sospetto2
sospètto2 s. m. [deverbale di sospettare; cfr. lat. suspectus -us «il guardare in alto, dal di sotto»]. – 1. Dubbio, più o meno fondato, nei riguardi di persone e del loro comportamento, in [...] compierlo anche gli altri. 3. a. Paura, timore: gridavan sì alto, Ch’i’ mi strinsi al poeta per sospetto (Dante); stetti con grandissimo s. che fosse morto (Leopardi). b. Dubbio, esitazione; incertezza o ignoranza in merito a un particolare problema ...
Leggi Tutto
perso2
pèrso2 agg. e s. m. [lat. mediev. persus «scuro», forse alteraz. di un precedente pressus (pressior è testimoniato nel sec. 1° d. C. nel senso di «più scuro»)], ant. e letter. – 1. agg. a. Che [...] s. m. a. Il colore perso: lo p. è un colore misto di purpureo e di nero, ma vince lo nero, e da lui si dinomina (Dante). b. Stoffa o abito di colore perso: Ch’ella mi par sì bella in que’ suo’ persi (Cino da Pistoia, dove però altri interpretano «in ...
Leggi Tutto
sospirare
v. intr. e tr. [lat. suspirare, comp. di sub (v. so-) e spirare «respirare»]. – 1. intr. (aus. avere) a. Fare un sospiro, dei sospiri, come espressione di tristezza, di rimpianto, di desiderio, [...] ti fa s.?; E par che de la sua labbia si mova Un spirito soave pien d’amore, Che va dicendo a l’anima: Sospira (Dante). La persona o la cosa che è la causa del sospirare è espressa normalmente con per: s. per le difficoltà in cui si deve vivere; s ...
Leggi Tutto
fitto1
fitto1 agg. [lat. fīctus, part. pass. volg. di figĕre «figgere» (class. fixus)]. – 1. Ficcato, conficcato: un palo f. in terra; quattro grossi chiodi f. nel tavolato; Fitti nel limo, dicon: «Tristi [...] queste accezioni, conserva in genere il valore di participio; e così pure nel sign. ant. di trafitto: Vedëa Brïareo, f. dal telo (Dante); ha invece funzione e valore di agg. nella locuz. avv. a capo f., con la testa in giù (v. capofitto). 2. Denso ...
Leggi Tutto
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] ; il mirabile o. del mondo; le cose tutte quante Hanno ordine tra loro, e questo è forma Che l’universo a Dio fa simigliante (Dante). Con altro sign., o. di natura, o. naturale e, più fam., o. delle cose, il modo in cui normalmente si svolgono gli ...
Leggi Tutto
testimoniare
v. tr. e intr. [der. di testimonio] (io testimònio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Fare testimonianza, attestare o affermare come testimone, per propria diretta conoscenza: t. il vero, [...] testimone, confermando quanto altri dice: e di questo molti, sì come esperti, mi potrebbero t. a chi non lo credesse (Dante). 2. fig. Riferito a cose, costituire una prova, far fede: monumenti che testimoniano l’antica grandezza di un popolo; tutte ...
Leggi Tutto
testimonio
testimònio s. m. [dal lat. testimonium «testimonianza, prova», der. di testis «teste»]. – 1. Ciò che si dichiara testimoniando o ciò che fa fede di qualche cosa (forma letter., o più elevata [...] un atto notorio, ecc.): tu di’ ver di questo: Ma tu non fosti sì ver testimonio Là ’ve del ver fosti a Troia richesto (Dante). Generalm. si usa il masch. anche se riferito a donna: la proprietaria è stata citata come testimonio (ma in questi casi si ...
Leggi Tutto
riposare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e posare; nei sign. 2 e 3 è il lat. tardo repausare, comp. di re- e pausare (v. posare)] (io ripòso, ecc.; negli usi intr., aus. avere, ant. essere). – 1. tr. Posare [...] ); più comunem., con la particella pron., riposarsi: Quante ’l villan ch’al poggio si riposa, ... Vede lucciole giù per la vallea ... (Dante); riposarsi da un lavoro, da un viaggio; riposarsi un istante, un’ora; dopo cena mi riposo un po’ e poi mi ...
Leggi Tutto
largo
agg. e s. m. [lat. largus] (pl. m. -ghi). – 1. agg. a. Che si estende notevolmente in larghezza, spec. in rapporto alle altre dimensioni (lunghezza, altezza); in genere si contrappone a stretto: [...] ; ant., parlare largo, diffusamente. 5. s. m. a. Larghezza: Piena la pietra livida di fóri, D’un l. tutti e ciascun era tondo (Dante). Locuzioni: in largo, per il largo, nel senso della larghezza; in lungo e in l., per lungo e per l., in ogni senso ...
Leggi Tutto
facolta
facoltà (ant. facultà) s. f. [dal lat. facultas -atis, dal tema di facĭlis «facile»]. – 1. Potere, autorità, possibilità, capacità di fare o no qualcosa: a. Con riferimento alle qualità della [...] f. di sentire, di comprendere, ecc.; usato assol., capacità intellettiva: Per questo la Scrittura condescende A vostra facultate (Dante). b. Con riferimento alla responsabilità giuridica dei proprî atti: f. di intendere e di volere, presupposto della ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...