anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e [...] di taglio; nelle costruzioni di legno, è un pezzo che ne unisce due altri, a contatto, penetrando entro cavità in essi praticate. d. In fonderia, parte della forma destinata a produrre nel getto una cavità: le anime vengono preparate separatamente ...
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anno
s. m. [lat. annus]. – 1. Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole; tale periodo ha la durata media, per gli usi pratici (a. [...] anni e anni che la non mi vuol far noci (Manzoni); mi pare (o mi sa) mill’a. di rivederlo, ne ho un gran desiderio, non ne vedo l’ora; fam. iperb., stare un a. per far qualcosa, impiegare molto tempo. b. Col sign. e con gli usi di annata: ho riscosso ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] che si ritiene il più significativo fra quanti se ne potrebbero citare a dimostrazione di ciò che si afferma, o anche per tipo mi sa di un poco di buono, ha l’aspetto, dà l’impressione d’esser tale. b. Per estens., spec. nell’uso ant., mi sa male ...
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accordo
accòrdo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose: c’è stato sempre fra loro un buon a.; essere in buon a.; buon a. fra marito e moglie, fra suocera e [...] , restare, rimanere, trovarsi d’a.; venire addivenire a un a.; prendere una decisione di comune a., di pieno a.; c’è già un a. tra noi; non c’è stato tra loro nessun a. preventivo, ne sono certo; allora, siamo d’a., restiamo dunque d’a. così, e sim ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] a cadere, a rovinarsi); come inciso, a dir p., a far p., almeno (ci saranno, a dir p., ancora dieci chilometri; a far p., ne con compl. partitivi: dammi un po’ d’acqua; metti un po’ d’olio, d’aceto; non ha un po’ d’educazione; dovresti avere un po’ di ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] d’a. drammatica; spettacolo d’a. varia, di varietà; darsi all’a., abbandonare l’a., ritirarsi dall’a.; nome d’a nell’avvenire; chi ha a. ha parte, chi ha esperienza e abilità trova facilmente lavoro; non avere néa. né parte, essere senza lavoro e ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., [...] rovine imperiali); Ostia A.; l’a. centro della città; l’A. Testamento; il continente a. o il mondo a. (Europa, Asia e Africa). Riferito a oggetti d’arte, d’arredamento, da collezione, ne indica sia, oggettivamente, l’appartenenza a epoca più o meno ...
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incaricare
v. tr. [comp. di in-1 e caricare] (io incàrico, tu incàrichi, ecc.). – 1. ant. a. Caricare con un peso un veicolo, un animale, una persona. b. Incolpare, dare colpa: Amerigo fu incaricato [...] missioni diplomatiche. Nel rifl., assumersi la cura, l’incarico di qualche cosa: me ne incarico io; non te ne incaricare!, non te ne curare, non te ne dare pensiero (espressione d’uso merid.). ◆ Part. pass. incaricato, anche come agg. e sost. (v. la ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] perché voleva uscire. b. Come manifestazione o formulazione d’un desiderio, è spesso usato il condizionale, che ne volete, quanti se ne vuole. Con valore ipotetico, e spesso anche finale, volendo che, a volere che (= se si desidera che; affinché): a ...
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curare
v. tr. [lat. cūrare, der. di cura «cura»]. – 1. a. Fare oggetto delle proprie cure, attendere con premura e diligenza a una cosa o a una persona: c. la famiglia, c. l’educazione dei figli; c. [...] cura della propria salute: dovresti curarti meglio; o ricorrere a cure e prestazioni mediche: non ha i soldi per curarsi virtute In non curar d’argento néd’affanni (Dante); Gerbino, ... quasi di morir vago, non curando di saetta né di pietra, alla ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...