cerchia
cérchia s. f. [der. di cerchio]. – 1. Giro, cerchio, e particolarmente la cinta delle mura che circondano una città o un castello (c. di mura, o assol. cerchia): Fiorenza dentro da la c. antica, [...] ond’ella toglie ancora e terza e nona (Dante); estens., c. di monti, c. d’alberi; c. daziaria o doganale (v. cinta, n. 1 b). Fig., con riferimento a persone: una ristretta c. d’amici; dentro la c. familiare; allargare la c. delle proprie relazioni. ...
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ingigliare
v. tr. e intr. pron. [der. di giglio] (io ingìglio, ecc.). – Ornare di gigli. Nell’intr. pron., ornarsi di gigli (anche rifl.); letter., diventare candido come un giglio; con accezione partic., [...] poet., assumere forma di giglio: L’altra beatitudo, che contenta Pareva prima d’ingigliarsi a l’emme (Dante), prima di disporsi nella forma del giglio assunta dalla emme gotica (ma l’interpretazione del passo è controversa). ◆ Part. pass. ingigliato, ...
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spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi [...] della punizione, o del giusto rimprovero: la s. della Giustizia; non piangere ancora; Ché pianger ti conven per altra s. (Dante), per le parole di aspra rampogna che Beatrice rivolgerà al poeta. c. Frequente in frasi proverbiali: ne ammazza più la ...
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pullulazione
pullulazióne s. f. [dal lat. tardo pullulatio -onis «germinazione», der. di pullulare «pullulare»], ant. – Germinazione: la dolcezza del sopra notato seme, ... a la quale molte volte cotale [...] seme non perviene ... per essere disviata la sua p. (Dante). ...
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predestinare
v. tr. [dal lat. praedestĭnare, comp. di prae- «pre-» e destinare] (io predestìno, ecc.; raro, alla lat., predèstino). – Destinare in precedenza, in anticipo; prestabilire qualcosa molto [...] : questo è quel ch’a cerner mi par forte, Perché predestinata fosti sola A questo officio tra le tue consorte (Dante). ◆ Part. pass. predestinato, frequente nell’uso com. in unione al verbo essere come predicato nominale: era predestinato a grandi ...
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quare1
quare1 avv., lat. [da qua re, con funzione sia interr. «per quale cosa?», sia relativa «per la qual cosa»], invar. – Perché, per quale ragione (come avv. interrogativo), o per la ragione che, [...] dissertazioni scolastiche medievali e nelle glosse, si trova anche in contesti italiani: E come e quare, voglio che m’intenda (Dante), voglio farti sentire come e perché ciò avvenne. Analogam. la locuz. non sine quare, non senza ragione: non sine ...
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inginocchiarsi
v. intr. pron. [der. di ginocchio] (io m’inginòcchio, ecc.). – Di persona, mettersi in ginocchio, piegare a terra uno o entrambi i ginocchi, per lo più in atto di devozione, di sottomissione, [...] e sim.: I0 m’era inginocchiato e volea dire (Dante); s’inginocchiò davanti all’altare; inginocchiarsi davanti a qualcuno, o ai piedi di qualcuno (in segno di venerazione o di profondo rispetto, per ricevere la benedizione, per chiedere perdono, ecc ...
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conoscitore
conoscitóre (ant. cognoscitóre) s. m. (f. -trice) [der. di conoscere]. – Chi conosce, spec. chi ha esperienza e competenza di una cosa, e sa perciò giudicarla o apprezzarne il valore: è un [...] buon c. di stampe antiche; è un fine c. di musica. È in genere sinon. di intenditore, ma può, in più, indicare conoscenza morale e spirituale: è un esperto c. del cuore umano; quel conoscitor de le peccata (Dante), Minosse, giudice delle colpe. ...
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nuvola
nùvola s. f. [lat. nūbĭla, pl. di nūbĭlum (v. nuvolo2)]. – Sinon. più com. e più pop. di nube, in senso proprio: n. bianche, grigie; un cielo pieno di nuvole, coperto di nuvole; n. portate dal [...] più o meno compatto di cose che si librino nell’aria, assumendo forma e leggerezza di una nuvola: dentro una n. di fiori (Dante); n. di polvere, d’incenso; le sue lezioni erano avvolte da una n. di fumo grigio che si mescolava ai capelli grigi, prima ...
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fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. [...] che avvenisse così. b. Predestinato dal fato, a cui il fato ha riservato un grande avvenire: i colli f. di Roma; Mio fiume anche tu, Tevere f. (Ungaretti). c. Del fato, della morte: empio destin fatale, ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...