espositore /espozi'tore/ s. m. [dal lat. tardo exposĭtor -oris] (f. -trice). - 1. (ant.) [chi espone, interpreta (un testo, una dottrina): un antico e. di Dante] ≈ chiosatore, commentatore, illustratore, [...] interprete. 2. (comm.) [chi, in una pubblica mostra, espone opere o prodotti industriali] ≈ standista ...
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lanoso /la'noso/ agg. [dal lat. lanosus]. - 1. [che ha molta lana, coperto di lana] ≈ (lett.) lanuto. 2. (estens.) a. [ricoperto di pelo simile a lana: Quinci fuor quete le l. gote Al nocchier de la livida [...] palude (Dante)] ≈ peloso, villoso. ‖ irsuto. ↔ glabro. b. [ricoperto di peluria, detto per lo più di foglie e frutti] ≈ lanuginoso, peloso. c. [di capelli, che all'aspetto sembrano intrecciati come lana] ≈ increspato, (non com.) lanuto. ↔ liscio. ‖ ...
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largo [lat. largus] (pl. m. -ghi). - ■ agg. 1. a. [che si estende notevolmente in larghezza, spec. in rapporto alle altre dimensioni] ↔ stretto. ▲ Locuz. prep.: fig., su larga scala [in grandi proporzioni: [...] . 1. a. (ant.) [una delle tre dimensioni spaziali: Piena la pietra livida di fóri, D'un l. tutti e ciascun era tondo (Dante)] ≈ larghezza. ▲ Locuz. prep.: in lungo e in largo (o per lungo e per largo) → □. b. [area libera: fare, lasciare un po' di ...
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lasciare [lat. laxare "allargare, allentare, sciogliere", der. di laxus "allentato"] (io làscio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [cessare di tenere e sim.] ≈ mollare. ↔ reggere, stringere, tenere, tirare. 2. (estens.) [...] definitivo lontano dalla persona amata e sim.: ha lasciato il marito, la moglie; Lasciolla quivi, gravida, soletta (Dante)] ≈ abbandonare, dire addio (a), (fam.) mollare, (fam.) piantare (in asso). ● Espressioni: fig., lasciare il mondo 1. [cessare ...
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capere /ka'pere/ v. intr. [lat. capĕre, con mutamento di coniug.], ant. - [poter stare in un luogo, esser contenuto: come veggion le terrene menti non c. in triangol due ottusi (Dante)] ≈ entrare, starci, [...] stare ...
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latino [lat. Latīnus]. - ■ agg. 1. a. [del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: le città l.; la lingua, la civiltà l.] ≈ ‖ romano. b. (estens.) [dei popoli e delle regioni che da Roma hanno ereditato la [...] l.] ≈ cattolico (romano). 2. (ant., lett.) [che si capisce facilmente: sì che raffigurar m'è più l. (Dante)] ≈ chiaro, comprensibile, facile, intelligibile, semplice. ↔ (non com.) criptico, difficile, incomprensibile, oscuro. ■ s. m. 1. [la lingua di ...
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lato¹ agg. [dal lat. latus -a -um]. - 1. (lett.) [che occupa grande spazio: Ali hanno late, e colli e visi umani (Dante)] ≈ e ↔ [→ LARGO agg. (1. c)]. 2. (fig.) [che va al di là del significato principale] [...] ≈ e ↔ [→ LARGO agg. (2. a)]. [⍈ LARGO ...
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pietoso /pje'toso/ agg. [der. di pietà]. - 1. [che sente e dimostra sentimenti di pietà, carità, amore: non c'era un'anima p. che l'aiutasse; mostrarsi p. verso qualcuno] ≈ caritatevole, compassionevole, [...] affettuosa verso i genitori, la patria, Dio: Virgilio, d'Enea parlando, in sua maggiore loda p. lo chiama (Dante)] ≈ devoto, (lett.) pio, rispettoso. ↔ empio. □ stendere un velo pietoso (su qualcosa) [dimenticare un fatto spiacevole e non parlarne ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...