molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] m. altri o altri m. (si intende oltre a quelli noti o già nominati): I0 dico d’Aristotile e di Plato E di molt’altri (Dante). Più specificamente con un compl. partitivo: molti di noi, molti di loro, molti fra i presenti; e così quand’è usato il femm ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] pranzo; letter. s. a (o alla) mensa: beati quelli pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane de li angeli si manuca (Dante: qui in senso fig.). b. In altri casi, il verbo indica non lo stato, ma il movimento con cui si assume una delle posizioni ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] non ti faccio segno; mi ha fatto segno d’entrare; E ’l savio mio maestro fece segno Di voler lor parlar segretamente (Dante). Come sinon. di cenno, si usò anticam. anche per esprimere posizione di dipendenza, in frasi quali essere al s. di qualcuno e ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] un organo o di una parte del corpo umano: Ed ecco del p. de la testa Volse a me li occhi un’ombra e guardò fiso (Dante). c. In senso estens. e fig., la parte più intima e segreta di una persona: dal p. del petto, delle viscere; nel p. del cuore, dell ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] con m. sicura, con m. ferma, con m. maestra; similemente operando a l’artista Ch’a l’abito de l’arte ha man che trema (Dante); m. benedette, che riescono bene in tutto ciò che fanno; avere la m. leggera, anche fig., di chi agisce con moderazione, con ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] di timore (di fronte a un pericolo determinato o vago): ond’io lasciai la cima Cadere, e stetti come l’uom che teme (Dante); Pace non trovo, e non ho da far guerra, E temo, e spero; e ardo, e son un ghiaccio (Petrarca). Preceduto dalla negazione ...
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porgere
pòrgere v. tr. [lat. pŏrgĕre, forma sincopata di pŏrrĭgĕre, comp. di por- «in avanti» (affine a pro- e per-) e rĕgĕre «dirigere in linea retta»] (io pòrgo, tu pòrgi, ecc.; pass. rem. pòrsi, porgésti, [...] attenzione, dare retta; solo ant., p. gli occhi, p. il guardo, fissare lo sguardo: Poi fisamente al sole li occhi porse (Dante); In lei [la vita] porgendo il guardo, Cerca il confuso viatore invano Del cammin lungo che avanzar sì sente Meta e ragione ...
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mare
s. m. [lat. mare]. – 1. La parte della superficie terrestre coperta d’acqua (ad eccezione delle acque continentali: laghi, fiumi, ecc.), e quindi, in generale, il complesso delle acque salate che [...] , il muggito del m.; Infin che ’l mar fu sovra noi richiuso (Dante); noi siamo come il m., che riceve acqua da tutte le parti, e (E messi in un vasel, ch’ad ogni vento Per mare andasse, Dante); viaggio di m.; spedire via m., per nave; correre il m., ...
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operare
(ant. o poet. oprare; ant. ovrare) v. intr. e tr. [lat. operari «lavorare, essere attivo», der. di opus opĕris «opera, lavoro»] (io òpero, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Agire: [...] vista morale: o. bene, male; Ed el mi cinse de la sua milizia, Tanto per bene ovrar li venni in grado (Dante); Miser chi mal oprando si confida Ch’ognor star debbia il maleficio occulto (Ariosto); o. rettamente; o. secondo ragione, secondo coscienza ...
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seno1
séno1 s. m. [lat. sĭnus -us, propr. la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i loro figlioletti; quindi, per estens., «petto, anima, cavità, insenatura, ecc.»]. – In [...] : Ogne lingua per certo verrìa meno Per lo nostro sermone e per la mente C’hanno a tanto comprender poco seno (Dante), scarsa capacità. 4. In anatomia e zoologia, cavità, infossamento di un organo molle o di una struttura ossea, dilatazione di un ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...