abbuiare [der. di buio, col pref. a-¹] (io abbùio, ecc.), non com. - ■ v. tr. 1. [rendere buio un luogo: a. una strada] ≈ oscurare. ↔ illuminare, rischiarare. 2. (fig., non com.) [impedire che qualcosa [...] , rasserenarsi, rianimarsi, riconfortarsi, rincuorarsi, rinfrancarsi, risollevarsi, tranquillizzarsi. ■ v. impers. [farsi notte: Procacciam di salir pria che s'abbui (Dante)] ≈ annottare, fare notte. ↔ (lett.) aggiornare, albeggiare, fare giorno. ...
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vano [lat. vanus]. - ■ agg. 1. (non com.) [di cosa, che non è riempito da nulla: un guscio v.] ≈ cavo, (lett.) vacuo, vuoto. ↔ pieno. ↑ colmo, ripieno, zeppo. 2. [che è privo di corpo, di consistenza materiale: [...] Ohi ombre v., fuor che ne l'aspetto! (Dante)] ≈ immateriale, incorporeo. ↔ corporeo, fisico, materiale, saldo. 3. (fig.) a. [che non ha possibilità di realizzarsi: pascersi di v. speranze] ≈ chimerico, impossibile, irrealizzabile, utopico. ↔ concreto ...
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vapore /va'pore/ s. m. [lat. vapor -ōris "esalazione"]. - 1. a. (chim., fis.) [stato aeriforme di una sostanza, cui si perviene sia dallo stato liquido per evaporazione o ebollizione, sia dallo stato solido [...] 'alcol sul cervello: v. del vino] ≈ fumi. 3. (poet.) [fonte di luce e di calore originata dalla combustione di una sostanza: ei provide a scalpitar lo suolo Con le sue schiere, acciò che lo v. Mei si stingeva, mentre ch'era solo (Dante)] ≈ fiamma. ...
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fioco /'fjɔko/ agg. [lat. flaccus, prob. incrociato con roco] (pl. m. -chi). - 1. a. [di voce poco intensa: un f. lamento] ≈ debole, fievole, flebile, sommesso. ↔ argentino, cristallino, forte. ↑ assordante. [...] b. [di luce poco intensa: un f. chiarore] ≈ debole, scarso, soffuso, tenue. ↔ forte. ↑ accecante. 2. (fig., lett.) [non sufficiente: oh quanto è corto il dire e come f. Al mio concetto! (Dante)] ≈ inadatto, insufficiente. ...
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ché /ke/ cong. - 1. [con valore interrogativo: padre mio, c. non m'aiuti? (Dante)] ≈ perché, per quale motivo (o ragione). 2. [con valore causale: teneva le mani in tasca c. sentiva freddo] ≈ (lett.) dacché, [...] dal momento che, in quanto (che), perché, (lett.) perciocché, poiché ...
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vaso /'vazo/ s. m. [dal lat. pop. vasum (e vasus)] (pl. -i, ant. le vasa). - 1. a. [recipiente di varie forme e di vario materiale, destinato a usi diversi e principalmente a contenere sostanze liquide: [...] destinata ad accogliere i rifiuti: v. all'inglese] ≈ (pop.) cesso, gabinetto, (fam.) tazza, water, water-closet, W.C. 2. (fig., poet.) [contenitore per liquidi: Lì precedeva al benedetto v., Trescando alzato, l'umile salmista (Dante)] ≈ recipiente. ...
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maculato agg. [part. pass. di maculare]. - [di superficie, pelo animale, stoffa e sim., che presenta piccole macchie: Una lonza leggera e presta molto, Che di pel macolato era coverta (Dante)] ≈ a macchie, [...] macchiato, picchiettato, screziato, [di pelo animale] pezzato. ‖ à pois ...
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madonna /ma'dɔn:a/ s. f. [comp. di ma, ant. riduzione di mia, e donna]. - 1. (ant., lett.) [titolo d'onore che si usava anticamente (senza art.) rivolgendosi a una donna o parlando di essa: Madonne, lo [...] fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna (Dante)] ≈ (ant.) monna, signora. 2. (con iniziale maiusc.) (teol.) [per antonomasia, la madre di Gesù: la M. Immacolata; la M. delle Grazie] ≈ corredentrice, Maria, Nostra Signora, Vergine (Maria ...
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chiarire [der. di chiaro] (io chiarisco, tu chiarisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere di colore chiaro o più chiaro: c. un disegno] ≈ rischiarare, schiarire. ↔ offuscare, oscurare, scurire. 2. (fig.) [rendere [...] qualcuno a conoscenza di qualcosa: poi che Carlo tuo, bella Clemenza, M'ebbe chiarito, mi narrò li 'nganni (Dante)] ≈ informare, rendere partecipe. ■ chiarirsi v. rifl. [acquistare certezza su qualcosa, con la prep su o assol.: desidero chiarirmi ...
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velame¹ s. m. [dal lat. velamen -minis], lett. - 1. [ciò che serve a velare o coprire] ≈ copertura, cortina, (lett.) velamento, velo. 2. (fig., lett.) [ciò che nasconde qualcosa alla comprensione: O voi [...] ch'avete li 'ntelletti sani, Mirate la dottrina che s'asconde Sotto 'l v. de li versi strani (Dante)] ≈ apparenza, copertura, parvenza, (lett.) velamento. ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...