giocogiòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] perché sai che non posso reagire. In senso più ampio, con riferimento anche ad altri giochi, la predisposizione calcolata delle carte dagiocare o delle mosse da fare per superare l’avversario o metterlo in scacco: nascondere, coprire, dissimulare il ...
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dado
s. m. [lat. datum «dato», con cui si indicò prima il getto del dado e il complesso dei punti fatti, poi il dado stesso]. – 1. Cubetto di osso, avorio, legno, ecc., con incisi sulle sei facce, progressivamente, [...] figure del poker, ecc.). Locuzioni: giocare ai d. o a dadi, fare ai d., tirare i d.; fig.: il d. è tratto (v. alea iacta est), per significare che non si può più ritornare indietro da una decisione presa, da un’azione incominciata; lasciar correre il ...
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zara
żara s. f. (o ażara o ażżara o anche, più raro, żaro m.) [dall’arabo az-zahr «dado» (da cui anche azzardo); cfr. spagn. azar, fr. hasard], ant. – 1. Gioco d’azzardo con i dadi, molto diffuso durante [...] comune in Italia, chi dichiarava preventivamente, ad alta voce, il totale dei punti che avrebbe realizzato con i tre dadi: Quando si parte il gioco de la zara, Colui che perde si riman dolente, Ripetendo le volte, e tristo impara (Dante); pensa che ...
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tessera
tèssera s. f. [dal lat. tessĕra (forse accorciamento del gr. τεσσαράγωνος «quadrato, rettangolo»), propr. «tavoletta quadrangolare»]. – 1. Nel mosaico, t. musiva (o semplicem. tessera), ciascuno [...] di stoffa che, cuciti, formeranno un patchwork). 2. a. Nell’antica Roma, indicava anche una specie di dadi d’avorio (tesserae lusoriae, propr. «dadidagioco») recanti su una faccia un numero o una lettera (e talvolta su un’altra faccia un motto ...
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azzardo
ażżardo s. m. [dal fr. hasard, che a sua volta è dall’arabo volg. az-zahr «dado»; cfr. zara]. – 1. In origine, gioco con i dadi che si svolge fra un banchiere e varî giocatori; stabilita la posta, [...] il banchiere getta i dadi per fissare i punti da tenersi dai giocatori e quelli del banchiere; se, durante lo svolgimento del gioco, i dadi scoprono un punto assegnato ai giocatori, questi perdono. 2. a. Rischio, cimento: esporre all’a. la vita, la ...
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poker
pòker (raro pòcher) s. m. [dall’ingl. poker 〈póukë〉, che è forse dal ted. Poch, Pochspiel, nome di un gioco simile]. – 1. a. Gioco di carte di provenienza americana, diffuso in tutto il mondo, [...] partecipare al gioco); ai giocatori rimasti in gioco il cartaio cambia il numero di carte (variabile da 1 a 5 punto migliore, ossia «bluffando»). Poker-dadi, variante del gioco del poker che si gioca con cinque dadi sulle cui facce sono riportati i ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] o per mangiare; la t. di cucina, e una t. da cucina; t. da lavoro; t. da disegno; t. operatoria, anatomica; t. dagioco, per giochi di carte o anche per gli scacchi, la dama, il domino, i dadi, ecc. (di qui mettere le carte in tavola, scoprire le ...
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terno
tèrno agg. e s. m. [dal lat. ternus agg. «triplice», der. di tres «tre»; più frequente nel plur. terni -orum (agg. distributivo) «a tre a tre»]. – 1. agg., letter. ant. Di tre, fatto di tre parti [...] gioco del lotto, scommessa che consiste nel prevedere tre dei cinque numeri che verranno estratti su una stessa ruota, cioè da un’urna in cui sono contenuti i numeri da com. Nel gioco dei dadi, punto che si fa quando ciascuno dei due dadi scopre il ...
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giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento [...] , a poker, alla roulette, ai dadi; chi andò a dormire e chi gioco e sim.: gioco io per primo; tocca a te g.; gioca, che aspetti? Con altro senso, avere il vizio del gioco: da tempo mi sono accorto che gioca; sarebbe un bravo marito, se non giocasse ...
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oca2
òca2 s. f. [lat. tardo auca, da *avĭca, der. di avis «uccello»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di uccelli anseriformi anatidi, che vivono nelle zone umide o costiere di tutto il mondo; al [...] : altro nome usato nell’Italia centr. per l’airone cenerino. 5. Gioco dell’oca, antico giocoda tavolo che si svolge fra più persone con due dadi e un cartellone dove sono disegnate a spirale da 63 a 90 caselle numerate; il punto segnato dai due ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; 273-274). Merita di essere trattata a parte...
poliedro
Walter Maraschini
La forma di un mattone, di un dado, di un cristallo
Un libro, i mattoni per muratura, ma anche i dadi per giocare o un pallone da calcio sono oggetti dalle forme geometriche semplici, regolari, che l’uomo ha realizzato...