poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] ...: per p. non ci cascavo anch’io; per p. non mi colpiva in testa; or pur mira Che per p. che teco non mi risso! (Dante), quasi quasi verrei a lite con te (col sign. di «quasi quasi» è oggi abbastanza viva la locuz. poco poco, nell’uso fam.: mi fece ...
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verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome [...] che si meriterebbe; Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrieno avere in sé mistura alcuna Verso di quella, che nulla nasconde (Dante). Ant., verso di sé, in sé, di per sé, nel suo genere: con logge e con sale e con camere, tutte ciascuna v. di ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] guardate voi quanto possa valere questo anello; guarda se il conto è esatto; Guarda la mia virtù s’ell’è possente (Dante); non g. troppo per il sottile (raro per la sottile), non dare troppa importanza a particolari insignificanti. b. Cercare con gli ...
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sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] Fean pavimento (Foscolo); o, anche, monumento marmoreo: non sorgea dentro a tue mura un sasso, Firenze, a quello [Dante] per la cui virtude Tutto il mondo t’onora (Leopardi). ◆ Dim. sassétto, sassettino, sassolino (v. sassolino1); accr. sassóne ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una [...] , ecc. Con sign. più generico: vidi una ’nsegna Che girando correva tanto ratta, Che d’ogne posa mi parea indegna (Dante: è il vessillo che guida la schiera delle anime vili, nel vestibolo infernale). Spesso fig.: lo segnore de la giustizia chiamoe ...
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poi
pòi (tronc. po’ 〈pò〉) avv. [lat. pŏst «dopo»]. – 1. a. Dopo, nel tempo che segue, in un tempo successivo: ci penseremo poi; voleva rifiutare l’offerta, ma poi ci ha ripensato; bisogna agire subito, [...] La sua testa è di fin oro formata, E puro argento son le braccia e ’l petto, Poi è di rame infino a la forcata (Dante); o in un ordinamento qualsiasi: viene prima la m, poi la n; nella gerarchia ecclesiastica c’è prima il papa, poi i cardinali, poi i ...
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rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia [...] dalla r.; voce tremante di r.; rosso, schiumante di r.; Nullo martiro, fuor che la tua rabbia, Sarebbe al tuo furor dolor compìto (Dante); per doglia fu presso a convertire in r. la sua grande ira (Boccaccio); arse D’ira e di r. immoderata immensa (T ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] casa; t. il mese, t. la settimana; non ha fatto che brontolare per t. la strada; sapeva t. la lezione, conosce t. Dante a memoria; di cose non materiali: sviluppare t. la propria potenza; metterci t. l’impegno, ecc.; in funzione di predicato: la roba ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., [...] per un tempo più o meno lungo: sentì rinascere in sé l’a. passione del gioco; Conosco i segni de l’a. fiamma (Dante); a Pedro, nel passar tra quelle due file di micheletti,... gli tornò in petto il cuore a. (Manzoni). Talora anche sinon. di vecchio ...
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saziare
v. tr. [dal lat. satiare, der. di satis «abbastanza»] (io sàzio, ecc.). – 1. Soddisfare completamente l’appetito, il desiderio di cibo o di un determinato cibo: s. la fame (meno com., la sete); [...] mi sazierei mai di ascoltarla; Io veggio ben che già mai non si sazia Nostro intelletto, se ’l ver non lo illustra (Dante); prese ad uscire tutti i giorni senza saziarsi del vuoto che aveva davanti a sé (Palazzeschi); ant. e poet. senza la particella ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...