dadaismo
s. m. [dal fr. dadaïsme, der. di dada (v.)]. – Movimento artistico e letterario, sorto a Zurigo nel 1916 e affermatosi in Germania e in Francia dopo la prima guerra mondiale, che metteva in [...] discussione i fondamenti tradizionali dell’arte e della cultura, negava tutti i valori razionali e riconosciuti, ed esaltava gli atti gratuiti e arbitrarî dell’individuo ...
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neodadaismo
(o neodada ‹-à›) s. m. [comp. di neo- e dadaismo (o, rispettivam., il fr. dada), sull’esempio dell’ingl. new dadaism e new dada]. – Movimento artistico d’avanguardia diffusosi negli Stati [...] Uniti e in Europa intorno alla fine degli anni ’50 del Novecento; si riallaccia al dadaismo per la volontà di provocare e scandalizzare lo spettatore con la polemica inclusione nelle opere di materiali di scarto e oggetti banalmente quotidiani. ...
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dadaista
agg. e s. m. e f. [dal fr. dadaïste] (pl. m. -i). – Che si riferisce al dadaismo: arte, pittura d.; esponente, seguace del dadaismo. ...
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decostruito
agg. Che non segue i consueti schemi costruttivi o compositivi; nella moda, con riferimento a giacche, privo di fodera e spalline. ◆ «fra un paio di decenni i critici potrebbero dire che, [...] radicale il [Lucio] Battisti “aperto”, il canzonettista decostruito, annichilitosi nella solitudine, nella distanza, nel post-dadaismo, nell’ironia estrema» [Edmondo Berselli]. (Foglio, 14 dicembre 1999, p. 3) • Comfort essenziale, invece, per ...
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poetismo
s. m. [dal cèco poetism, der. del lat. pŏēta «poeta»]. – Movimento letterario e artistico cèco, fiorito a Praga tra il 1924 e il 1930, i cui seguaci, fondandosi sull’ideologia marxista e rifacendosi [...] ad Apollinaire, alla pittura cubistica e al dadaismo, si proponevano di trasformare l’arte in un divertimento fantastico, in una trama di colori e di trucchi, che esprimesse la gioia di vivere dopo le angosce della prima guerra mondiale; avvicinatisi ...
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dada
〈dadà〉 s. m., fr. [voce del linguaggio infantile, adottata, nel sign. 2, dal poeta Tristan Tzara per designare il movimento da lui fondato nel 1916], usato in ital. anche come agg. – 1. non com. [...] . Una delle prime parole che vengono articolate dal bambino, assunta quale denominazione del movimento artistico e letterario noto come dadaismo, per indicare, come agg. e sost., sia il movimento stesso e le sue manifestazioni, sia i suoi seguaci: il ...
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environment
〈invàiërënmënt〉 s. ingl. (propr. «ambiente»), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio della critica d’arte, termine diffusosi intorno agli anni ’60 del Novecento, col quale si indica un’operazione [...] lo spettatore può aggirarsi liberamente. L’environment è stato adottato soprattutto dagli artisti che si collocano nell’area del neo-dadaismo e della pop art, ed è presente anche nelle esperienze della op-art e dell’arte cinetica, come struttura ...
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arte digitale
loc. s.le f. Arte sperimentale, che si avvale delle tecnologie informatiche. ◆ Christiane Paul, curatrice di New Media Arts al Whitney Museum of American Art di New York, nel suo volume [...] », dopo aver brevemente individuato delle connessioni tra l’arte digitale e alcuni movimenti artistici del Novecento tra cui il dadaismo, fluxus e l’arte concettuale, esemplifica la ricerca e l’evoluzione dell’arte digitale servendosi di alcune delle ...
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Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ del linguaggio infantile (propr. «cavallo»),...
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stagione provocatoria del movimento dadaista è tanto intensa quanto breve: prende le mosse dagli incontri di un gruppo...