rapportare [der. di apportare, col pref. r(i)-] (io rappòrto, ecc.). - ■ v. tr. 1. (lett.) [parlare a qualcuno di parole o fatti altrui: E al mondo mortal, quando tu riedi, Questo rapporta (Dante)] ≈ riferire, [...] riportare. ‖ dire, narrare, raccontare, ridire, [con riferimento a segreti e sim.] rivelare. ↔ celare, glissare (su), nascondere, omettere, passare sotto silenzio, sorvolare (su), sottacere, tacere (ø, ...
Leggi Tutto
rappresentare /rap:rezen'tare/ v. tr. [dal lat. repraesentare, der. di praesentare "presentare", con sostituzione di pref. per accostamento ai derivati con r(i)- e a-¹] (io rappresènto, ecc.). - 1. a. [...] e sim., dare raffigurazione a un'idea astratta mediante un segno o una figura simbolica: nella lupa Dante ha rappresentato, secondo i più, l'avarizia] ≈ (lett.) allegorizzare, (lett.) effigiare, raffigurare, simboleggiare, (non com.) simbolizzare. c ...
Leggi Tutto
crudo agg. [lat. crūdus "non cotto; immaturo; crudele"]. - 1. [non sottoposto o sottoposto solo parzialmente a cottura: questa carne è ancora c.] ↔ cotto. ↑ stracotto, [con riferimento alla pasta] scotto. [...] c.] ≈ brusco, rude. ↓ diretto, franco, schietto, sincero. ↔ addolcito, attenuato, edulcorato, raddolcito. 4. (lett.) [di vicenda, destino, malattia, ecc., che provoca un intenso dolore: Cioè come la morte mia fu c. (Dante)] ≈ [→ CRUDELE (2. a)]. ...
Leggi Tutto
artigliare v. tr. [der. di artiglio] (io artìglio, ecc.), lett. - [afferrare con gli artigli: Ma l'altro fu bene sparvier grifagno Ad artigliar ben lui (Dante)] ≈ abbrancare, adunghiare, ghermire. ⇑ agguantare. ...
Leggi Tutto
raso /'razo/ agg. [part. pass. di radere]. - 1. a. [di volto, mento e sim., sottoposto a rasatura] ≈ e ↔ [→ RASATO (1. a)]. b. [della testa, che presenta il taglio a zero dei capelli] ≈ e ↔ [→ RASATO (1. [...] possiede qualcosa, con la prep. di: Li occhi a la terra e le ciglie avea rase D'ognebaldanza (Dante)] ≈ mancante, privo, sfornito, sprovvisto. ↔ dotato, fornito, provvisto. 3. a. [di superficie, che non presenta scabrosità o sporgenze] ≈ appianato ...
Leggi Tutto
nebula /'nɛbula/ s. f. [dal lat. nebŭla]. - 1. (ant., lett.) [fenomeno atmosferico dovuto a condensazione di vapore acqueo: una n. di colore di fuoco (Dante)] ≈ nebbia, nube, nuvola. 2. (astron.) [oggetto [...] celeste avente l'aspetto di nube diffusa, costituito da stelle, gas e pulviscolo cosmico] ≈ nebulosa ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
armonia. Finestra di approfondimento
In senso musicale - Il sign. originario di a. è quello musicale di «azione o prodotto del comporre, accordare, combinare più suoni in modo piacevole all’orecchio»: [...] come viene ad orecchia / dolce a. da organo (Dante). Successivamente l’a. diventerà la «teoria musicale» e anche la «musica in senso lato»: lezioni d’a.; trattato di a.; le leggi dell’armonia. A partire dal Cinquecento, si comincerà a distinguere l’a ...
Leggi Tutto
spiga s. f. [lat. spica, propr. "punta", poi "spiga"]. - 1. (bot.) [infiorescenza del frumento: a giugno les. biondeggiano sui campi] ≈ Ⓖ (lett.) arista. ▲ Locuz. prep.: a spiga [di tessuto, che ha il [...] di spiga ovvero di lisca] ≈ [→ SPIGATO agg.]. 2. (fig., lett.) [ciò che risulta dal compimento di determinate azioni: Se non mi credi, pon mente a la s., Ch'ogn'erba si conosce per lo seme (Dante)] ≈ conseguenza, effetto, esito, frutto, risultato. ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
arte. Finestra di approfondimento
Arti alte e basse - La vasta estensione semantica di questo termine era già tutta nel lat. ars artis, che voleva dire almeno «maniera di agire», «talento», [...] delle azioni svolte per ottenere uno scopo» (ha sfoderato tutte le sue a. per incantarlo; qui si conviene usare un poco d’a. [Dante]), in partic. l’arte della seduzione: usa ogn’a. la donna, onde sia còlto / ne la sua rete alcun novello amante (T ...
Leggi Tutto
cui [lat. cui, dativo di qui]. - ■ pron. rel. 1. [forma obliqua del pron. rel. che, a cui si sostituisce nei compl. indiretti]. 2. (lett., ant.) a. [come compl. ogg.: Al passegger, c. semivivo e nudo Lascia [...] (G. Leopardi)] ≈ che, il quale. b. [come pron. interr., in compl. indiretti: Guarda com'entri e di c. tu ti fide (Dante)] ≈ chi. ■ ragion per cui locuz. cong. [con valore di cong. conclusiva, anche nella forma ellittica e pop. per cui: non sono a ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...