seguace
agg. e s. m. e f. [lat. sequax -acis, agg., der. di sequi «seguire»]. – 1. agg., ant. e letter. Che segue; in senso proprio: nel polveroso agosto, O nel mese dinanzi o nel s. (Ariosto); donna [...] in senso fig., che segue con attenzione: «Le tue parole e ’l mio s. ingegno», Rispuos’io lui, «m’hanno amor discoverto ...» (Dante). 2. s. m. e f. Chi segue una dottrina, una scuola, una corrente o un maestro: i s. dell’aristotelismo, dell’idealismo ...
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mendicare
v. intr. e tr. [dal lat. mendīcare, der. di mendīcus «mendico»] (io méndico, tu méndichi, ecc.; letter., alla lat., io mendìco, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere) Chiedere l’elemosina: andare [...] : m. il pane; m. la vita, viverla stentatamente ricorrendo all’aiuto o alla carità altrui: Mendicando sua vita a frusto a frusto (Dante); è duro essere costretti per la prima volta a m. la vita (Moravia). 2. fig. a. Cercare di ottenere qualche cosa ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo [...] e della coxa delle zampe anteriori. 2. Sinon. letter. di spalla, per lo più al plur.: Che ne conceda i suoi o. forti (Dante); mettean le frecce orrendo Su gli o. all’irato un tintinnìo (V. Monti). Al sing., può indicare una singola spalla, o avere ...
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rio1
rio1 agg. e s. m. [lat. reus: v. reo1], poet. – 1. agg. Reo, colpevole; soprattutto negli usi fig., avverso, perverso, malvagio: Sì che fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento [...] (Dante); aprì con rio consiglio Novo a beltà periglio (Foscolo); dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola (Manzoni). 2. s. m. Nell’uso ant., con valore neutro, reità, colpa, peccato: ma sente Che glie despiace onne rio (Iacopone); per null’altro ...
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limo
s. m. [dal lat. limus]. – 1. letter. Fango, mota, acqua fangosa in genere: Fitti nel limo [della palude Stigia], dicon: «Tristi fummo ...» (Dante). In senso fig., poet.: Amor nasce in tre modi in [...] vostro l. (Dante), nell’uomo, in quanto il corpo del primo uomo fu plasmato col fango; Ch’almen l’ultimo pianto sia devoto, Senza terrestro l. (Petrarca), senza impurità terrene. 2. In geologia, terriccio finissimo portato in sospensione nelle acque ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] e i massimi chiari. 3. letter. Modo di essere, qualità, sorta: la nostra ragione a quattro m. d’operazioni ... è ordinata (Dante); portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorose e chi diverse m. di spezierie (Boccaccio); quando il Nilo si ritira ...
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pregio
prègio s. m. [lat. prĕtium, da cui anche prezzo]. – 1. ant. Prezzo: dando ... per iscritto tutta la mercatantia e il p. di quella (Boccaccio); Ivi menzogne a vil p. si mercono (Poliziano). 2. [...] stimato. 3. a. letter. Vanto riconosciuto, lode, merito: vostra gente onrata non si sfregia Del p. de la borsa e de la spada (Dante); L’una sen va col p. di beltade (Bembo). b. Le qualità, le doti che sono causa di lode e di vanto, che conferiscono ...
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ruscello
ruscèllo s. m. [lat. *ri(v)uscellus, dim. di rivus «rio, ruscello»]. – Piccolo corso d’acqua: sul fondo della valletta scorreva un r.; r. fresco, limpido, mormorante; letter. e raro, corso d’acqua [...] , di sangue. ◆ Dim. ruscellétto (non com. ruscellino): Li ruscelletti che d’i verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno (Dante); fig., quasi prov., ruscelletto orgoglioso (Testi), di persona che da umile origine è divenuta potente e superba. ...
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piegare
v. tr. [lat. plicare (affine al gr. πλέκω «intrecciare, tessere»)] (io piègo, tu pièghi, ecc.). – 1. a. Agire su un oggetto, su un corpo di forma piana o rettilinea, in modo che assuma forma [...] o di inclinarsi: ferì ’l carro di tutta sua forza; Ond’el piegò come nave in fortuna, Vinta da l’onda (Dante). Non com., riferito a eserciti in combattimento, ritirarsi, mettersi in rotta: i nemici cominciarono a piegare (più com. ripiegare). 3. fig ...
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manna1
manna1 s. f. [dal lat. tardo (biblico) manna, gr. μάννα, voce di origine orient.: cfr. ebraico mān]. – 1. Secondo la Bibbia, sostanza miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel [...] , e in partic. la verità che viene da Dio: per amor de la verace manna In picciol tempo gran dottor si feo (Dante, con allusione a s. Domenico); con altro traslato, la m. celeste, l’Eucaristia. b. Bene, anche fisico o terreno, fortuna, consolazione ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...