s. m. [der. di patriarca; nel sign. 1, dal lat. mediev. patriarchatus]. – 1. a. Dignità, grado di patriarca, nella Chiesa. b. Il periodo in cui un patriarca esercita la sua autorità. c. Il territorio su [...] estende la sua giurisdizione. d. Il palazzo in cui risiede. 2. Tipo di organizzazione familiare a discendenza patriarcale, in cui cioè i figli entrano a far parte del gruppo cui appartiene il padre, dal quale prendono il nome, i diritti, la potestà ...
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colabròdo s. m. [comp. di colare1 e brodo], invar. o con pl. in -i. – Arnese da cucina, di metallo o di materiale plastico, a fondo bucherellato, che serve per trattenere i piccoli residui di erbe, di [...] , quando si passa il brodo. Fig., iperb., riferito a persone: ridurre, essere ridotto a un c., in pessime condizioni, con colpi d’arma da fuoco o con bastonature; e sim., parere un colabrodo; anche, oggetto pieno di buchi: la barca era ridotta un c ...
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tralùcere v. intr. [dal lat. tralucēre = translucēre (comp. di trans «attraverso» e lucēre «splendere»)] (coniug. come lucere, e come questo mancante del part. pass. e quindi dei tempi composti). – 1. [...] Rara traluce la notturna lampa (Leopardi); non c’era indizio d’acqua che tralucesse tra le canne (Piovene); con uso estens., dagli occhi ridenti Traluceano di Venere I disdegni e le paci, La speme, il pianto, e i baci (Foscolo); la sua febbrile ...
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transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi [...] si annulla un parametro caratteristico del sistema (detto «parametro d’ordine») che esprime il grado di coordinamento tra le sue t., la zona all’interno della Terra, compresa tra i 410 km e i 1000 km di profondità, che separa il mantello superiore ...
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domino3
dòmino3 s. m. [dal fr. domino, che ha preso il nome dalla maschera omonima; v. la voce prec.], invar. – Antichissimo gioco, che si esegue con 28 tessere rettangolari e piane, aventi la faccia [...] annerito e quella superiore di osso bianco o d’avorio (oggi si realizzano anche tessere in materie plastiche, colorate da una parte, bianche dall’altra), divisa da una riga in due rettangoli uguali sui quali si leggono i punti da 0-0 (doppio zero) a ...
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supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, [...] moda; non sto forse perpetuando la vecchia abitudine della s. maschile, incallita con gli anni in un’insolenza abitudinaria? (I. Calvino). Nella storia politica ed ecclesiastica, Atto di s., la legge del parlamento inglese (1534) con la quale il ...
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rasségna s. f. [der. di rassegnare]. – 1. Rivista militare: r. delle forze armate; il capo dello stato ha passato in r. le truppe; con sign. meno solenne, fare la r., passare in r., sottoporre a un esame [...] persone: fare la r. degli impiegati di un ufficio, e scherz.: i giovani seduti al caffè passavano in r. le ragazze del paese. Nel e recensioni: R. della letteratura italiana; La Rassegna d’Italia; Rassegna di filosofia; R. storica del Risorgimento ...
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trasparènza s. f. [der. di trasparente]. – 1. a. La caratteristica e la proprietà di essere trasparente: la t. di un vetro, la t. dell’aria o dell’acqua limpida; la maggiore o minore t. di un corpo, dipendente [...] in cui il coefficiente di trasparenza non dipende dalla lunghezza d’onda; corpi colorati per t., quelli che si lasciano regime di libera concorrenza assoluta, per gli operatori di conoscere i termini di tutte le contrattazioni che vi avvengono. Per ...
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compromésso2 s. m. [dal lat. compromissum, der. di compromittĕre (v. compromettere), part. pass. compromissus]. – 1. Nel linguaggio giur.: a. Negozio con il quale le parti deferiscono ad arbitri la decisione [...] reciproco assunto da più persone di procedere a un’azione d’interesse comune: c. dei nobili, lega stretta nel 1566 nel linguaggio polit. e giornalistico, il termine ha riunito in sé i precedenti sign. per indicare un accordo fra persone o gruppi che ...
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ius culturae loc. s.le m. Principio del diritto per cui gli stranieri minori acquisiscono la cittadinanza del Paese in cui sono nati e vivono, a patto che ne abbiano frequentato le scuole o vi abbiano [...] numero di anni. ◆ I minori stranieri nati nel nostro Paese o arrivati entro i 12 anni di età possono E, nel merito, io penso che una società che non aspetta il 18esimo anno d’età per riconoscere a un giovane nato in Italia e che si è formato qui ...
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Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...
Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini non privilegiati. Dette anche un impulso...