salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese [...] s.; eccomi qua, sano e salvo! Raro, e solo ant., sicuro da danni e pericoli: Costor sian salvi infino a l’altro scheggio (Dante). Col primo sign., anche riferito a cose: la carrozzeria è andata distrutta, ma il motore è s.; il pacco è arrivato sano e ...
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protendere
protèndere v. tr. [dal lat. protendĕre, comp. di pro-1 e tendĕre «stendere»] (coniug. come tendere). – Tendere in avanti: p. le braccia, per implorare o per accogliere; cipressi e cedri ... [...] fuori della finestra; [il falcone] si volge al grido e si protende Per lo disio del pasto che là il tira (Dante); vide intorno sei sette facce orrende protendersi per ascoltare (Comisso); anche con uso intr. pron.: il promontorio si protende nel mare ...
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fondere
fóndere v. tr. [lat. fŭndĕre «versare»] (io fóndo, ecc.; pass. rem. fuṡi, fondésti, ecc.; part. pass. fuṡo, ant. fonduto). – 1. ant. Versare, spargere copiosamente: f. lacrime, f. sangue; fig., [...] che si fanno passare dallo stato solido allo stato liquido: f. lo zucchero, sul fuoco; Sì che par foco fonder la candela (Dante). Nell’intr. pron., liquefarsi, struggersi: al calore, la cera si è fusa; di ghiacci o di nevi, sciogliersi per l’azione ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge [...] stare in a.; l’a. de le genti Che son qua giù, nel viso mi dipigne Quella pietà che tu per tema senti (Dante); poi ricadeva ancora senza sentimenti, poi si riaveva di nuovo, per rivivere a nuove angosce (Manzoni); O graziosa luna, io mi rammento Che ...
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quantunque
quantùnque cong., agg., pron. e avv. [comp. di quanto1 e -unque; cfr. lat. quantuscumque «per quanto grande possa essere»]. – 1. cong. Ha, come benché e sebbene, valore concessivo, e regge [...] sono i gradi che vuole ecc. b. pron. Tutto ciò che, con valore neutro: in te s’aduna Quantunque in creatura è di bontade (Dante); Chi vuol veder q. pò natura E ’l ciel tra noi, venga a mirar costei (Petrarca); privato che ne fia [del suo stato], q ...
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giglio magico
loc. s.le m. (iron.) In politica, gruppo di fedeli sostenitori e consiglieri di Matteo Renzi, con il quale condividono l'origine toscana. ◆ Qualche giorno fa Michele Salvati ha avvicinato [...] , Piripitto dialoga e talvolta, come nel libro Stil novo (Rizzoli, 2012), tratta alla pari i Grandi del passato, "Dante è ganzo" osserva. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 27 ottobre 2013, Prima Pagina) • Dopo il «Clan degli avellinesi» («Gli irpini ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono [...] cielo, volta celeste»: Puro e disposto a salire a le s. (Dante), in cielo, in Paradiso; dormire sotto le s., all’aperto; .; se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorïoso porto (Dante); Lo mio fermo desir vien da le stelle (Petrarca). Per enfasi ...
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pellegrinàggio (ant. peregrinàggio) s. m. [der. di pellegrino (ant. peregrino)]. – 1. a. Pratica devozionale consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, a un santuario o a un luogo sacro per compiervi [...] viaggio compiuto per visitare luoghi considerati significativi dal punto di vista culturale, politico, storico: un p. alla tomba di Dante, a Montecassino, al cimitero di Redipuglia. b. Con sign. concr., non com., l’insieme dei pellegrini che giungono ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, [...] quietarsi, cessare dalla corsa o dal movimento, e sim.: la marina dove ’l Po discende Per aver pace co’ seguaci sui (Dante). b. Stato di tranquillità e serenità spirituale, non turbata da timori, affanni o passioni: di lontano Pace dicono al cuor le ...
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tralùcere v. intr. [dal lat. tralucēre = translucēre (comp. di trans «attraverso» e lucēre «splendere»)] (coniug. come lucere, e come questo mancante del part. pass. e quindi dei tempi composti). – 1. [...] con uso estens., poet., di luce spirituale che risplende e si riverbera: da che Dio in te vuol che traluca Tanto sua grazia (Dante). b. non com. Riferito al mezzo, lasciar passare la luce o un’immagine più o meno distinta: un vetro, un panno rado che ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...