selva
sélva s. f. [lat. sĭlva]. – 1. Associazione vegetale di alberi spontanei su un’estensione notevole di terreno, e il terreno da questa occupato: s. d’abeti, di betulle; una s. folta, grande, tenebrosa; [...] (Giusti); una s. di errori, di cifre, di appunti; Ma passavam la s. tuttavia, La s., dico, di spiriti spessi (Dante). b. letter. Raccolta di appunti e di annotazioni; libro miscellaneo di erudizione varia; raccolta di poesie di argomento e genere ...
Leggi Tutto
suggello
suggèllo s. m. [lat. sigĭllum: v. sigillo]. – Forma dapprima pop. poi letter. per sigillo: sì come cera da suggello, Che la figura impressa non trasmuta, Segnato è or da voi lo mio cervello [...] nel sign. fig. di testimonianza autorevole, parola o azione che conferma in modo definitivo: E questo sia suggel ch’ogn’omo sganni (Dante). Nel senso fig. di conferma, è viva e d’uso esclusivo in alcune frasi come si dettero una forte stretta di mano ...
Leggi Tutto
pietoso
pietóso agg. [der. di pietà]. – 1. a. Che sente pietà, che non rimane insensibile di fronte al dolore altrui: non c’era un’anima p. che l’aiutasse; essere, mostrarsi p. verso qualcuno, e nell’uso [...] originario del lat. pietas e quindi al n. 2 a di pietà): Virgilio, d’Enea parlando, in sua maggiore loda p. lo chiama (Dante); estens., che è usato in difesa della religione, della patria: Canto l’armi p. e ’l capitano Che ’l gran sepolcro liberò di ...
Leggi Tutto
amaro
agg. e s. m. [lat. amarus]. – 1. agg. a. Di sapore che costituisce (col dolce, il salato, l’acido) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali; viene avvertito quando sono eccitati chimicamente [...] o afflizione, spiacevole, sgradito: il ritorno è stato più a. della partenza; non ti fu per lei amara In Utica la morte (Dante); parole a., un a. rimprovero; è amara, troppo amara, di cosa dolorosa, che dia un vivo dispiacere; o che rivela l’amarezza ...
Leggi Tutto
incontanente
incontanènte (o incontinènte, raro incontenènte) avv. [dal lat. tardo in continenti (tempore) «in un tempo immediatamente vicino, senza interruzione»], ant. – Immediatamente, subito, senza [...] por tempo in mezzo: Incontanente intesi e certo fui Che questa era la setta d’i cattivi (Dante); veggendovi così savio, s’innamorerà di voi incontanente (Boccaccio). Seguito da che, come cong. temporale, appena che, tosto che: io mi sarei nascoso ...
Leggi Tutto
difendere
difèndere v. tr. [lat. defendĕre, comp. di de- e -fendĕre «colpire, urtare», tema verbale che si ritrova anche in offendere e nell’agg. infensus] (pass. rem. difési, difendésti, ecc.; part. [...] età di quella reale. 3. ant. a. Impedire: sì che ’l viso abbrusciato non difese La conoscenza süa al mio ’ntelletto (Dante). Proibire, vietare: il re di Francia avea difeso, sotto pena del cuore, che niuno torneasse (Novellino); I0 te ’l difenderò ...
Leggi Tutto
ramo
s. m. [lat. ramus]. – 1. In botanica, ognuna delle parti (assi) in cui si divide il fusto o la radice di una cormofita; negli alberi si distinguono i r. primarî o maestri, detti anche branche, che [...] ), e con il sign. più generico di «discendenza» o più limitato di «discendente»: Rade volte risurge per li rami L’umana probitate (Dante); i varî r., un r. di una scienza o di una disciplina, di una tecnica, di un’attività economica o commerciale (l ...
Leggi Tutto
sembiante
(ant. semblante) agg. e s. m. [dal provenz. semblan, part. pres. di semblar: v. sembrare]. – 1. agg., poet. ant. Somigliante, simile: un monte ... A l’acute piramidi sembiante (T. Tasso); tutti [...] (D. Bartoli). Per estens., di cose, aspetto, apparenza: un lago che per gelo Avea di vetro e non d’acqua sembiante (Dante); in un istante Par che tutto per me cangi sembiante (Metastasio). Per indicare l’aspetto del volto, è usato talora il plur ...
Leggi Tutto
sembianza
s. f. [dal provenz. semblansa, der. di semblan: v. sembiante], letter. – 1. ant. o poet. Somiglianza, rassomiglianza, spec. nella locuz. a sembianza di, a somiglianza, a immagine di: una valle [...] Manzoni). 2. a. Aspetto, soprattutto del volto; sembiante: Segnor mio Iesù Cristo, Dio verace, Or fu sì fatta la s. vostra? (Dante); E viene a Roma, seguendo ’l desio, Per mirar la s. di colui Ch’ancor lassù nel ciel vedere spera (Petrarca); poco com ...
Leggi Tutto
sembrare
(poet. ant. sembiare, meno com. semblare) v. intr. [dal provenz. semblar, che è il lat. tardo similare, der. di simĭlis «simile»] (io sémbro, ecc.; aus. essere). – Lo stesso che parere, nelle [...] affatto; mi sembra di averlo già incontrato; fiorentino Mi sembri veramente quand’io t’odo (Dante); una lupa, che di tutte brame Sembiava carca ne la sua magrezza (Dante); l’anima gentile Ch’ogni altro piacer vile Sembiar mi fa (Petrarca); se la ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...