèda1 s. f. [lat. heres -ēdis], ant. – Erede: essendogli morta la moglie, ne ritolse un’altra, figliuola che fu di messer Accierito da Gavilla, la quale era reda (D. Compagni); A’ frati suoi, sì [...] Raro l’uso al masch.: vògliovi rendere ciò che io ho comperato da voi, farvi mio reda di ciò che io ho (Passavanti); e come masch. può essere inteso anche nell’esempio dantesco seguente (dove ha senso fig.): nullo Fatto s’è reda poi del suo valore. ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] come tale al suo luogo alfabetico (così nonconformismo, nonconformista e nonconformistico, noncurante e noncuranza, nonsenso, e il dantesco nonpossa); ma nella maggioranza degli altri casi il non rimane staccato, o tutt’al più unito con trattino ...
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vapore
vapóre s. m. [lat. vapor -ōris «esalazione»]. – 1. a. Lo stato gassoso di una sostanza; più propriam., si parla di vapore quando la temperatura a cui si trova la fase gassosa è inferiore alla [...] (Dante); Così e [=i] vapor pel bel seren giù scendono, Che paion stelle mentre l’aer fendono (Poliziano). Nell’es. dantesco, però, la parola non è d’interpretazione sicura e può anche significare lampeggiamenti che solchino le nuvole al tramonto. b ...
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simpatetico
simpatètico agg. [dal gr. tardo συμπαϑητικός, der. di συμπαϑέω «provare gli stessi sentimenti»] (pl. m. -ci), letter. – 1. Che si accorda perfettamente al modo di pensare e di sentire, al [...] e alle inclinazioni di una persona, o alla natura e al carattere di una cosa: l’ufficio di giudice di tutta l’umanità è s. dell’animo dantesco. 2. Nella sintassi, dativo s., altra denominazione del dativo etico o di partecipazione (v. etico1). ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità [...] difficoltà economiche: con questi chiari di l., non posso permettermi certe spese. Cielo della Luna, il primo cielo del Paradiso dantesco, il più interno e vicino alla Terra, dove appaiono al poeta gli spiriti di coloro che non compirono i loro voti ...
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non ti curar di lor, ma guarda e passa
non ti curàr di lór, ma guarda e passa. – Alterazione popolare del verso dantesco Non ragioniam di lor, ma guarda e passa (Inf. III, 51), usata proverbialmente [...] per significare che non bisogna preoccuparsi delle calunnie o delle malignità altrui, o comunque delle bassezze della vita ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] all’uno o all’altro dei prec. sign.: a. Parole di colore oscuro, frasi incomprensibili, arcane (l’espressione è di conio dantesco, Inf. III, 10, ma Dante alludeva alla tinta in cui le parole erano scritte sopra la porta dell’inferno, non al loro ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, [...] «il nodo Che ’l Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolce stil novo ...», XXIV, 55-57), di una tendenza poetica diffusa da Bologna in Toscana tra la seconda metà del Duecento e l’inizio del Trecento: ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] è invertito, come accade frequentemente nel verso, e non di rado anche nella prosa e nella lingua parlata, come nella frase dantesca «Lo collo poi con le braccia mi cinse». Di conseguenza, fare la c. di una proposizione, di un periodo, disporne gli ...
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architettura
s. f. [dal lat. architectura]. – 1. L’arte di formare, attraverso mezzi tecnicocostruttivi, spazî fruibili ai fini dei bisogni umani: edifici, autostrade, ponti o altre opere di ingegneria, [...] e distribuite le varie parti di un organismo o di un’opera: la mirabile a. del corpo umano; l’a. del poema dantesco; romanzo, poema di a. difettosa; l’a. di una carta costituzionale. In informatica, a. di un calcolatore elettronico, la struttura a ...
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Giornale Dantesco
Steno Vazzana
Dantesco Rivista nata dalla soppressione de " L'Alighieri " (v.), nel 1893. Diretta dapprima da G.L. Passerini (1893-1915), poi, dopo l'interruzione della guerra e del " Nuovo giornale dantesco ", dal Pietrobono...