tradurre
v. tr. [dal lat. traducĕre «trasportare, trasferire» (comp. di trans «oltre» e ducĕre «portare»), rifatto sull’analogia di condurre e sim.; il sign. 2 a, più che un latinismo, è un calco burocr. [...] nella propria lingua: t. dal francese; t. Omero, Orazio, Shakespeare. b. Per analogia, in informatica, trasformare dati o riti Le virtù patrie e la pietà congiunta Tradussero per lungo ordine d’anni (Foscolo). ◆ Part. pres. traducènte, raro come s. ...
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tmesi
tmèṡi s. f. [dal lat. tardo tmesis, gr. τμῆσις, der. di τέμνω «tagliare»]. – 1. In linguistica, e in partic. nella storia delle lingue classiche, distacco della preposizione dal verbo finito con [...] come taglio (tmesi), mentre in realtà si tratta di continuazione d’un più antico stato di cose nel quale il preverbio omerica: «Garrulus hunc quando consumet cumque» (= quandocumque consumet; Orazio, Sat. IX, 33). 2. Nella metrica italiana, divisione ...
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ruiniano
s. m. e agg. Sostenitore del cardinale Camillo Ruini, già presidente della Conferenza episcopale italiana; di Camillo Ruini. ◆ visto che si è fatto cenno al dialogo con la «cultura laica», devo [...] sua Padania fino alla romanissima San Pietro per il «gesto d’amore» al pontefice. L’europarlamentare in camicia verde è solo con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 19 ottobre 1991, p. 15, Politica (Orazio La Rocca). ...
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ars s. f., lat. («arte»). – Parola lat. che, seguita da aggettivi o complementi, forma locuzioni varie e titoli di opere: A. amatoria («arte di amare»), titolo di un’opera del poeta latino Ovidio (43 a. [...] C
17 d. C.) sul modo di conquistare le persone amate; a. dictaminum o a. dictandi («arte di comporre»), titolo di numerosissimi libri di »), titolo di antica tradizione dell’epistola di Orazio Ad Pisones, nella quale, trattandosi soprattutto della ...
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habent sua fata libelli
〈àbent ...〉. – Frase latina, attribuita di solito a Orazio ma in realtà appartenente al grammatico latino Terenziano Mauro (sec. 3° d. C.), la quale, nella sua forma completa, [...] Pro captu lectoris habent ecc., significa propriam. «i libretti hanno la loro fortuna secondo la disposizione del lettore», e si usa invece citare in un senso diverso da quello originario, per significare ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî [...] e assume un’esistenza concreta. 2. Dativo e. (o d’interesse, o di partecipazione): nella sintassi latina, il caso alla condizione indicata dal verbo; per es.: quid mihi Celsus agit? (Orazio) «come va il mio Celso?»; analogam. in italiano: che mi vai ...
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nihil admirari
‹nìil ...›. – Traduzione latina della massima filosofica greca μηδὲν ϑαυμάζειν «non meravigliarsi di niente», riferita da Cicerone (Tusc. III, 14, 30) e da Orazio (Epist. I, 6, 1), e attribuita [...] da Plutarco a Pitagora: esprime l’ideale imperturbabilità d’animo che quasi tutta la tradizione filosofica greca considerò caratteristica del sapiente (v. adiaforia, apatia, atarassia). ...
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anti-Parkinson
agg. inv. Che previene e contrasta l’insorgere del morbo di Parkinson. ◆ Negli Stati Uniti la percentuale di invalidità legata a malattie di carattere cronico ha continuato a diminuire [...] a detta di Melazzini, “rimanere lucido” fino alla fine». (Orazio La Rocca, Repubblica, 17 settembre 2007, p. 29, Cronaca anti-.
Già attestato nel Corriere della sera dell’11 aprile 1994, p. 5 (Cristina D’Amico), nella variante grafica antiParkinson. ...
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concordia discors
〈konkòrdia...〉 locuz. lat. (propr. «concordia discordante»). – Parole di Orazio (Epistole I, 12, 19); il verso intero è: quid velit et possit rerum concordia discors («quale sia il [...] l’universo come perpetua lotta fra due principî contrarî, l’Amore e la Discordia. L’espressione è usata quasi proverbialmente per significare un’armonia che risulti da una discordanza di pareri, da un positivo contrasto d’idee o sentimenti, ecc. ...
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secolare
agg. [dal lat. saecularis, der. di saecŭlum «secolo»; il sign. 2 si sviluppa negli autori cristiani]. – 1. a. letter. Che avviene ogni secolo, che si ripete, che si celebra ogni cento anni: [...] di tempo assai irregolari (la prima volta nel 249 a. C., l’ultima nel 248 d. C., in occasione del millenario della fondazione di Roma). Carme s., inno composto da Orazio in occasione della celebrazione dei ludi secolari nel mese di giugno del 17 a. C ...
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D'Orazio, Stefano. - Cantautore italiano (Roma 1948 - ivi 2020). Dopo aver fatto parte di band quali The Kings e The Planets, è diventato batterista e voce dei Pooh dal 1971, nonché paroliere e autore di alcuni brani e successivamente responsabile...
CALDERINI, Marco
Maria Pia D'Orazio
Pittore, nacque il 22 luglio 1850 a Torino da Michelangelo, corriere delle Regie Poste, e da Virginia Pernaud, di nazionalità francese. Portò a termine gli studi classici e s'iscrisse alla facoltà di lettere...