ottavo
agg. num. ord. e s. m. [lat. octavus, der. di octo «otto»]. – 1. agg. a. Che, in una successione, occupa il posto corrispondente al numero otto, cioè viene dopo altri sette (in scrittura numerica [...] 8°, in numeri romani VIII): l’o. giorno dopo Pentecoste; l’o. cielo del Paradiso dantesco; arrivare o., in una gara o in un concorso; l’o. meraviglia, di cosa degna per la sua bellezza di aggiungersi alle sette dell’antichità (ma detto per lo più in ...
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scranna
s. f. [dal longob. skranna «panca»]. – In origine, sedia dottorale, o seggio del giudice, di legno, con braccioli e con spalliera molto alta; con questo sign., la parola si è mantenuta (anche [...] per l’influsso dantesco) nella locuz. fig. sedere a scranna, ergersi a giudice, assumere tono magistrale, soprattutto senza averne la competenza e l’autorità: Or tu chi se’, che vuo’ sedere a scranna, Per giudicar di lungi mille miglia Con la veduta ...
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polisindeto
polisìndeto s. m. [dal gr. πολυσύνδετον, comp. di πολυ- «poli-» e συνδέω «legare insieme»]. – Figura sintattica, contrapposta all’asindeto, consistente nel collegare varie proposizioni di [...] un periodo con ripetute congiunzioni; per es., nel verso dantesco E mangia e bee e dorme e veste panni (Inf. XXXIII, 141). ...
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contemplare
v. tr. [dal lat. contemplare, forma collaterale del lat. class. contemplari, propr. «attrarre nel proprio orizzonte; osservare (il volo degli uccelli) entro uno spazio circoscritto detto [...] contemplato (Manzoni). ◆ Part. pres. contemplante, anche come agg. e sost., che o chi si dedica alla contemplazione delle cose celesti: spiriti contemplanti, anime di contemplanti (con partic. riferimento agli spiriti del settimo cielo dantesco). ...
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vocabolario
vocabolàrio (ant. vocabulàrio) s. m. [dal lat. mediev. vocabularius o vocabularium, der. di vocabŭlum «vocabolo»]. – 1. Volume che raccoglie, per lo più in ordine alfabetico, e spiega con [...] , v. siciliano; v. dell’italiano del Duecento, v. dei neologismi, v. del linguaggio sportivo; v. della «Divina Commedia», v. dantesco; v. bilingui, e v. italiano-latino e latino-italiano, v. inglese-russo e russo-inglese; v. siciliano-italiano, v ...
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incappellare
v. tr. [der. di cappello] (io incappèllo, ecc.). – 1. ant. Mettere il cappello; più spesso usato al rifl., mettersi sul capo, coprirsi di qualche cosa a modo di cappello, incoronarsi e sim.: [...] Questa di verde gemma s’incappella (Poliziano; il verso è prob. ispirato dal passo dantesco, Par. XXXII, 71-72, Di cotal grazia l’altissimo lume Degnamente convien che s’incappelli, la cui interpretazione è peraltro discussa). 2. Nel linguaggio di ...
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dialefe
dialèfe s. f. [comp. di dia- e di (sin)alefe]. – Nella metrica, particolare forma di iato fra due vocali consecutive, la prima in fine e la seconda all’inizio di parola, nei casi cioè in cui [...] di me, di sé - intende; Ella giunse e levò - ambe le palme), più raram. quando è accentata solo la seconda (come nel verso dantesco: Or ti fa lieta ché tu - hai ben onde); ma anche in altri casi. Nella poesia latina e greca si ha di norma dialefe ...
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antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e [...] che è sede degli ignavi ...
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dialisi
dïàliṡi s. f. [dal gr. διάλυσις «scioglimento, separazione», der. di διαλύω «distinguere»]. – 1. In retorica, specie di iperbato, che consiste nell’interruzione di un periodo mediante un inciso [...] (come, per es., nel passo dantesco, Inf. XXIX, 16-17: Parte sen giva, e io retro li andava, Lo duca ...). Nella retorica classica era chiamato d. (o diàlito) anche un costrutto senza congiunzioni, cioè l’asindeto. 2. In chimica fisica, separazione di ...
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hoc opus, hic labor
〈òk ... ik ...〉 (lat. «questo il lavoro, questa la fatica»). – Emistichio virgiliano (Aen. IV, 129), in cui la Sibilla avverte Enea sulle soglie dell’inferno che il difficile non [...] è entrarvi ma uscirne; si ripete proverbialmente nell’indicare quali sono le maggiori difficoltà di un’impresa. Equivale pressappoco al dantesco Qui si parrà la tua nobilitate (Inf. II, 9), verso divenuto anch’esso proverbiale. ...
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Giornale Dantesco
Steno Vazzana
Dantesco Rivista nata dalla soppressione de " L'Alighieri " (v.), nel 1893. Diretta dapprima da G.L. Passerini (1893-1915), poi, dopo l'interruzione della guerra e del " Nuovo giornale dantesco ", dal Pietrobono...