arismetica
arismètica (e arismètrica) s. f. – Varianti ant. di aritmetica: lo cielo del sole si può comparare a l’Arismetrica per due proprietadi (Dante). ◆ Analogam. furono usate le forme arismètico [...] e arismètrico per l’agg. aritmetico ...
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gravezza
gravézza s. f. [der. di grave]. – 1. letter. a. La qualità di ciò che è grave, pesantezza: g. di un cibo; c’è troppa g. di ornamenti; una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, [...] (Manzoni). b. fig. Molestia, disagio, travaglio: Questa mi porse tanto di gravezza Con la paura ch’uscia di sua vista (Dante); un bellissimo piano ..., il quale tanto più viene lor piacevole quanto maggiore è stata del salire e dello smontare la g ...
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impelare
v. tr. [der. di pelo] (io impélo, ecc.). – Ricoprire di peli, detto di animali o di oggetti pelosi che, perdendo il pelo, lo lascino attaccato su una superficie con cui vengono a contatto: il [...] rifl.: per tenere in braccio il gatto, mi sono tutto impelato. Con accezione partic., nell’uso poet. ant., i. le guance, il mento, il labbro, mettere i peli, la barba: Prima fien triste che le guance impeli Colui che mo si consola con nanna (Dante). ...
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conoscere
conóscere (ant. cognóscere) v. tr. [lat. cognoscĕre, comp. di co- e (g)noscĕre «conoscere»] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). – Nel [...] .: conosco bene il tuo carattere o sim.). d. Raro o poet., vedere, scorgere: di lontano Conobbi il tremolar de la marina (Dante). 5. Riferito a persona: a. Sapere chi sia, quale sia il suo nome, il suo aspetto: lo conosco di vista, dalle fotografie ...
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lecito
lécito (ant. lìcito) agg. [lat. lĭcĭtus, part. pass. di licēre «esser lecito»]. – Che è ammesso dalle leggi morali, che è conforme alle norme dell’onestà o della convenienza, al buon costume, [...] alla dignità personale: atti, discorsi l.; ti pare l. tenere un contegno simile?; Che libito fé licito in sua legge (Dante). Anche come s. m., con valore neutro: il l. e l’illecito; i confini del l.; contentarsi del lecito. Meno com., che è permesso ...
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scandere
scàndere v. tr. [dal lat. scandĕre, che aveva entrambi i sign.]. – 1. ant. Salire, ascendere: Lo ben che tutto il regno che tu scandi Volge e contenta (Dante). 2. letter. Scandire, nel sign. [...] proprio (riferito alla scansione metrica) e nei sign. estens. e fig.: mi piaccion gl’indolenti meriggi ch’una lentissima nenia ti scande la siesta (Boine). ◆ È usato soltanto nell’inf. e nel pres. indic. ...
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gavillare
v. intr. e tr. – Variante ant. di cavillare: veramente potrebbe alcuno g. dicendo che ... (Dante); perché alcuno la nostra troppo lunga dimoranza gavillar non potesse (Boccaccio). ◆ Analogam. [...] furono usate le forme gavillo, gavillóso, gavillatóre, gavillazióne (e gavillagióne), per cavillo, ecc ...
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impellere
impèllere v. tr. [dal lat. impellĕre, comp. di in-1 e pellĕre «spingere»], letter. – Spingere innanzi, sospingere con forza. È un latinismo raro, che si trova usato solo nel pass. rem. impulsi [...] e nel part. pass. impulso: la virtù che lo sguardo m’indulse, Del bel nido di Leda mi divelse E nel ciel velocissimo m’impulse (Dante); variamente fu dalla Fortuna impulso (Boccaccio). ◆ Part. pres. impellènte, soltanto come agg. (v. la voce). ...
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pullulare
v. intr. [dal lat. pullulare, der. di pullŭlus «animale giovane; pollone», dim. di pullus «pollo»] (io pùllulo, ecc.; aus. avere). – 1. ant. Di piante, germogliare, mettere i germogli. 2. a. [...] o d’una sorgente, gorgogliare, ribollire alla superficie: sotto l’acqua è gente che sospira, E fanno pullular quest’acqua al summo (Dante), dello Stige che per il sospirare delle anime che vi sono sommerse si copre alla superficie di bolle d’aria; la ...
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responsione
responsióne (meno com. risponsióne) s. f. [dal lat. responsio -onis, der. di respondēre «rispondere»]. – 1. ant. Risposta: tutte l’altre cominciaro ad attendere in vista la mia risponsione [...] (Dante). 2. ant. a. Pagamento, per lo più a carattere periodico. b. Tributo. 3. Nella metrica corale greca, l’identità tra un colon della strofa e il corrispondente dell’antistrofe. ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...