mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] solcata da pieghe e ricca di terminazioni nervose che ne accrescono la sensibilità tattile; le unghie piatte che m. (o con le m. piene d’aria); presentarsi a m. vuote, senza nulla da offrire; restare, tornarsene a m. vuote, senza avere ottenuto nulla, ...
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talacimanno
s. m. [dal pers. dānishmand «dotto», der. di dānish «scienza»], ant. – Termine che in Occidente fu usato talora a indicare il muezzin: Né sopra i campanil gridando va Ne’ suoi paesi più il [...] t. (Pulci); Un muover d’arme, un correr di persone, E di talacimanni un gridar d’alto (Ariosto). ...
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bocca
bócca s. f. [lat. bŭcca «guancia, gota», poi «bocca»]. – 1. Cavità rivestita di mucosa, che nell’uomo e negli animali costituisce la parte iniziale del canale alimentare e, nei vertebrati, anche [...] o qualche cosa, parlarne spesso; non avere né bocca né orecchi, non voler né parlare né ascoltare; chiudere la b. (propria), con di un recipiente, lambita dalla vena d’acqua fluente: b. a battente, b. a stramazzo, secondo che il perimetro dell’ ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] ch’i’ vidi: e se non fosse or tale, Piaga per allentar d’arco non sana (Petrarca). Talora col sign. di «simile»: io mi mi è costato una t. fatica, che ne risento ancora; c’era t. una confusione che non riuscivamo a sentirci l’un l’altro; è ridotto in ...
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rifronzire
rifronżire (o rinfronżire) v. intr. [der. di fronda1, col pref. ri(n)-; per il passaggio da -d- a -z- cfr. fronzolo] (io rifronżisco, tu rifronżisci, ecc.; aus. avere), ant. – Frondeggiare [...] di nuovo, mettere nuove fronde: quella luce virtuosissima, Filosofia, li cui raggi fanno ne li fiori rifronzire e fruttificare la verace de li uomini nobilitade (Dante). Nella forma rinfronzire è stato usato come trans., con il sign. di restaurare ...
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dolore
dolóre s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolere «sentir dolore»]. – 1. Qualunque sensazione soggettiva di sofferenza provocata da un male fisico: dolor di testa, di denti; avere un d. in un fianco, [...] nessun maggior dolore Che ricordarsi del tempo felice Ne la miseria (Dante); iperb., morire dal d. (a cui si contrappone il detto: di d. non si muore). I sette d., quelli di Maria Vergine, detta perciò in uno dei suoi attributi la Madonna dei sette ...
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caldo
agg. e s. m. [lat. caldus, forma sincopata pop. per calĭdus, der. di calēre «esser caldo»]. – 1. agg. Che dà la sensazione del calore; più propriam., si dice calda una cosa che abbia temperatura [...] ’istante, mentre dura l’impressione di un fatto: rispondere a c.; reagire, avere una reazione a c.; sono riflessioni a c. e possono essere erronee. d. Locuzioni fig.: non fare né c. né freddo, lasciare indifferente (le sue osservazioni non mi fanno ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] particelle prive di carica elettrica. d. In geografia fisica, linea ( . Come equivalente di neutrale, che non parteggia né per l’uno né per l’altro dei combattenti: stato, paese il campo di gioco che appartiene a una società o squadra estranea alla ...
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dativo
agg. e s. m. [dal lat. dativus (der. di dare, part. pass. datus), usato nelle due locuz. dativus (casus), traduz. del gr. δοτικὴ πτῶσις, e tutor dativus (in cui significa propr. «che viene dato, [...] lingue prive di veri e proprî casi, come l’italiano, con riferimento a nomi o pronomi adoperati in funzione di compl. di termine (per es.: patria potestà e che non sia né parente né affine del minore. b. Giudice d., altro nome dato nell’alto medioevo ...
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italianocentrico
(italiano-centrico), agg. Che pone tutto ciò che è italiano al centro dei propri obiettivi. ◆ Ma cosa è interessante per un bambino, che significa essere protagonisti? Non significa [...] è più interessante, perché lo si può conoscere cominciando a ragionarci invece che viverlo come una emozione. Il proposito che , è proprio nel punto di vista. Né politico-centrico, né italiano-centrico. (Marina D’Amato, Repubblica, 3 febbraio 1998, p ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...