recidere
recìdere (ant. ricìdere) v. tr. [dal lat. recīdĕre, comp. di re- e caedĕre «tagliare»] (pass. rem. reciṡi, recidésti, reciṡe, ecc.; part. pass. reciṡo), letter. – 1. a. Tagliare staccando, spec. [...] tronchi, non renda inutile la tua volontà. b. ant. Attraversare in linea retta: Noi ricidemmo il cerchio a l’altra riva (Dante). 2. intr. pron., non com. Rompersi, tranciarsi, di stoffe o di altri tessuti, o anche della pelle, nelle pieghe: la seta ...
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gola
góla s. f. [lat. gŭla]. – 1. a. Termine generico con cui si designa soprattutto la faringe orale e la parte alta del tubo laringo-tracheale e dell’esofago: malattie della g., le affezioni morbose [...] dannosa colpa de la gola, Come tu vedi, a la pioggia mi fiacco (Dante); La g. e ’l sonno e l’oziose piume Hanno del mondo ogni vertù e sim.: Tal si muove ciascuna per la gola Del fosso (Dante), cioè per il fondo dell’8a bolgia. d. In geografia fisica ...
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inebriare
inebrïare (meno com. inebbrïare; ant. innebrïare o innebbrïare) v. tr. [dal lat. inebriare, der. di ebrius «ebbro»] (io inèbrio, ecc.). – 1. Mettere in uno stato di ebbrezza (riferito al vino, [...] sì inebrïate, Che de lo stare a piangere eran vaghe (Dante), avevano cioè riempito di lacrime i miei occhi. Riferito in senso fig.: come inebriato mi partio da le genti (Dante); guardava inebriato quello stupendo spettacolo della natura; poggi ...
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involgere
invòlgere v. tr. [lat. invŏlvĕre, comp. di in-1 e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere). – 1. a. Avvolgere tutt’intorno, in modo da coprire interamente: carta, tela da i.; i. il formaggio, [...] soprattutto nei derivati involuto e involuzione. ◆ Part. pass. invòlto, anche come agg.: involta mi parea in uno drappo sanguigno (Dante); Londra è quasi sempre involta nel denso e grasso fumo di tanti camini (A. Verri); spesso fig.: essere involto ...
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posto1
pósto1 part. pass. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»]. – Participio passato di porre; accanto agli usi e sign. proprî del verbo, di cui alcuni in comune con messo part. pass. di mettere [...] avuto altri suoi proprî: situato (una villa p. in una zona panoramica); assegnato, imposto (parea posta lor diversa legge, Dante); convenuto, fissato (il giorno p. da lui essendo venuto, Boccaccio); confrontato, paragonato (non si prova e sente Pena ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] affilato, occhi incavati, gote flaccide, sguardo fisso. 3. fig. Aspetto, apparenza, anche di cose: quel ver c’ha faccia di menzogna (Dante); se le cose stanno così, la questione cambia faccia. 4. estens. Di cose: a. La parte rivolta a chi guarda: la ...
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goloso
golóso (ant. gulóso) agg. [dal lat. gulosus, der. di gula «gola»]. – 1. a. Ghiotto, avido di cibi raffinati e ricercati o in genere di determinati cibi: essere g. di dolci, di frutta, di ostriche. [...] spesso, usato assol., che ha il vizio della gola: è molto g.; non sono affatto g.; anche sostantivato: i g. sono puniti da Dante nel 2° cerchio dell’Inferno. b. fig. Avido, desideroso, bramoso: esser g. di piaceri, di soldi; un pubblico g. di notizie ...
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correre
córrere v. intr. [lat. cŭrrĕre] (pass. rem. córsi, corrésti, ecc.; part. pass. córso; aus. essere quando l’azione è considerata in rapporto a una meta, espressa o sottintesa, e nei sign. di cui [...] corsi subito col pensiero ecc.); dissi le prime parole che mi corsero sulle labbra; E tanto buono ardire al cor mi corse (Dante). 3. a. Di strade e sim., procedere, snodarsi: la via corre piana fino al lago; la linea ferroviaria corre lungo la strada ...
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facella
facèlla s. f. [dal lat. tardo facella, dim. di fax facis «face»]. – 1. ant. e poet. Piccola face o fiaccola, per lo più nei sign. estens. e fig. di lume, fiamma, splendore in genere: Un’altra [...] scrive ch’essendo fredda ella, Ogni spenta facella Accende (Petrarca); Per entro il cielo scese una f. [l’arcangelo Gabriele] (Dante); E quando miro in cielo arder le stelle, Dico fra me pensando: A che tante facelle? (Leopardi); quindi anche stella ...
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sermone1
sermóne1 (letter. ant. sèrmo) s. m. [dal lat. sermo -onis «lingua, parlata; conversazione, discorso», der. di serĕre «intrecciare, legare insieme (parole)»]. – 1. ant. Lingua, linguaggio (cfr. [...] ; predica: Ma voi torcete alla religïone Tal che fia nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch’è da sermone (Dante), che sarebbe più adatto a predicare in chiesa; ci fosse qui tra noi un predicatore vero, ne caverebbe un s. sulla vanità delle ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...