rinfagottare [der. di infagottare, col pref. r(i)-] (io rinfagòtto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [fasciare in modo da fare un fagotto: rinfagottò i suoi cenci e se ne andò] ≈ avvolgere, infagottare, involgere, [...] involtare, ravvolgere, ravvoltolare, riavvolgere. ↔ ‖ disfare, svolgere. 2. (fig.) [avvolgere strettamente qualcuno in un indumento: r. il bambino in uno scialle] ≈ imbacuccare, infagottare, intabarrare, ...
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bestia /'bɛstja/ s. f. [lat. bēstia]. - 1. [nome generico di ogni animale, escluso però l'uomo, anzi spesso contrapp. all'uomo] ≈ animale. ↑ [se feroce] belva, [se feroce] fiera. ↔ essere umano, uomo. [...] lavora come una b.] ≈ pesantemente. 2. a. [grosso animale da lavoro o animale domestico, spec. al plur.: sta governando le b.; b. per casa non ne voglio] ≈ [se numerose] bestiame. b. (fam., scherz.) [pelliccia da collo per signora] ≈ pelliccia, ...
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discendere /di'ʃendere/ [lat. descendĕre] (coniug. come scendere).- ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [muoversi da un luogo più alto a uno più basso, con le prep. a e in: d. a valle, d. nella miniera] ≈ andare [...] salire (a, su). b. [venire giù da dove s'era saliti, in partic. da un mezzo di trasporto, con la prep. da: d. dal treno] ≈ scendere, smontare. salire. 3. [avere origine, con la prep. da: d. da nobile famiglia] ≈ derivare, originare, provenire. 4. ...
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ortodosso /orto'dɔs:o/ [dal lat. tardo orthodoxus, gr. orthódoksos, comp. di orthós "retto, corretto" e dóksa "opinione"]. - ■ agg. 1. a. (teol.) [di persona, che accetta integralmente le dottrine religiose [...] affermate come vere da una determinata Chiesa e ne osserva il culto: cattolici, valdesi, anglicani o.] ≈ ‖ d'osservanza (o di stretta osservanza), osservante, praticante, professante. ↔ dissidente, eterodosso. ↑ eretico, scismatico. b. [di pensiero e ...
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Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso [...] buffo e clamoroso d’una quieta sciagura che durava da lunghissimi anni (L. Pirandello). Ancora più specificamente connesse di un oggetto»: il cavo era talmente lungo che non se ne vedeva la fine. Il sinon. più specifico per segnalare la delimitazione ...
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disoccupato /dizok:u'pato/ [der. di occupato, col pref. dis-¹]. - ■ agg. 1. [libero da occupazioni: non so stare d.] ≈ inattivo, inoperoso, ozioso, sfaccendato. ↑ inerte. ↔ affaccendato, attivo, indaffarato, [...] . 2. (soc.) [che non ha lavoro: essere d.] ≈ ‖ inoccupato. ↔ impiegato, occupato. 3. (non com.) [di luogo, non occupato da nessuno: ho quattro stanze d.] ≈ disponibile, libero, sgombro, vuoto. ↔ impegnato, occupato. ■ s. m. (f. -a) (soc.) [chi non ...
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disperato [part. pass. di disperare]. - ■ agg. 1. [che non dà luogo a speranza: è una situazione davvero d.] ≈ [di impresa] impossibile, [di malattia] inguaribile, [di malattia] mortale. ↔ [di impresa] [...] , squattrinato. ↔ abbiente, agiato, benestante. ↑ ricco. ■ s. m. (f. -a) 1. (fam.) [persona che non ha soldi né lavoro e vive alla meno peggio] ≈ miserabile, (spreg.) pezzente, povero, spiantato, squattrinato. ↔ abbiente, benestante. ↑ ricco. 2 ...
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disposizione /dispozi'tsjone/ s. f. [dal lat. dispositio -onis]. - 1. [il modo, l'ordine secondo cui più cose o persone sono disposte: la d. degli invitati a tavola] ≈ assetto, collocazione, distribuzione, [...] di una volontà: dare d. per la cena] ≈ comando, direttiva, istruzione, ordine. b. (giur.) [regola stabilita da chi ne ha l'autorità] ≈ decreto, delibera, deliberazione, disposto, norma, prescrizione. 4. [libera facoltà di disporre di un bene ...
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capire [lat. capĕre, con mutamento di coniug.] (io capisco, tu capisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere, ma i tempi comp. sono rari), non com. [poter entrare in un luogo, esservi contenuto, spec. fig.] [...] in qualcosa, anche con la prep. di: è uno che di economia ne capisce molto] ≈ (fam.) cavarsela (con, in), (fam.) essere errori, omissioni e sim.: il suo è un comportamento non facile da giustificare), perdonare (ancora più forte del precedente: il mio ...
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carattere /ka'rat:ere/ s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. kharaktḗr -ē̂ros, propr. "impronta"]. - 1. a. [figura tracciata, impressa o incisa, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici] ≈ icona, [...] ] ≈ natura, qualità. ▲ Locuz. prep.: di (o a) carattere [seguito da un agg., di natura: una riunione di c. privato] ≈ di genere, di c., per non transigere, perde un patrimonio, e non glie ne importa niente! (F. De Roberto). Se si vuole sottolineare ...
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Istorija Asi Kljačinoj, kotoraja ljubila, da ne vyšla zamuž
Paolo Vecchi
(URSS 1966, 1988, Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi, bianco e nero, 97m); regia: Andrej Michalkov Končalovskij; produzione: Goskino II; sceneggiatura: Jurij...
NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di ➔luogo, esprime allontanamento da un luogo...