cenema
cenèma s. m. [der. di ceno-2, col suff. -ema di fonema] (pl. -i). – Nella terminologia della scuola linguistica danese, qualsiasi elemento esterno del sistema linguistico, capace di rendere manifesta [...] una unità di contenuto o plerema ...
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norvegese
norvegése agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente alla Norvègia, stato (retto a monarchia) dell’Europa settentr., nella penisola scandinava: le coste, i fiordi n.; la lingua n. (o come [...] ), la lingua parlata in Norvegia (appartenente al gruppo nordico della famiglia delle lingue germaniche), affine per molti aspetti al danese e allo svedese. Locuz. agg. e avv., alla n., tipico dei Norvegesi, alla maniera dei Norvegesi, spec. nell ...
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nostratico
nostràtico agg. [der. del lat. nostras -atis «nostrale»] (pl. m. -ci). – In linguistica, termine usato con due valori sostanzialmente diversi: dal linguista danese H. Pedersen (1925), che [...] ha chiamato lingue n. un complesso di famiglie linguistiche (indoeuropea, semitica, ugrofinnica, ecc.) tra le quali egli scorgeva rapporti di parentela; e dal francese A. Cuny (1944), che con lingua n. ...
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fantathriller
(fanta-thriller), s. m. inv. Romanzo o film che abbina elementi fantascientifici a quelli propri del genere thriller. ◆ Preconizzando le autostrade digitali delle connessioni broadband, [...] fanta-thriller, (Sole 24 Ore, 16 aprile 2000, p. 43, Materiali e idee) • nel metafisico fantathriller del danese Henrik Stangerup (1937-1998) [«L’uomo che voleva essere colpevole»], legioni di sociologi e psicologi, assolutamente anni Settanta ...
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singolo
sìngolo (ant. sìngulo) agg. e s. m. [dal lat. singŭlus -a -um, usato spec. come agg. distributivo di unus, soprattutto al plurale]. – 1. agg. a. Preso o considerato a sé, distinto dagli altri; [...] con l’esistente e contrapposto alla massa, dominio dell’impersonalità, costituisce il tema fondamentale dell’esistenzialismo del filosofo danese S. Kierkegaard (1813-1855). c. Uno solo, unico (in contrapp. a doppio o duplice, o a più): documento ...
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erlang
〈èrlaṅ〉 s. m. [dal nome del matematico danese A. K. Erlang (1878-1929)]. – Nelle telecomunicazioni, unità di misura (simbolo E) dell’intensità media del traffico telefonico, rapportato a un solo [...] circuito e al periodo di tempo di un’ora; tale intensità è pari al prodotto del numero medio delle comunicazioni in un’ora per la durata media, in ore, di una comunicazione ...
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giustizia climatica
loc. s.le f. Principio etico per cui si costituisce una condizione di parità ed uguaglianza dei diritti, dei doveri e delle risorse di fronte ai cambiamenti climatici di dimensione [...] rovente al secondo giorno di trattativa. Una fuga di notizie ha reso pubblica la nuova bozza di accordo preparata dalla delegazione danese infiammando gli animi. Nel testo si ipotizza un picco obbligato delle emissioni anche per i paesi non Ocse e si ...
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algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli [...] benefici ai cittadini. E nonostante le differenze fondamentali tra lo stato monopartitico cinese e la democrazia liberale danese – concludono Jacob Mchangama e Hin-Yan Liu – l’infrastruttura molto democratica che distingue quest’ultima dalla prima ...
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Scultore e poeta (n. forse Carrara 1512 circa - m. Padova 1572). Scolaro e collaboratore di I. Sansovino (loggetta del campanile di S. Marco, Venezia), risentì dell'ammanierata eleganza cinquecentesca d'origine toscana. Tra le sue opere: monumenti...
CRIVELLI, Danese
Giancarlo Andenna
Nacque dopo il 1210 dal milanese Landolfo, che fu podestà di Brescia nel 1251. Mentre combatteva con suo padre in difesa di Milano fu fatto prigioniero nel 1239 da Federico II, che lo portò con sé a Pisa,...