mirrare
v. tr. [der. di mirra], ant. – Onorare con mirra: i Deci e ’ Fabi Ebber la fama che volontier mirro (Dante); al verbo, usato soltanto da Dante (Par. VI, 48) sono stati attribuiti dai commentatori [...] anche altri sign., tra cui quello di rendere incorruttibile, così come facevano gli antichi ungendo di mirra i corpi nell’imbalsamazione. Taluni lo hanno peraltro inteso come semplice variante di mirare ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta [...] ’Elicona, monte sacro alle Muse; il forte immaginar ti leva E l’impeto di larga onda v. (Giusti, con riferimento a Dante). 2. Della voce, espresso con la voce: orazione, preghiera v. (contrapp. a mentale); in partic., della voce in quanto si modula ...
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liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì [...] , morale, giuridico: Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando ... Fu de la volontà la libertate (Dante); sotto l’aspetto più strettamente giur., la libertà del volere è considerata dal diritto penale come elemento soggettivo necessario ...
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mero
mèro agg. [dal lat. merus], letter. – 1. a. Puro, schietto: Come raggio di sole in acqua mera (Dante). Propr., non mescolato con altre sostanze, e si diceva presso i Romani soprattutto del vino [...] , un m. grammatico; io non sono e non voglio essere un poeta mero (D’Annunzio). 2. ant. Lucente, sfaviliante: E vidi le sue luci tanto mere (Dante). ◆ Avv. meraménte, puramente, semplicemente, soltanto: si tratta di una questione meramente formale. ...
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fiamma1
fiamma1 s. f. [lat. flamma, affine a flagrare «ardere»]. – 1. Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose ottenute, generalmente, per combustione di sostanze solide o liquide o gassose [...] del desiderio, della sensualità; accendere, tenere viva la f. della fede, del patriottismo; mi giugnea una f. di caritade (Dante); la santa Fiamma di gioventù dunque si spegne Per vostra mano? (Leopardi); assol., scherz., la f., la donna amata (anche ...
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aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: [...] sembra conveniente. 3. Con riferimento a persona, figura, sembianza, spec. del volto: Biondo era e bello e di gentile a. (Dante); avere un a. florido, lieto, triste, corrucciato; mutare a.; assumere un a. diverso. Quindi anche apparenza: non si deve ...
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vicenda
vicènda s. f. [lat. *vicenda, der. di vicis «vece, vicenda»]. – 1. a. Successione di cose o di fatti che si alternano fra loro: la v. delle stagioni; la vita è una v. di gioie e dolori. In questo [...] Ciò che a ciascuno tocca di fare, o che tocca di fare a sua volta (cfr. vece): Sì spesso vien chi vicenda consegue (Dante); dopo questo, toccando la sua v. a Selvaggio di dovere alzare Uranio [prima era stato Uranio ad alzare Selvaggio], il prese con ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] o è appartenuto a un santo, detto soprattutto del corpo o di parti di esso: le s. reliquie; Divoto mi gettai a’ s. piedi (Dante), dell’angelo custode alla porta del purgatorio. Per la locuz. corpi s., v. corpo, n. 5 b. 7. Come s. m. con valore neutro ...
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richiedere
richièdere (ant. richièrere o richèrere) v. tr. [lat. pop. requaerĕre (per il class. requirĕre), comp. di re- e quaerĕre «chiedere»] (coniug. come chiedere; part. pass. richièsto, ant. richèsto). [...] mi aiutasse; poeta, io ti richeggio Per quello Dio che tu non conoscesti ... Che tu mi meni là dov’or dicesti (Dante). Con sign. proprio (che chiedere non ha), ricercare e domandare per comprare: molti clienti richiedono questo tipo di stoffa; spec ...
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orgoglio
orgóglio s. m. [dal franco *urgoli, ted. ant. urgol «notevole»; cfr. rigoglio]. – 1. Stima eccessiva di sé; esagerato sentimento della propria dignità, dei proprî meriti, della propria posizione [...] insultare l’o. caduto. Talora, arroganza: Esso atterrò l’o. de li Aràbi (Dante). Fig., di animali: Li colombi adunati a la pastura, Queti, sanza mostrar l’usato o. (Dante), con allusione al loro incedere pettoruto che sembra quasi segno di superbia o ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...