discorrere
discórrere v. intr. [dal lat. discurrĕre («correre qua e là», poi fig.), comp. di dis-1 e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2). – 1. letter. [...] sia di cose comuni: d. di politica, di letteratura, di filosofia, d’arte, ecc.; d. accademicamente; d. del più e del meno; ne discorreremo con più comodo un’altra volta; ad. con lui non si conclude nulla; se ne fa un gran d., a proposito di voci che ...
Leggi Tutto
s. m. La linea, la strategia politica e il sistema di potere di Vladimir Putin, più volte Presidente della Federazione Russa (usato anche in senso iron.). ♦ Quale che sia l’opinione sull’opportunità che [...] fine, è la cosa che mi è costata più fatica dell’intero libro». [D'Orrico] Ne è valsa la pena. È uno di quei particolari che dicono tutto di come opposizione all’imperialismo dell’Intesa (oggi forse a quello della NATO) poteva essere una guida per i ...
Leggi Tutto
piatoso
piatóso agg. – Variante ant. di pietoso: L’anima piange, ... E dice: «Oh lassa a me, come si fugge Questo piatoso che m’ha consolata!» (Dante); dove si delibera al tutto della salute della patria, [...] non vi debbe cadere alcuna considerazione né di giusto néd’ingiusto, né di piatoso né di crudele (Machiavelli). ...
Leggi Tutto
piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] suoi magnifici goal di ieri. 2. agg., invar. Equivale in genere a «maggiore» (di cui è più fam., ma non può sostituirlo in per un altro uso della locuz. in più, v. sopra, al n. 1 d). b. Né più né meno, per l’appunto, proprio così (v. meno, n. 4 b). c ...
Leggi Tutto
avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] ricavare da una vendita: ho venduto il terreno e ne ho avuto poco più di diecimila euro. d. Conseguire, ottenere: ha avuto un buon posto, una promozione; ricevere: a. notizie da casa; a. delle seccature; a. lode o biasimo; ho avuto oggi l’assegno; ha ...
Leggi Tutto
tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] è rimaste tante poche; v. poco, nel sign. 5 d), i sign. e usi più notevoli sono: a. A tal punto, in tal modo, in tal misura: non lo posso permettere; se fa t. di metterci piede, non se ne va più (cfr. anche il comp. soltanto); soprattutto in frasi con ...
Leggi Tutto
uopo
uòpo s. m. [lat. ŏpus, neutro indecl.], ant. o letter. e raro. – Bisogno, necessità: Ma, tu mi resti, o brando: all’ultim’uopo, Fido ministro, or vieni (Alfieri); ora ti vaglia Questa carta, o signor, [...] fine determinato; spec. usata la locuz. è uopo o è d’uopo, è necessario: Né solo a me la tua risposta è uopo (Dante); un antro muscoso ..., ove a fermar le stanche navi Néd’àncora v’è d’uopo, né di sarte (Caro). Sono ancora usate talvolta, ma per lo ...
Leggi Tutto
discendere
discéndere v. intr. e tr. [lat. descendĕre, comp. di de- e scandĕre «salire»] (coniug. come scendere). – 1. intr. (aus. essere) Forma meno com. di scendere, nel sign. proprio di andare giù, [...] ’albero, da cavallo, dal treno; d. nel pozzo, nella miniera; d. a valle; fig., d. nella fossa, nel sepolcro, morire) ne discende che ...; l’effetto, la conseguenza che ne discende ..., e sim. 2. Sinon. di scendere anche nell’uso trans.: d. le scale; d ...
Leggi Tutto
andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] Lo giorno se n’andava (Dante); o trascorrere, passare: come se ne va il tempo!; Vassene ’l tempo e l’uom non se n’ a. d’accordo, d’amore e d’accordo, procedere d’intesa, essere in armonica unione con qualcuno; a. a genio, letter. a grado, scherz. a ...
Leggi Tutto
calendismo
s. m. La posizione, la strategia politica di Carlo Calenda. ♦ Quella [subalternità] della sinistra di governo, credo lo abbiate constatato tutti, si manifesta nell'idea che occorre piegarsi [...] stupidi”, il che gli fa onore, ma ripensa da cima a fondo la paura. La sinistrizza. La social-liberizza. La affranca romana e laziale attuale, non sembri né scemo (Movimento 5 stelle) né cafone (Fratelli d’Italia) né passé (Pd). Calenda in effetti ...
Leggi Tutto
Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...