vestito1
vestito1 agg. [part. pass. di vestire]. – 1. a. Con gli abiti, con le vesti addosso: essere v., già v., ancora v.; lo trovai v. di tutto punto; si buttò v. sul letto; dormire v.; essere poco, [...] alto, e vidi le sue spalle [del colle] Vestite già de’ raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle (Dante); Vergine bella, che di sol vestita, Coronata di stelle ... (Petrarca). Nel linguaggio di cucina, pollo v., ricoperto con uno strato ...
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guisa
guiṡa s. f. [dal germ. wīsa], letter. – Modo, maniera, forma, soprattutto in locuzioni generiche, come in tal g., in altra g., in questa o di questa g., in varia g., in nessuna g., e sim.; non [...] , ancor oggi, le locuz. comparative a g. di, in g. di, come, a somiglianza di, simile a: A g. di leon quando si posa (Dante); una manina bianca a g. di cera spenzolava da una parte (Manzoni); e quelle consecutive o conclusive in g. che, di g. che, in ...
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chi1
chi1 pron. [lat. qui e quis], invar. (radd. sint.). – 1. Pron. relativo. Può essere masch. e, più raramente, femm., e significa «colui che, colei che»: chi entra per ultimo, chiuda la porta; prov. [...] di speranza o come risposta elusiva (v. chissà). b. Col medesimo sign., in frasi esclamative: Chi m’ha negate le dolenti case! (Dante); a chi ho dato retta!; guarda un po’ chi si vede!; e nel linguaggio fam.: a chi lo dici!, quando altri ci dice ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese [...] gravità e urgenza. 3. s. m. a. Colore rosso: lo strazio e ’l grande scempio Che fece l’Arbia colorata in rosso (Dante); il r. del tramonto (e assol., nel prov. rosso di sera buon tempo si spera, un tramonto rosseggiante fa sperare buon tempo per ...
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ello
éllo pron. pers. m. sing. [lat. ĭllum, accus. di ĭlle], ant. – Egli, lui: Ello passò per l’isola di Lenno (Dante); anche preceduto da preposizione: Noi eravam partiti già da ello (Dante). ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: [...] ; morì chiamando la mamma; e assol.: Di’ a Giovanna mia che per me chiami Là dove a li ’nnocenti si risponde (Dante). e. Evocare l’anima di un defunto, nelle sedute spiritiche. f. Convocare, radunare: Chiama gli abitator de l’ombre eterne Il rauco ...
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scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri [...] celestial nocchiero, Tal che parea beato per iscripto [ma l’ediz. da noi abitualmente seguita reca: Tal che faria beato pur descripto] (Dante; la grafia latina, in tutti e due i casi, è resa necessaria dalla rima). Meno com. la locuz. in scritto (o ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] ., liberare da una situazione intricata, difficile; anche al rifl.: io scoppio Dentro ad un dubbio, s’io non me ne spiego (Dante). b. Aprire, allargare: s. le ali, riferito a uccelli, distenderle per volare, e per estens. s. il volo, prendere il volo ...
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reo1
rèo1 agg. e s. m. (f. rèa) [dal lat. reus «accusato, colpevole»]. – 1. a. Autore di un reato, ossia di un’infrazione della norma penale (equivale, nel linguaggio corrente, a «colpevole»): riconoscere [...] letter. Tristo, malvagio, iniquo, crudele (più com., in questo senso, rio1): la mala condotta È la cagion che ’l mondo ha fatto reo (Dante); ove se’ tu rea femina (Boccaccio); le piaghe onde la rea fortuna E amore, e il mondo hanno il mio core aperto ...
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dispaiare
v. tr. [der. di paio, col pref. dis-1; cfr. anche disparato] (io dispàio, ecc.). – 1. Disunire, scompagnare ciò che forma un paio (in questo senso, meno com. di spaiare), e per estens. separare, [...] dividere: a’ due punti del cerchio Dove colpa contraria li dispaia (Dante). 2. ant. Rendere impari, sproporzionato: La grave idropesì, che sì dispaia Le membra (Dante). ◆ Part. pass. dispaiato, anche come agg.: scarpe, calze dispaiate, scompagnate, ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...