derrata
s. f. [dal fr. ant. denrée, lat. *denariata, der. di denarius «denaro»; propr. «ciò che si acquista con un denaro»]. – 1. Nome generico di prodotti agrarî di largo consumo, di uso alimentare [...] a mercato internazionale, quali cereali, olî e grani, cacao, caffè, zucchero, ecc.: d. alimentari; l’aumento delle d.; le d. tale ordine non è più disciplinato dalla legislazione vigente, ma ne è tuttavia praticato l’uso e riconosciuta la liceità. 3 ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] né serrato (Giusti); avrebbe prestato anche la camicia; ma poi voleva essere pagato, senza tanti cristi (Verga); segnato da C., di persona che ha qualche imperfezione fisica. Assol., Cristo!, come esclam. di forte stupore o di contrarietà, da donna ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] , verbale o anche scritta, di un comando, di una volontà, di una deliberazione: né ’l mondo mai non fu né sarà sì perfettamente disposto come allora che a la v. d’un solo ... fu ordinato (Dante). Col sign. di voto, soprattutto nel diritto canonico ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] a opporsi; siamo in molti a volerlo; m. altri o altri m. (si intende oltre a quelli noti o già nominati): I0 dico d è m. (poco tempo fa); non andò m., o né m. andò che ... (non passò molto tempo che ...); da Firenze a Prato non c’è m.; c’è m. da qui ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] non vale nulla; v. come medico, come avvocato, ecc.; come direttore d’orchestra è bravo, ma come pianista non vale niente, o non vale ) a nulla; prov., ormai raro, a mal mortale né medico né medicina vale; assol.: non valsero né preghiere né lusinghe ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] una poesia: propuosi di dire uno sonetto, ne lo quale io parlasse a lei, e conchiudesse in esso tutto ciò che dunque r. di stare in guardia; i tuoi timori non hanno ragion d’essere, non sono giustificati; addurre, portare delle buone r., delle r ...
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empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, [...] bocca, lo stomaco; empirsi la pancia, il ventre, fam., mangiare a sazietà. Raro, e. di regali, di beneficî qualcuno (per colmare, bramosa voglia (Dante); non si trovò modo ... néd’empire né di frenare l’ambizione di Ludovico Sforza (Machiavelli). ...
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pieno1
pièno1 agg. [lat. plēnus (della stessa radice di implere, complere, che è anche nel gr. πλέως «pieno», πίμπλημι «riempire», ecc.)]. – 1. a. Che contiene tutto quello che può contenere: un sacco [...] p. che non sono riuscita neppure a entrare. Con specificazione del contenuto: un secchio p. d’acqua; un fiasco p. di più generico, non assoluto, di cosa che ne contiene altra in gran quantità o che ne ha, ne contiene altre in gran numero: una stanza ...
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seme
séme s. m. [lat. sēmen sēmĭnis, della stessa radice se- del verbo serĕre «seminare»]. – 1. a. Nelle piante, l’ovulo maturo delle spermatofite che racchiude il giovane sporofito quiescente, o embrione, [...] cina, donde il nome di seme santo (v.) dato comunem. alla droga che se ne ricava. d. In senso ampio, poet., frutto, in quanto in esso è contenuto il seme: pon mente a la spiga, Ch’ogn’erba si conosce per lo seme (Dante; il passo è reminiscenza ...
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ambrosia
ambròṡia s. f. [dal lat. ambrosia, gr. ἀμβροσία, der. di ἄμβροτος «immortale»]. – 1. a. Nelle credenze mitologiche antiche, cibo dell’immortalità, di cui si nutrivano gli dei omerici (così come [...] su cui fosse versata: la bionda Ebe ... la vaga opra fatale Rorò d’a.; e fu quel velo eterno (Foscolo). b. Per estens., nell’uso poet., unguento, sostanza profumata, e la fragranza stessa che ne emana: All’agitarti, lente Cascan le trecce, nitide Per ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...