antisiriano
(anti-siriano), agg. Che avversa la linea politica del governo siriano. ◆ Si avvicina il momento della verità sull’omicidio dell’ex premier libanese Rafiq Hariri. E chi non vuole che sia [...] Il procuratore tedesco Detlav Mehlis, che guida la commissione d’inchiesta Onu sulla strage del 14 febbraio, ha consegnato due attentati da qui alla conclusione dell’inchiesta. (Gabriele Romagnoli, Repubblica, 31 agosto 2005, p. 20, Politica estera) ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il [...] tutte le altre macchiette caciarone e avvilenti che un malinteso antisnobismo ha promosso a campionatura del Gusto Popolare. (Michele Serra, Repubblica, 4 febbraio 2002, p. 1, Prima pagina) • «Non sono snob né quando amo i film di [Jean-Luc] Godard ...
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antistragi
(anti-stragi, anti stragi), agg. Finalizzato a evitare una strage; con particolare riferimento ai gravi incidenti mortali che avvengono di notte, all’uscita dalle discoteche. ◆ «nel week end [...] alle «multe», nel piano «antistragi» del sabato sera di [Luigi] D’Alessandris c’è anche la prevenzione. «È nostro dovere insegnare a questi ragazzi la prudenza». (Cristina Zagaria, Repubblica, 19 aprile 2002, p. 2) • [tit.] Discoteche, sì dei giovani ...
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anti-Sud
agg. inv. Contrario agli interessi e allo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. ◆ «Il governo Berlusconi è talmente anti-Sud e anti-Mezzogiorno che è scandaloso non consentire all’elettorato siciliano, [...] a disposizione il movimento dei Verdi per lanciare a Palermo e in Sicilia l’esperimento delle primarie, (Antonella Romano, Repubblica, 12 dicembre 2002, Palermo, p. II) • [tit.] Federalismo fiscale / Segnali dal governo sul decreto anti-Sud / [Enrico ...
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antitratta
(anti-tratta), agg. inv. Che si propone di contrastare l’immigrazione finalizzata allo sfruttamento e all’avvio alla prostituzione. ◆ Nelle zone a maggior concentrazione di prostitute - in [...] particolare la stazione e le vie d’accesso a Cuneo - le locandine della campagna della Presidenza del Consiglio dei ministri « , per le donne che intendono sottrarsi a questa schiavitù. (Repubblica, 22 dicembre 2005, Bari, p. III).
Derivato dal ...
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antiulivista
s. m. e f. e agg. Chi o che ha osteggiato il movimento politico dell’Ulivo. ◆ Romano Prodi si dice disponibile al dialogo con l’Udr, se da parte di Francesco Cossiga verrà meno la pregiudiziale [...] come [Giuliano] Amato, e una persona intelligente che ha dimostrato lealtà nella vicenda del Kosovo come [Massimo] D’Alema, preferisco quest’ultimo». (Claudio Tito, Repubblica, 5 maggio 2006, p. 2).
Derivato dal s. m. e f. e agg. ulivista con l ...
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arbasiniano
agg. Che ricorda lo stile e le tematiche dello scrittore Alberto Arbasino. ◆ tutta la geografia e storia e politica, tutti questi luoghi sono in Arbasino «lastricati di cultura», per usare [...] , a furia di trasgressione e trasgredire, non hanno più senso alcuno né la norma né la trasgressione. (Michele Serra, Repubblica, 23 settembre 2007, p. 40, Cultura).
Derivato dal nome proprio (Alberto) Arbasino con l’aggiunta del suffisso -(i)ano ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le [...] accezione più recente, con riferimento alla divisione in sfere d’influenza seguita al secondo conflitto mondiale e mantenutasi fino o. la Repubblica Federale di Germania (mentre con Germania orientale s’intendeva la Repubblica Democratica Tedesca). ...
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attore globale
loc. s.le m. Soggetto politico o economico che agisce in ambito mondiale. ◆ Facendo propria questa traccia [Massimo] D’Alema l’ha collocata in un contesto generale che vede «proprio nell’Europa [...] sociali nazionali e a quel potere dello Stato-nazione... baluardo nei confronti di un capitalismo senza regole». (Mario Pirani, Repubblica, 5 novembre 1998, p. 1, Prima pagina) • Già quel compromesso poteva essere considerato non tale da garantire l ...
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staffare
v. intr. Arruolare collaboratori, membri del proprio staff. ◆ «Mi sto ancora staffando». Così l’autorevole manager che siede sulla poltrona un tempo di Giovanni Gentile e Benedetto Croce ha [...] ) • Oggi i padroni si chiamano datori di lavoro, capitani d’impresa, top manager, grandi azionisti, capi, boss o megaboss; visto i dossier, per ora sto staffando»). (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 3 maggio 2006, p. 22, Commenti).
Derivato dal s ...
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Irlanda, Repubblica d’ Stato dell’Europa occidentale, corrispondente alla maggior parte (ca. 4/5) dell’isola omonima. Per le caratteristiche fisiche ➔ Irlanda.
Il tasso d’incremento demografico (8‰ nel decennio 1990-2000), in linea con quello...
La più antica Repubblica d’Europa, completamente circondata da territorio italiano, tra la Romagna e le Marche.
Il piccolo Stato è situato sulle ultime propaggini dell’Appennino, fra le valli della Marecchia a N e del Conca a S, e comprende...