accidioso
accidióso agg. [dal lat. tardo acidiosus, acediosus]. – 1. Di accidia, colpevole di accidia (come peccato): Portando dentro accidïoso fummo (Dante); anche sost.: gli a. dell’Inferno dantesco. [...] 2. Triste, tetro; svogliatamente inerte o indolente; uggioso: esseri silenziosi e a., che potevano rimanere per giornate intere distesi al sole senza fare un movimento (Palazzeschi); pensieri a.; le a. ...
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violento
violènto (ant. o raro violènte) agg. [dal lat. violentus, affine a vis «violenza» e a violare «violare»]. – 1. a. Che usa con facilità e brutalità la propria forza fisica o altri mezzi di coercizione [...] proprio che sia finito male; Scendi bufera ai tumidi Pensier del violento (Manzoni, invocando lo Spirito Santo); nell’Inferno dantesco i violenti occupano il VII cerchio e sono distinti in tre gironi (violenti contro il prossimo, contro sé stessi e ...
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-esco
-ésco [prob. confluenza dei suff. lat. -ĭscus e germ. -isk]. – Suffisso derivativo di aggettivi, e talora di nomi, tratti da nomi. Si riferiscono a luoghi geografici o a popolazioni (arabesco, [...] barbaresco, moresco, romanesco), a persone (dantesco, boccaccesco, petrarchesco), a secoli (duecentesco, trecentesco, quattrocentesco), ad anni storicamente rilevanti (quarantottesco, sessantottesco). Il suffisso è frequente in altri aggettivi ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] carino quando mostri la lingua!», o le espressioni «quella buona lana», «quella perla di galantuomo» e simili. Un’ironia è il verso dantesco: «Vieni a veder la gente quanto s’ama!», nel canto VI del Purgatorio (v. 115), e nello stesso canto tutta l ...
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descrizione
descrizióne s. f. [dal lat. descriptio -onis, der. di describĕre «descrivere»]. – 1. L’atto del descrivere e le parole con cui si descrive: iniziare, colorire una d.; fare la d. di una regione; [...] d. di un’opera d’arte, di un organo anatomico, di un codice; la d. dell’Inferno dantesco, dello scudo di Achille; d. dello svolgimento di una cerimonia, delle tradizioni di un paese; d. fedele, efficace, pittoresca, realistica, vivace, fredda, ...
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smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] scuri (Cino da Pistoia). Nell’uso letter. contemporaneo, la parola è stata ripresa talvolta, con sign. vicino a quello dantesco, per indicare uno stato di astrazione dalla realtà: una smagata malinconia; l’animo e le convinzioni dell’onesta mugnaia ...
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stringere
strìngere (ant. strìgnere) v. tr. [lat. strĭngĕre] (io stringo, tu stringi [ant. strigni], ecc.; pass. rem. strinsi, stringésti [ant. strignésti], ecc.; part. pass. strétto (la variante -gn- [...] cose non ne fa bene nessuna. 3. Costringere in un luogo angusto, ridurre a ridosso di qualcosa (sign. che si riallaccia al dantesco Noi salavam [=salivamo] per entro ’l sasso rotto, e d’ogne lato ne stringea lo stremo, Purg. IV, 32, riferito a luogo ...
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Lete
Lète (letter. ant. Letè) s. m. [gr. Λήϑη (da λήϑη «oblio»), lat. Lethe]. – 1. Nella mitologia greca, fonte o fiume della dimenticanza, a cui dovevano abbeverarsi le anime dell’oltretomba destinate [...] allegorica, spesso ricordata dai poeti antichi come sorella della Morte e del Sonno e figlia della Discordia. Nel Purgatorio dantesco, fiume le cui acque danno alle anime l’oblio dei peccati trascorsi. 2. fig., poet. Oblio, dimenticanza: Vinto egli ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] C. diplomatico, raccolta sistematica di documenti relativi a una città, a un ente, a una persona: c. diplomatico dantesco, c. diplomatico longobardo. 4. Insieme di simboli o di caratteri usati in determinati sistemi di comunicazione, di registrazione ...
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smarrito
agg. [part. pass. di smarrire]. – 1. Che non si ha più, che si è perduto e non si è ancora ritrovato: ufficio oggetti s.; cani s.; la pecora s., nel noto passo del Vangelo di Luca (15, 3-6) [...] matutini geli arido fiore (T. Tasso). Con questa accezione, l’aggettivo si sviluppa direttamente dal sign. precedente nell’esempio dantesco, mentre nel verso del Tasso attesta il valore che esso ha ancor oggi in dialetti settentr. come part. pass. di ...
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Giornale Dantesco
Steno Vazzana
Dantesco Rivista nata dalla soppressione de " L'Alighieri " (v.), nel 1893. Diretta dapprima da G.L. Passerini (1893-1915), poi, dopo l'interruzione della guerra e del " Nuovo giornale dantesco ", dal Pietrobono...